
É entrato nel vivo dal 10 dicembre a Bari il piano il Piano operativo cittadino per emergenza freddo dell’assessorato al Welfare in collaborazione il mondo del volontariato
Comune di Bari, Caritas diocesana, rete cittadina per il contrasto alla povertà estrema, tutti insieme per fronteggiare con un piano articolato l’emergenza freddo in arrivo in queste ore.
È partito il Piano operativo cittadino per l’emergenza freddo predisposto dall’assessorato comunale al Welfare. Un piano rivolto in particolare a persone senza dimora, soggetti fragili e anziani soli. Il piano, che sarà operativo fino al 1° marzo 2019, si aggiunge a quello offerto dai servizi sociali professionali dei cinque Municipi e dai servizi socio-sanitari della ASL, dal segretariato sociale, dalle P.U.A. e dai servizi del Welfare comunale
Emergenza freddo a Bari: il piano presentato

«Il piano che oggi presentiamo è parte di un lavoro più ampio che da 5 anni stiamo portando avanti e che ci ha permesso di elaborare, come città di Bari e assessorato al Welfare, il primo programma cittadino di contrasto alla grave marginalità adulta, a partire dai bisogni espressi dal territorio. Con oltre 60 realtà territoriali in questi anni abbiamo affrontato diverse urgenze e, grazie a un importante lavoro di coordinamento, reso gli interventi strutturati e integrati», spiega l’assessora al Welfare Francesca Bottalico. (QUI IL PIANO DELLE INIZIATIVE)
L’emergenza freddo si combatte anche con la solidarietà
Primo significativo obiettivo raggiunto, l’aumento sostanzioso dei posti in accoglienza, che salvaguardassero le relazioni e la rete parentale e amicale, anche tra i senza dimora, letteralmente triplicato. Avviate anche le case di comunità, non semplici posti letto ma veri e propri contesti familiari, aperti notte e giorno. Oltre ai 370 ordinari, previsti anche l’allestimento di 94 posti in più in caso di temperature molto basse. «Inoltre – continua l’assessora Bottalico – , attraverso il monitoraggio dell’unità di strada comunale, il 13 notte perlustreremo il territorio cittadino per verificare la presenza di persone senza dimora provenienti da altri paesi dell’are metropolitana, come ormai accade da qualche anno, anche alla luce degli effetti che il decreto Salvini sta già provocando in città. Da poche settimane è entrata in vigore anche la regolamentazione della residenza anagrafica per le persone senza dimora, che ci permetterà finalmente di offrire maggiore tutela socio-sanitaria e l’accesso ai servizi di orientamento».
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Emergenza freddo: pranzi e cene solidali
Accanto alle azioni di intervento sociale, il piano prevede anche una serie di attività di aggregazione contro la solitudine che si fa maggiormente sentire in questi giorni di festa: pranzi e cene solidali in occasione dei giorni di festa, pasti e servizi di base (abiti, servizi igienici, docce, orientamento sociale e legale) ogni giorno a quanti versano in condizioni di difficoltà, il tutto a cura delle mense parrocchiali e delle associazioni di volontariato.
L’altra novità che testerà la rete della solidarietà dei baresi è rappresentata dall’avvio in questi giorni, di sei progetti sperimentali di contrasto alle povertà alimentari e sociali, come il primo banco farmaceutico cittadino, che contribuiranno a rendere più efficiente la macchina della solidarietà cittadina.
«Penso che in questo momento storico sia importante spronare la società civile con messaggi educativi e solidali in modo che scelgano di dedicare una parte del loro tempo a quanti sono in condizioni difficili – ha detto don Vito Piccinonna, direttore della Caritas diocesana – tanto più che, con l’approvazione del decreto sicurezza, tanti fratelli e sorelle vivranno tempi particolarmente duri. Vedo e ascolto migranti preoccupati per la loro sorte e noi tutti abbiamo il dovere di stargli vicino».