
A Foggia la commissione straordinaria ha deciso di allestire dieci fontanine per cani in giro per la città. E’ un primo segnale che indica la strada per aprirsi maggiormente agli animali d’affezione e ai padroni, sollecitandoli anche a comportamenti virtuosi
Dieci fontanine in giro per la città per sentirsi a misura di cani. Foggia prova a ricucire il rapporto con le quattro zampe, attraverso una determina che, di fatto, colloca in varie zone gli abbeveratoi per animali.
I servizi
L’installazione delle fontanine di acqua potabile è già partita. Il provvedimento della commissione straordinaria ha accolto la richiesta pervenuta all’Amministrazione Comunale da parte della sede locale dell’Associazione Cittadinanzattiva APS. Una richiesta semplice, che prende le mosse dalla sempre più diffusa presenza di animali d’affezione a cui però non corrispondono servizi adeguati, a cominciare dalle limitate aree dog sitter.
Le zone

Dopo un apposito sopralluogo, sono state individuate le aree in cui collocare l’apposita fontanina ad uso abbeveratoio, in aree altamente frequentate da coloro che portano i cani a espletare i propri bisogni o semplicemente per un giro. E’ infatti in corso l’installazione nell’area antistante Parco San Felice su viale Candelaro (già area dog), Via Petrucci (quartiere Candelaro), la centralissima Piazza Umberto Giordano, Piazza Padre Pio, Piazza Vittorio Veneto nei pressi della stazione, Via Vittorio Alfieri (giardini posti lateralmente alla Circoscrizione), Pantanella (area verde del parco Leonardo Biagini), Viale Europa (parco Chiara Lubich, già area dog), Via Protano (giardini ufficio comunale Area tecnica) e Piazza Ugo Foscolo.
Le operazioni
I lavori sono stati affidati all’impresa Fredella di Ciro D’Addedda, per un costo di 13.200 euro, tra “scavo, realizzazione di basamento in cemento armato, realizzazione di collegamento acqua potabile e scarico al sifone, realizzazione di nicchia per la posa dei contatori AQP e posa in opera di fontanino”.
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Il servizio veterinario
La lodevole iniziativa rappresenta però solo un primo passo e un segno di civilità, a cui dovranno seguire altre iniziative. Una di queste – oltre all’annoso problema del canile con l’attuale gestione di un rifugio affidata all’associazione A largo raggio – riguarda il servizio veterinario: negli ultimi giorni, il Comitato La Società Civile, insieme a una delegazione locale del WWF, ha provveduto, insieme al presidente dell’Ordine dei veterinari Antonio Iannacci, a un incontro con il commissario Giangrande. La questione affrontata è quella della reperibilità veterinaria notturna e festiva, una problematica su cui da tempo le associazioni insistono, chiedendo interventi. Il commissario ha ascoltato le ragioni, assicurato il colloquio con l’intera commissione ma ha anche evidenziato la carenza di soldi in bilancio.
“Ci auguriamo che tenga presente che gli animali non sono un lusso e che, se si chiamano “d’affezione”, è perché sono tali per chi li cura e li ama con grande affetto – è stato il commento de La Società Civile -. Rendere un servizio alla comunità è ciò che fa la differenza fra un paese civile e uno meno. Speriamo che si tenga conto che la guardia medica veterinaria sarebbe quanto auspicato da tanti cittadini. E che non si debba andare per forza a Bari per un’urgenza notturna o festiva. Attendiamo fiduciosi…”.
Il senso civico
Ma il senso di civiltà di una città si valuta anche in base ai comportamenti delle persone. E se da una parte è giusto pretendere segnali positivi e provvedimenti da parte delle istituzioni, dall’altra c’è anche il senso civico e le regole da rispettare. In città, però, appare evidente che da qualche mese ci sia più superficialità nel raccogliere gli escrementi del proprio cane e sono anche aumentati volantini e manifesti che invitano i proprietari di cani a munirsi di guanti e bustine per non lasciare traccia del loro passaggio.