Emessa Ordinanza scuola. In Dad fino a fine anno scolastico

Da sinistra: Figliuolo, Curcio ed Emiliano

“Ci dobbiamo distinguere dal resto d’Italia. Speriamo ora che si possa tornare almeno a ottobre”, è il laconico commento della Preside del Liceo Salvemini di Bari Tina Gesmundo

Con decorrenza dal 26 aprile 2021 e sino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, l’attività didattica delle scuole di ogni ordine e grado si svolge in applicazione dell’articolo 3 del decreto-legge 22 aprile 2021 n.52 (Disposizioni urgenti per le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado e per l’istruzione superiore). In applicazione della possibilità di deroga prevista nella seconda parte del comma 1 dell’articolo 3 del decreto-legge 22 aprile 2021 n.52, le istituzioni scolastiche della scuola primaria, della secondaria di primo grado, di secondo grado e CPIA devono garantire la didattica digitale integrata a tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza. Tale scelta è esercitata una sola volta e per l’intero periodo di vigenza delle presenti disposizioni. Eventuali successive istanze modificative della scelta già effettuata sono rimesse alla motivata valutazione del Dirigente scolastico. Ove il collegamento non possa essere garantito immediatamente, ogni singolo istituto, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, deve ricercare ogni altra modalità utile a consentire comunque l’attivazione della didattica digitale integrata, agli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta.
Le istituzioni scolastiche devono garantire, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, le adeguate condizioni utili a consentire una idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata. Ogni conseguente adempimento, ove necessaria una implementazione tecnologica ai fini della suddetta idonea erogazione e fruizione della didattica digitale integrata, deve avvenire con l’urgenza del caso.

La preside Gesmundo: “Sono basita”

«Eravamo preparati al ritorno a scuola almeno dopo il 15 maggio, ma questa nuova ordinanza mi lascia basita. Non ho parole». Così una più che sorpresa Tina Gesmundo, dirigente scolastica del Liceo Salvemini di Bari, ne leggere il contenuto dell’ordinanza. «Ci dobbiamo distinguere dalle altre regioni, e il provvedimento è incomprensibile soprattutto in considerazione del fatto che proprio oggi siamo passati in zona arancione».

Forse si spiega così la diffusione dei dati sui contagi nelle scuole diffusi giorni fa che segnalavano  fra gli studenti e il personale scolastico, nelle due settimane successive il fine settimana di Pasqua,  in media circa 550 casi di contagio fra gli studenti e 160 casi nel personale scolastico.

Presidi e sindacati sono sul piede di guerra. Non si escludono azioni di protesta, anche plateali.

Il testo della Ordinanza 121

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