Eolico offshore Salento, l’energia che non piace a tutti – VIDEO

Un parco eolico marino galleggiante all’estero (credits ‘PrinciplePower Hooku’)
Un parco eolico marino galleggiante all’estero (credits ‘PrinciplePower Hooku’)

Si conclude con questo articolo realizzato da uno degli studenti del Liceo scientifico “Gaetano Salvemini” di Bari, la serie di testi preparati per il PON 0009707 -FSE e FDR – Apprendimento e socialità: ERGASTERIO – laboratori per comp0etenze – Modulo: UmanaMente-02.  Gli studenti hanno lavorato sul tema del giornalismo scientifico e, più in generale sul tema scottante della corretta informazione e divulgazione. Guidati dalla direttrice di “Ambient&Ambienti” Lucia Schinzano, hanno preso dimestichezza con gli aspetti essenziali della scrittura giornalistica e, in particolare della scrittura di temi “green”. Hanno cercato le fonti, le hanno discusse, le hanno trasformate per ricavarne articoli e si sono cimentati col web journalism. Gli articoli sono stati tutti corredati da video-interviste che gli studenti hanno realizzato con i loro mezzi, e con tanta buona volontà, e sono stati seguiti in questa parte del percorso, dal giornalista Ruben Rotundo. La fase finale è consistita nell’editing. Ne sono venuti fuori articoli che manifestano un approccio semplice eppure molto motivato, e che hanno avuto il merito di rendere i ragazzi più consapevoli verso ciò che vedono, ascoltano o leggono. E questo è un bel traguardo. Buona lettura

Energia eolica sul mare perché non tutti sono d’accordo? Il caso dell’impianto al largo delle coste salentine

 

di Francesco Miolla

Ormai tutti conosciamo le energie sostenibili solare, eolica. Ma ora le energie sostenibili si stanno spingendo oltre la costa da Otranto a Santa Maria di Leuca.

Per riuscire a sfruttare il vento marittimo al massimo alcune società produttrici di energia cercando di costruire delle pale eoliche, ma non per tutti è una possibilità attuabile, poiché ci sono anche degli svantaggi.

Prima di tutto è importante capire che questo progetto è uno dei tanti obbiettivi della transizione energetica. Si può pensare che un progetto come questo non possa avere aspetti negativi, ma in realtà i negativi sono tanti quanti sono i positivi.

Eolico offshore, pro e contro

Tra gli aspetti positivi il principale è che nel mare il vento è una fonte di energia praticamente inesauribile. L’aspetto negativo è che una distesa di aereo generatori, anche a grande distanza dalla costa rovinerebbe il paesaggio e questo potrebbe danneggiare il turismo, che è la principale fonte di guadagno per i paesi costieri. Inoltre una fortissima resistenza viene da tutte le associazioni ambientaliste che vedono in questi progetti un pericolo per gli ecosistemi marini.

Mare a rischio?

castro-salento
Il parco dovrebbe sorgere nei pressi di Castro marina (in foto)

La società Odra energia propone, di installare tra Santa Cesarea Terme e Castro marina 90 aerogeneratori alti ciascuno 300 metri  a 10 km dalla costa. Il progetto è stato approvato dal Ministero della Transizione ecologica e, se realizzato, produrrebbe energia pari al consumo di oltre un milione di utenze domestiche italiane e alla mancata emissione in atmosfera di oltre 2 milioni di tonnellate di Co2. Inoltre durante i lavori  per la realizzazione dell’impianto verrebbero assunte da 1500 e 4mila persone; una volta realizzato, il parco generebbe occupazione per almeno 150 addetti.

Odra Energia, per venire incontro alla mobilitazione dei comuni della zona e delle associazioni ambientaliste, propone di spostare il parco eolico marino a una distanza minima di 12,8 chilometri dalla costa, e di discutere sul numero complessivo di pale da installare. Ma ai 73 sindaci e 61 consigli comunali nettamente contrari, si unisce anche il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano.

 

Emiliano
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ribadito il suo NO all’eolico offshore

Ma vediamo in cosa cosa consiste il progetto che sta suscitando tante polemiche in Puglia e cosa significa. Offshore significa lontano dalla costa quindi è energia lontana dalla costa: è ovvio che un problema che si fa sentire subito è come riuscire a far arrivare l’energia dal mare fino alle località più interne. Un altro problema sta nella possibile corrosione in mare delle strutture che sostengono le pale: questo dispererebbe in mare sostanze nocive che danneggerebbero, fino a uccidere, la flora e la fauna marina, con danni forse irreparabili per il delicato ecosistema dell’Adriatico e, forse, di tutto il Mediterraneo. La società che propone l’intervento spiega che però le basi su cui sorgerebbero i pali non verrebbero incastrati, ma ancorati al fondo marino e che quindi il pericolo per gli abitanti del mare è minimo, se non inesistente.

Questo che si vuole sviluppare nel basso Salento non è il primo impianto eolico offshore. Altri sono in costruzione in Italia, ma in Europa non sono una novità, il primo impianto del genere, infatti, è stato realizzato nel Mare del Nord. Questo significa che ai problemi che si ipotizzano sono già state date delle valide soluzioni, ma come già detto il NO è deciso ed irremovibile !!!

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