
Al via il Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande manifestazione ambientale di sempre che scuote le coscienze sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
“Mettiamo mano al nostro futuro”. Adesso. Perché l’ambiente è in affanno e non c’è più tempo per aspettare. È un invito forte e chiaro, che punta il dito dritto alle coscienze e agli stili di vita di tutti, ma anche alle politiche ambientali finora adottate. Questo il grido dello slogan della terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande manifestazione ambientale di sempre, in grado di coinvolgere l’intero Paese, a tutti i livelli, sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale, con centinaia di eventi in programma in tutta la Penisola. Ad organizzarlo è l’Asvis, Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, che riunisce oltre 220 organizzazioni del mondo economico e sociale.
Il festival dello Sviluppo Sostenibile è ai nastri di partenza, e rappresenta un enorme contenitore di eventi, tutti spunti di riflessione sul tema. Molteplici i linguaggi espressivi utilizzati per coinvolgere tutta la società civile ed estendere la forza e la portata dei messaggi. Si parte il 21 maggio e si procede speditamente fino al 6 giugno con 17 giorni fitti di appuntamenti. 17 come gli Obiettivi dell’Agenda 2030 sottoscritta da 193 paesi nel 2015 e come le coordinate per progettare il futuro del nostro Paese e dell’Europa. A fine maggio, infatti, i cittadini dell’Unione saranno chiamati a eleggere il nuovo Parlamento europeo e si voterà in alcune regioni per il rinnovo di consigli e giunte. «Il Festival rappresenterà quindi una tappa importante per sensibilizzare i nuovi eletti sulle sfide dell’Agenda 2030 e per insistere affinché l’Unione europea, l’Italia e i suoi territori mettano lo sviluppo sostenibile al centro delle proprie politiche», spiegano gli organizzatori.
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L’idea – premiata nelle passate edizioni (quella dello scorso anno ha visto coinvolta anche la redazione di Ambiente&Ambienti) – è quella di coinvolgere ad un tempo imprese, società civile, istituzioni e cittadini. E di farlo in parallelo, senza rimandare oltre, e richiamando tutti alle stesse responsabilità. Il momento storico è delicato: secondo i dati della Fondazione Unipolis, “l’85% degli italiani risulta a favore di politiche per lo sviluppo sostenibile”. Non è un caso quindi che l’edizione 2019 della manifestazione affronti le grandi sfide per l’Italia di oggi e di domani: dalla lotta al cambiamento climatico e transizione energetica all’innovazione tecnologica e futuro del lavoro; dalla lotta alla povertà e alle disuguaglianze alla salute e sicurezza alimentare; dalla cooperazione internazionale alla mobilità sostenibile; dal dialogo interreligioso e futuro dell’Europa alla protezione dell’ambiente e sviluppo economico.
«Il Festival dello Sviluppo Sostenibile è diventato il punto di riferimento nazionale per un dibattito sempre più aperto e inclusivo sui temi dello sviluppo sostenibile, fondamentali per il presente e il futuro del nostro Paese, dell’Europa e del mondo intero», ha sottolineato il Presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini. «Questa edizione del Festival – spiegano gli organizzatori – sottolinea l’urgenza di un impegno forte, generale e condiviso, per cambiare il modello di sviluppo e produrre quella transizione necessaria per garantire la sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale e quindi un futuro di benessere a questa e alle nuove generazioni».
Festival dello Sviluppo Sostenibile: il programma
Fittissimo il calendario di eventi del Festival: convegni, seminari, workshop, mostre, spettacoli, eventi sportivi, presentazioni di libri, documentari e molto altro ancora sono previsti in tutt’Italia per coinvolgere, includere e dare voce a tutti. Gli eventi sono organizzati dagli aderenti all’ASviS, da altri soggetti attivi in tutta Italia e grazie al coinvolgimento delle Università e di alcune grandi città che metteranno a disposizione le loro piazze (qui la mappa interattiva degli eventi regione per regione) per diffondere la cultura della sostenibilità. L’inaugurazione del Festival si terrà il 21 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con il convegno internazionale “Per un’Europa campionessa mondiale di sviluppo sostenibile”. Il secondo evento organizzato dall’ASviS si terrà il 28 maggio a Milano, presso l’Auditorium di Assolombarda e affronterà il tema “Le imprese e la finanza per lo sviluppo sostenibile. Opportunità da cogliere e ostacoli da rimuovere”. Il Festival si concluderà con il terzo degli eventi dell’ASviS, il 6 giugno, alla Camera dei Deputati, dove verranno presentati alle istituzioni i risultati, le idee e le proposte emerse durante i 17 giorni del Festival.
Inoltre, il Festival prevede 17 eventi nazionali di alto livello, organizzati dagli aderenti dell’Alleanza. Assisi, Genova, Matera, Napoli, Roma, Torino, Udine sono tra le città italiane che ospiteranno le varie iniziative. Tra queste, si segnala l’evento del 24 maggio a Roma, “Sconfiggere la povertà, ridurre le disuguaglianze” e quello del 29 maggio, sempre a Roma “Donne invisibili – verso Pechino+25. A che punto siamo in Italia”. Ancora, il 31 maggio a Matera “Cultura per lo sviluppo sostenibile”, mentre il 3 giugno, a Genova, si parlerà di “Regioni, città e territori per lo sviluppo sostenibile”. Il 5 giugno, sarà la volta di Napoli, con l’incontro sul tema “Economia circolare, innovazione e lavoro”. Ben 46 gli eventi organizzati in Puglia, da Foggia (dove Ambiente&Ambienti sarà presente il 25 maggio con la direttrice Lucia Schinzano, che affronterà il tema “Comunicare la sostenibilità”) fino a Taranto con l’incontro sul tema “Istruzione, Ricerca, Cultura E Bellezza” del 24 maggio. Lo stesso giorno, si segnala anche l’originale ‘biciclettata’ tra i Siti Unesco e nei Parchi tra Puglia e Basilicata.