Fari italiani, i progetti per farli rivivere

Un convegno a Bari il 28 settembre fa il punto dei progetti e del futuro dei fari italiani fra turismo, archeologia, paesaggio.

Valorizzare i fari italiani passando attraverso una nuova riflessione su come praticarne la dismissione per passare alla loro riconversione. E ancora: partendo dalla considerazione che i fari sono vere e proprie “architetture storiche”, monumenti costieri che vanno restaurati e restituiti ad usi contemporanei.

Un progetto ambizioso, che vede da qualche anno la collaborazione di alcune tra le più importanti università del Sud e che si concretizza in un convegno che si svolgerà a Bari venerdì 28 settembre.

Una rete tra università, istituzioni, associazioni per promuovere i fari italiani 

convegno Fari italiani-locandinaIl Politecnico di Bari, l’Università Federico II di Napoli, l’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio Chieti – Pescara, Università degli Studi di Palermo, l’Università degli Studi di Sassari – Alghero hanno infatti costituito da alcuni anni un gruppo di ricerca nazionale sul grande sistema territoriale dei fari.

Tesi di laurea, progetti transfrontalieri sul bacino Adriatico e Tirrenico, una collana editoriale monografica dedicata al tema, l’organizzazione di eventi in collaborazioni con enti territoriali (Agenzia del Demanio, Marina Militare – Mari-fari, Soprintendenze, Regione Puglia e Regione Sardegna, Comune di Bari, Comune di Taranto, Comune di Vasto, Comune di Castrignano del Capo-Leuca, Archivi di Stato di Bari, Lecce, Napoli) hanno consentito di costruire un primo quadro conoscitivo approfondito e dinamico (impiegando la tecnologia G.I.S.) sul grande patrimonio dei fari italiani e transfrontalieri.

Al tempo stesso le università si sono confrontate su alcuni assi strategici per il Recycling di queste infrastrutture, molte delle quali attualmente sono in fase di dismissione perché considerate obsolete. Ormai i risultati delle ricerche sui fari impongono di pensare ai “guardiani del mare” come centrali nel cultural heritage costiero italiano.

Fari italiani, guardiani della Storia e del paesaggio

Per la loro distribuzione territoriale, il loro rapporto storico con contesti cospicui del paesaggio costiero, molto spesso i fari costruiscono relazioni fondamentali con altri sistemi territoriali come quello delle torri costiere, delle fortificazioni litorali pre e post-unitarie, dei siti archeologici, degli edifici religiosi in punti terminali dei Cammini di Pellegrinaggio, che devono la loro importanza all’indissolubile rapporto con promontori, falesie, isole, grandi e piccoli bacini portuali.

Tutto questo  è alla base del Primo convegno nazionale “Per un Cammino dei Fari italiani” , in programma venerdì 28 settembre alla Fiera del Levante (Spazio 152 della regione Puglia – dalle ore 9,00 alle ore 17,30). Il convegno è organizzato e coordinato dal DICAR e dal DICATECh del Politecnico di Bari in collaborazione con gli altri atenei costituenti il gruppo di ricerca; coinvolti nel convegno sono la Direzione Generale Turismo del MiBact, L’Agenzia del Demanio, La Marina Militare, le regioni italiane che hanno già positivamente risposto alle iniziative del gruppo di ricerca, città portuali e metropolitane interessate, associazioni che operano per la tutela dei sistemi marini e costieri.

Da Bari un progetto per coordinare le conoscenze sui fari italiani

Faro di Punta Palascìa, Otranto
Il Faro di Punta Palascìa, Otranto (LE)

Il convegno di Bari, infatti, potrebbe essere utile per mettere in rete il quadro di conoscenze attuali, spesso non coordinate; ma si potrebbe cogliere tutta una serie di opportunità, dalle esigenze tecniche e militari di alcune di queste strutture, alle sperimentazioni di riconversione turistica realizzate grazie a Bandi come Valore Paese Fari;ancora: a Bari si ragionerà  delle istanze di tutela di un patrimonio così vasto e integrato alle tematiche della riqualificazione del paesaggio costiero nell’ottica della Marine Strategy europea, per formulare talune Linee Guida condivise per la valorizzazione di questo grande sistema storico e paesaggistico strutturato per direttrici di terra e di mare.

Il convegno  “Per un cammino dei fari italiani” si articolerà anche con alcuni workshop tematici: tra questi, un intervento del direttore scientifico di Ambient&Ambienti, Tommaso Farenga, che tratterà del percorso di riconversione e valorizzazione del Faro di Punta Palascìa (Otranto), che sorge sul lembo più orientale d’Italia.

Il programma

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