
Torna Fashion Revolution Week, la campagna internazionale per promuovere un’industria della moda più etica e giusta.
Fashion Revolution Week, dal 24 al 30 aprile chiama tutti coloro che vogliono creare un futuro etico e sostenibile per la moda.
Fashion Revolution nasce in Gran Bretagna da un’idea di Carry Somers e Orsola De Castro, pioniere del fair trade, per ricordare l’anniversario della strage di Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, dove il 24 aprile 2013 il crollo del polo produttivo tessile hanno perso la vita 1133 operai e oltre 2500 persone sono rimaste ferite.
La campagna per una settimana in 92 Paesi del mondo chiederà maggiore trasparenza lungo tutta la filiera fino al consumatore.
In Italia la campagna è coordinata dalla stilista Marina Spadafora e sostenuta da Altromercato. La maggiore organizzazione del Commercio Equo e Solidale attiva nel nostro paese. A sostenere le manifestazione è anche Actionaid. Organizzazione che lavora in Italia e nel mondo per contrastare le cause di povertà e dell’esclusione sociale.
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E’ un’importante occasione per promuovere una maggiore consapevolezza rispetto a ciò che si nasconde dietro ai vestiti che indossiamo e dell’impatto globale della moda, seconda industria più inquinante al mondo dopo quella petrolifera.
Sostenere l’ambiente con la moda: obiettivo di Revolution Fashion Week
L’obiettivo di Fashion Revolution Week è catalizzare un cambiamento positivo nella moda. E’ fondamentale dimostrare l’efficacia di un nuovo modello economico ed un consumo responsabile. Questo è possibile attraverso la valorizzazione di realtà che realizzano capi secondo una filiera etica.
La campagna pone a tutti una semplice domanda: “Chi ha fatto i miei vestiti?”. Per rispondere basterà indossare gli abiti al contrario con l’etichetta bene in vista.
Bisogna fotografarsi e condividere le foto attraverso i social media con l’hashtag #WhoMadeMyClothes. Non dimenticare di taggare i grandi marchi della moda e condividendo le loro risposte. A questo link si può scoprire cosa fare per partecipare.
Per prendere posizione contro la fast fashion e la moda “usa e getta”, Fashion Revolution Week propone alle persone di raccontare la propria “Fashion Revolution Story”, una storia legata ad un capo di abbigliamento a cui si è particolarmente affezionati e da cui non ci si separerebbe mai.
Cuore dell’iniziativa sarà un grande evento in programma per giovedì 27 aprile a Milano, nel suggestivo spazio NonostanteMarras, concept store del designer e artista Antonio Marras. Un inedito monologo dell’attrice Lella Costa inviterà a riflettere sul delicato ruolo dell’industria della moda nella rete economico-sociale globale.