Elezioni: dove sono animali e biodiversità?

L’analisi di Kodami  su “animali” e “biodiversità” nei programmi politici

 

Dove sono gli animali nei programmi politici del candidati?
All’alba di una nuova tornata elettorale, Kodami realizza un’analisi dei programmi di nove partiti che rappresentano i maggiori candidati a governare l’Italia, cercando quante volte e in che modo – tra le tante o poche parole scritte in cui si dovrebbe racchiudere il senso del loro progetto politico – hanno considerato l’importanza dell’esistenza degli altri esseri viventi.
Un’analisi approfondita, realizzata grazie al lavoro di Slow News di semplificazione dei documenti relativi alle elezioni politiche 2022 (statuti, programmi politici, etc.). Kodami ha cercato se e quante volte le parole “animali” e “biodiversità” sono citate nei programmi in paragone agli “argomenti caldi” di questa chiamata alle urne e in fondo di ogni elezione: istruzione, fisco, sicurezza, diritti civili, donne, ambiente, energia, lavoro, salute, infrastrutture, digitale, immigrazione e giustizia.

Una ricerca fatta, però, non per classificare semplici termini ma per leggerli con attenzione e trovare i concetti che, necessariamente, dovrebbero poi essere trasformati in concrete realtà.

Sempre più persone attente al benessere degli animali

Lo scopo di Kodami nel fare questo lavoro è finalizzato a fornire gli strumenti a ben quattro italiani su dieci che vivono con un animale domestico (ultimi dati del Rapporto Eurispes). Un dato importante, del resto: si tratta quasi del 50% della popolazione, rappresentativa anche di un numero sempre più grande di persone che in generale sono attente al benessere degli animali a prescindere se vivono in casa con noi o liberi in natura.

Partito Democratico, Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi – Sinistra, Impegno civico, Forza Italia, Azione – Italia Viva e Più Europa: questi i programmi dei partiti analizzati, che mostrano una realtà frastagliata con rari esempi positivi da mettere in evidenza.

I programmi dei partiti

Sorprende tanto il poco spazio dedicato agli animali da parte del Pd, con un vago indirizzo al voler “tutelare i diritti degli animali, rafforzare le sanzioni per il contrasto ai maltrattamenti e potenziare la diffusione delle strutture di accoglienza” senza alcuna proposta concreta in un programma di 37 pagine.

Dal versante opposto, nel programma di Forza Italia emergono brevi concetti e vecchie promesse, anche se purtroppo ancora necessarie ma appunto già fatte da tempo. Slogan che da sempre tali sono rimasti e che si ritrovano anche in altri programmi senza essere legati però ad argomenti esaustivi su come si intende procedere concretamente. Forza Italia è anche però l’unico soggetto politico insieme a Più Europa che si è ricordato dell’approccio “One Health” «che connetta la salute degli esseri umani, quella degli animali e la salubrità dell’ambiente».

Lo stesso vale per Fratelli d’Italia, con programma in cui è evidente la netta distinzione tra specie considerate d’affezione e da reddito. Sui domestici non si discostano dall’accordo quadro della coalizione di centrodestra ma, a differenza dei berlusconiani, almeno qualcosa su cosa intendono fare c’è: «Inasprire le pene per i reati contro gli animali; campagne di formazione e informazione sul loro rispetto; fermare la tratta illegale dei cuccioli provenienti dall’Est Europa; riconoscimento del ruolo sociale e terapeutico degli animali d’affezione».

la frequenza con cui nei programmi dei partiti compaiono parole legate agli animali e alla biodiversità

La Lega, invece, spende un intero capitolo dedicato alla “tutela del benessere degli animali”. La grande attenzione del partito di Salvini è però rivolta principalmente a quelli d’affezione, con grandi promesse di inasprimento delle pene per chi li maltratta, li commercia illegalmente e un’attenzione forte al supporto economico per le famiglie che hanno un animale in casa. La fauna selvatica viene citata e considerata invece solo nella prospettiva della filiera agroalimentare e relativamente ai danni causati dalla proliferazione e nulla si dice sulla caccia, la sperimentazione animale e altri temi in cui il partito non ha brillato per posizioni animaliste. La Lega è l’unico partito che analizza e fa proposte per la gestione del fenomeno del randagismo.

Un soggetto politico che si è speso molto rispetto agli altri su argomenti che vanno dalla fauna selvatica agli animali domestici è Alleanza Verdi – Sinistra , con una attenzione al linguaggio che tiene conto degli animali in quanto soggetti a sé e non solo in funzione degli esseri umani. È presente, inoltre, anche un passaggio corposo sulla sperimentazione animale con un capitolo rivolto  al «superamento».

Movimento 5 Stelle e Più Europa riservano maggiore spazio alla tematica animale. Il partito di Giuseppe Conte ha presentato un programma conciso in cui esprime chiaramente la contrarietà a caccia, bracconaggio e violenze. Dal punto di vista del supporto a chi convive con un cane o un gatto, il M5S propone un “cashback veterinario”. Più Europa sottolinea l’importanza di riconoscere la soggettività degli animali non umani e nel programma viene esplicitamente sovvertito il principio per cui in virtù di un vantaggio economico, l’animale possa essere abbattuto. Non viene operata distinzione tra animali d’affezione e da reddito. È presente anche un passaggio corposo dedicato alla sperimentazione animale.

All’ultimo posto della “classifica” della politica che guarda al mondo animale e che si presenta alle urne per le elezioni del 25 settembre 2022 ci sono ex aequo Azione e Impegno civico. Per il partito di Renzi gli animali proprio non ci sono. Per il nuovo soggetto politico creato da Luigi Di Maio la scelta di un’ape nel simbolo e una lunga premessa sull’importanza di questo insetto per richiamare “l’amore per l’ambiente e l’ecosistema” non trova poi grande spazio nel programma. Unica proposta che emerge è la promessa di istituire un Garante Nazionale dei Diritti e del Benessere Animale.

 Di seguito, le analisi dei singoli programmi:

Partito Democratico
Lega
Fratelli d’Italia
Movimento Cinque Stelle

Alleanza Verdi – Sinistra

Forza Italia

Impegno Civico

Azione – Italia Viva

Più Europa

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