Festival dello sviluppo Sostenibile, Bari fa il pieno

La sostenibilità in agricoltura è una delle più importanti risposte alle richieste di tutela delle risorse naturali ed utilizzo di sostanze non inquinanti

Con 43 eventi che coprono tutti i giorni del Festival dello Sviluppo Sostenibile, Bari si conferma una delle città più sensibili al cambio di mentalità imposto dall’Agenda 2030. Ambient&Ambienti presente con due appuntamenti

Laboratori per grandi e piccini, workshop, tavole rotonde, mostre convegni, seminari, flash mob, incontri con personalità, spettacoli, presentazioni di libri, manifestazioni di valorizzazione del territorio e tanto altro ancora: ce n’è per tutti i gusti nei 17 giorni che coprono la seconda edizione  del Festival dello Sviluppo Sostenibile, il multievento organizzato da ASviS – Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile,  all’interno della Settimana europea dello Sviluppo sostenibile (30 maggio – 5 giugno), che sta raccontando in oltre cento città d’Italia come si può e si deve vivere nel segno della sostenibilità, a partire dai gesti più semplici.

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Bari, una rete di eventi

Svizzera
I 17 obiettivi dell’Agenda 2030 di cui si parlerà fino al 7 giugno al Festival dello Sviluppo Sostenibile, in corso in tutt’Italia

E Bari in questo grande festival si distingue per il numero di appuntamenti – ben 43 – “spalmati” dal 22 maggio al 7 giugno tra l’Ateneo (7), la sede della Città Metropolitana (4),  e Villa Framarino, nel cuore del Parco Naturale Regionale Lama Balice (32 eventi), garantendosi così l’invidiabile primato di avere lo speciale nome di Festival urbano dello sviluppo sostenibile, dal momento che è  la terza città in Italia per numero di eventi e l’unica a coprire tutti i giorni del Festival – 17 quanti sono gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile previsti dall’Agenda 2030 voluta dall’ONU  e firmata nel 2015 da 193 Paesi, tra cui l’Italia.

Festival dello Sviluppo Sostenibile, il ruolo delle Università

Negli appuntamenti baresi del Festival dello sviluppo sostenibile  (leggi il programma) c’è , tra i vari obiettivi, la volontà di rendere Bari, con i suoi centri accademici, la città capofila di un progetto che metta in relazione Università e esperienze di sostenibilità, in un quadro di condivisione di comportamenti virtuosi e innovazione tecnologica che parta dalle città smart, come bari si è candidata ad essere: il 25 maggio Bari ospiterà all’interno del Festival un evento nazionale sul tema; sempre a Bari il prossimo 29 giugno si svolgerà l’assemblea nazionale ella Rete delle Università Sostenibili.

Lama Balice, incubatore di sostenibilità

Ma c’è anche un altro obiettivo, ed è quello di lanciare il Parco di Lama Balice come incubatore di attività legate all’ambiente: una scelta, questa, rafforzata da attività già esistenti, come il percorso multimediale del Museo dei Dinosauri che valorizza il tema paleontologico caratteristico del Parco; più in generale c’è l’intenzione, grazie al festival,  di dare finalmente forma al Parco di Lama San Giorgio – Giotta che, dopo venti anni, ha ripreso il suo percorso di istituzionale grazie all’attenzione della Città Metropolitana e dei Comuni che hanno scelto di farne parte (Bari, Triggiano, Noicattaro, Rutigliano, Casamassima, Gioia del Colle, Capurso, Cellamare, Valenzano e Mola di Bari). Proprio del futuro di Lama Balice e Lama San Giorgio si parlerà il prossimo 26 maggio (Villa Framarino, dalle ore 17,00).

Ambient&Ambienti c’è

Anche Ambient&Ambienti prende parte alla sessione barese del Festival dello Sviluppo Sostenibile con due eventi organizzati insieme a partner istituzionali ed associazioni.

Obiettivo 11: Città e comunità sostenibili

Venerdì 25 maggio (Aula magna del palazzo Ateneo, dalle ore 9.00)  si parlerà  delle Sfide dell’Agenda 2030: partendo dall’obiettivo 11 (“Città e comunità sostenibili”) si farà il punto su come affrontare il cambiamento: alla tavola rotonda che sarà condotta dalla redattrice di Ambient&Ambienti Adriana Farenga (che ha curato il dossier Sostenibilità ambientale e Agenda 2030 per la testata) parteciperanno Elda Perlino (CNR), la sociologa Marianna Pacucci, Elvira Tarsitano e Gabriella Calvano (CEEA, Università degli studi Aldo Moro), il direttore scientifico di Ambient&Ambienti Tommaso Farenga in qualità di esperto di pianificazione ambientale, e la direttrice di Ambient&Ambienti Lucia Schinzano.

In programma anche gli interventi video di Guido Saracco (Rettore del Politecnico di Torino) e di Rossano Ercolini (direttore del Centro Strategia Rifiuti Zero) e un collegamento da Bruxelles con Silvia Nanni (Institute for European Environmental Policy). Insieme si parlerà di resilienza, inclusione, ricomposizione delle periferie, ma anche di parità di genere, economia circolare, strategie comuni in Europa.

Obiettivo 13: Lotta contro il cambiamento climatico

Martedì 5 giugno, invece, osservato speciale sarà l’obiettivo 13 dell’agenda 2030, vale a dire la lotta contro il cambiamento climatico con un occhio tutto particolare  al “come” comunicarlo correttamente. “Gestione dei conflitti ambientali e corretta informazione – contrasto ai cambiamenti climatici”  (questo il titolo della tavola rotonda che metterà a confronto esperti del settore amministratori e interlocutori attivi sull’argomento) guarderà ad alcuni case history tutti pugliesi (TAP, Ex Fibronit, Ilva, solo per citarne alcuni) che chiamano in causa temi come il consumo del suolo, il trattamento dei rifiuti, la tutela dei lavoratori, a confronto con i cambiamenti climatici indotti o subiti. A condurre la tavola rotonda saranno Lucia Schinzano, direttrice di Ambient&Ambienti, ed Elvira Tarsitano, presidente del Centro Esperienza di Educazione Ambientale (CEEA – UniBa). Tra gli ospiti, il direttore scientifico di Ambient&Ambienti, Tommaso Farenga.

Nascono i  Caffè letterari per la Sostenibilità

Oggi 23 maggio, intanto, un appuntamento  originale: nascono i Caffè letterari per la Sostenibilità, che l’Università di Bari Aldo Moro e ARPA Puglia in collaborazione con la Mediateca della Puglia e WWF Adriatico-Levante, hanno deciso di organizzare nel corso di quest’anno per informare la comunità universitaria e la cittadinanza sui temi e alle questioni dello sviluppo sostenibile. Si parte con la presentazione del libro di Gabriella Calvano (CEEA) Educare per lo sviluppo sostenibile L’impegno degli atenei italiani: esperienze in corso e buone pratiche, che mette a punto una ricerca effettuata tra gli stakeholders e le Università per conto della Rete delle Università Sostenibili focalizza la sua attenzione sul ruolo che gli Atenei hanno nel costruire percorsi ed indicare possibili vie per la sostenibilità di comunità e territori (Atrio dell’Ateneo, dalle ore 16,00)

QR code festival dello sviluppo sostenibileUn QR Code per decifrare il festival dello Sviluppo Sostenibile

Un ultimo elemento che la dice lunga su quanto il festival dello Sviluppo Sostenibile parli il linguaggio di una sostenibilità smart. Si può accedere all’intero programma del festival con un QR – Code.

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