Emergenza coronavirus. I sindaci pugliesi chiedono a Emiliano maggior coinvolgimento

Ieri una nota dell’Anci, oggi una lettera dei sindaci della Provincia di Lecce per chiedere al presidente della Regione Emiliano un flusso di comunicazione diretto e un contatto costante con i medici di base per allentare la pressione sugli ospedali

I sindaci di Puglia sono preoccupati. Non solo per la diffusione diffusione dell’epidemia da coronavirus, non solo per il crescente pericolo tra il personale medico, che sta assumendo proporzioni preoccupanti anche in Puglia (72 i professionisti sanitari contagiati nella regione; in Italia sono 4824, il 9% circa del totale contagiati). Soprattutto, i sindaci di Puglia sono preoccupati perchè dal Dipartimento per la salute della Regione Puglia manca quel “filo diretto” tra i primi cittadini e l’Istituzione, in grado di garantire informazione e coordinamento con e tra le entità locali.

ANCI: vogliamo un piano strategico per gestire l’emergenza

Vitto Emiliano Costa Ripagnola Polignano
Michele Emiliano e Domenico Vitto (fonte: pagina ufficiale Domenico Vitto Sindaco)

Per questo il sindaco di Polignano Domenico Vitto, in qualità di presidente Anci Puglia, chiede che la Regione Puglia predisponga un piano strategico per gestire l’emergenza sul territorio; e chiede che in questa fase vengano coinvolti i medici di base, per consentire l’assistenza domiciliare in condizioni di massima sicurezza e allentare la pressione sugli ospedali.

Non solo. Fermo restando l’impegno totale dei sindaci pugliesi sul territorio, per garantire i servizi essenziali ai cittadini e l’attuazione e l’efficacia di tutte le misure di prevenzione, i primi cittadini chiedono con una nota al presidente Emiliano e alle Prefetture della regione, Anci Puglia chiede l’attivazione urgente di un flusso di comunicazione diretto, immediato e sistematico con i Comuni, in modo tale da aggiornare i sindaci in tempo reale, sulle situazioni dei contagiati e dei malati che riguardano i propri territori. “Questo –spiega la nota dell’ANCI –  al fine di consentire ai sindaci di porre in essere in tempo reale, tutte le azioni precauzionali nei confronti delle famiglie interessate, per evitare diffusioni del contagio, ma anche per garantire supporto e assistenza domiciliare per quanto riguarda alimenti e farmaci.”

I sindaci della provincia di Lecce: i medici di base comunichino con i Sindaci

Nel frattempo i sindaci della provincia di Lecce non hanno perso tempo e si sono coordinati tra loro con una chat su WhatsApp, cui hanno fatto seguire una nota inviata anch’essa al presidente della Regione Emiliano, contenente “con determinazione” richieste ben precise, fatte proprio in quanto Autorità Sanitaria Locale:  l’estensione dei tampone a soggetti che operano con potenziali infetti, in particolare al personale sanitario;  la necessità di ristabilire una linea di comunicazione corretta, mediante la trasmissione istantanea dei dati delle quarantene e positivi direttamente dai soggetti preposti ai Sindaci,che rappresentano l’Autorità Sanitaria Locale. Infine – questa è la novità –  la necessità che i medici di base comunichino direttamente ai Sindaci le quarantene volontarie per consentire l’esercizio dell’attività di vigilanza.

Le richieste al presidente Emiliano

Queste nello specifico le richieste contenute nella nota al presidente Emiliano:

  • In moltissimi casi il contagio viene trasmesso da soggetti asintomatici, la individuazione degli stessi è fondamentale ai fini del contenimento del contagio e questo è possibile solo estendendo il tampone ai soggetti che operano con potenziali infetti, in particolare il personale sanitario, per questo motivo Le chiediamo che venga effettuato un numero maggiore di tamponi o dei test rapidi (anche se necessario con l’utilizzo di laboratori privati). 
  • I Sindaci sono Autorità Sanitaria Locale e in quanto tali hanno un ruolo e delle funzioni attribuite dal nostro ordinamento giuridico che rende quantomeno increscioso quanto accaduto in questi giorni, e in più occasioni, che le informazioni riguardanti i propri comuni siano state apprese dalla stampa. Per superare velocemente questo problema è necessario ristabilire una linea di comunicazione corretta mediante la trasmissione istantanea dei dati delle quarantene e positivi direttamente dai soggetti preposti ai Sindaci. La esigenza di una comunicazione tempestiva è motivata anche dal protocollo da attivare a carico dei comuni nello smaltimento dei rifiuti per i soggetti in quarantena e contagiati. 
  • Si precisa inoltre che delle quarantene volontarie di coloro che sono obbligati a comunicarle al proprio medico di base allo stato i Sindaci non ne hanno notizia. Pertanto, è necessario fare in modo che i medici di base comunichino direttamente ai Sindaci le quarantene volontarie per consentire l’esercizio dell’attività di vigilanza.

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