
Fabio Fiori, biologo, marinaio-scrittore, ha fatto “tappa” in Puglia per raccontare la sua passione per il mare.
Fabio Fiori, cinquantenne, riminese, è stato ospite del Festival “Mare d’inchiostro”, organizzato dall’associazione “Vedetta sul Mediterraneo”, accompagnato da Nicolò Carnimeo, giornalista e docente di diritto della navigazione dell’Università di Bari.
Ambient&Ambienti ha “navigato” con il marinaio-scrittore “partendo” dal faro di San Cataldo di Bari, il più alto della Puglia, di cui si celebrano i 150 anni: classe 1869, è alto 62 metri ed ha una lampada che irradia 3 lampi di luce in 27 secondi.
Fabio Fiori racconta il suo “viaggio” di passione per il mare.

Si viaggia con Fabio Fiori attraverso il “mare quotidiano che regala esperienze su cui fare esercizi materiali e spirituali: l’Adriatico è un amore difficile perché è un mare che si presenta ogni giorno diverso e non è sempre particolarmente accattivante. Il Mediterraneo è grigio, tempestoso, freddo e restituisce grandi emozioni nella sua molteplicità di forme”. Insomma, il mare è “una grande foresta blu, un bene comune”. Il viaggio del marinaio-scrittore è fatto di “scatti” d’immagini attraverso lo sguardo e l’obiettivo. Fabio Fiori viaggia slow per passione per acque e terre: sin da bambino è andato a remi e vela, a piedi e pedali, ha vagabondato nel Mediterraneo incontrando pescatori, contadini e pastori, marinai, viandanti e pellegrini con i quali ha condiviso pane, vino e racconti. “Mi piace stare vicino al mare ed il mio legame cresce con il tempo. Lo faccio camminando a riva oppure in barca a vela scegliendo barche sempre più piccole”. Il suo motto è “barca minima, rotta massima”.
LEGGI ANCHE: Addio a Wallace Broecker, il geofisico che ha svelato il riscaldamento globale
Fabio Fiori fa “due istantanee” a Brindisi ed Ancona.
Durante il viaggio Fabio Fiori fa “due istantanee” in due città che si affacciano sull’Adriatico. Brindisi è città meno conosciuta dal punto di vista turistico ma di grande fascino per un marinaio: il porto ha antichissime frequentazioni, la valigia delle Indie è un percorso postale ed internazionale e la diga foranea protegge a nord il porto di Brindisi, si sviluppa da ovest verso il mare aperto a est. Il tratto della costa attraversa l’isolotto di Punta Riso mentre il resto si sviluppa su fondali di circa 30 metri di profondità. Un’altra tappa è Ancona, città straordinaria per la vicinanza dei modi di “vivere” il mare: c’è il “mare del lavoro” con i cantieri navali che rappresentano un’eccellenza a livello internazionale, i collegamenti dei traghetti con Croazia, Grecia, Albania e Montenegro, il Parco del Cardeto che rappresenta un vero e proprio “balcone” sull’Adriatico, ma anche il “mare ludico e balneare” con la zona del Passetto.
Fabio Fiori “approda” in Puglia.

Il viaggio di Fabio Fiori, dunque, fa tappa in Puglia, di cui dichiara di essere innamorato. “E’ una penisola che ha il vantaggio di essere bagnata dal mare Adriatico e Jonio che per i marinari è una sorta di oceano rispetto agli altri mari costieri” ha detto. Il suo legame con questa regione è dimostrata dalla “meravigliosa esperienza” vissuta a Pasqua percorrendo in bici l’anello che congiunge l’amatissimo Adriatico al meno conosciuto Jonio. E’ partito da Otranto, ha raggiunto Leuca poi Gallipoli ed è tornato ad Otranto. Il marinaio-scrittore ha sottolineato che “una sfida ecologica futura è immaginare strade per camminatori e ciclisti per sviluppare il turismo slow”.
Fabio Fiori incontra gli studenti per invitarli a riappropriarsi del mare.
Fabio Fiori durante la tappa in Puglia ha incontrato anche gli studenti pugliesi portando il suo messaggio ambientale: riappropriarsi del mare quotidiano “che si trova di fronte e bagna le nostre città con l’idea che camminare lungo le rive, nuotare e veleggiare significhi anche testimoniare il valore e rivendicare il bene comune del mare”. Secondo il marinaio-scrittore, “è necessario ricostruire un rapporto materiale e culturale con la natura che significa maggiore attenzione ed armonia con l’ambiente urbano e la costa del Mediterraneo”.
L’ultimo libro di Fabio Fiori è un racconto sul mare.
L’ultimo libro di Fabio Fiori “L’Odore del Mare – Piccoli viaggi lungo le rive mediterranee” (Ediciclo- Piccola filosofia di viaggio) è un diario del cammino nel Mediterraneo, da Marsiglia a Genova, da Venezia a Brindisi in questo meraviglioso porto adriatico con una storia millenaria. Il volume è una conversazione intima e quotidiana con il mare che si “instaura” camminando sulle sue rive oppure attraverso un esercizio fisico e spirituale, un’educazione della sensibilità al ritmo delle onde: chi ama il mare vuole ascoltarne la voce, vederne i colori, toccarlo, sentirne l’odore e qualche volta assaporare un po’ d’acqua salata. “Il libro – spiega Fabio Fiori – invita a riavvicinarsi al mare attraverso il cammino”.