Egnazia tra terra e mare

È possibile scoprire il notevole patrimonio archeologico subacqueo di Egnazia, in provincia di Brindisi. L’occasione per vivere questa meravigliosa esperienza è la Settimana dell’archeologia subacquea in Puglia: Egnazia sommersa, in programma dal 18 al 24 luglio.

Un subacqueo dell'ASSO utilizza la sorbona, un particolare aspiratore

L’iniziativa è organizzata dal Centro Sub Corato, l’associazione Vedetta sul Mediterraneo, Marenostrum Puglia Archeoclub d’Italia, con il patrocinio della Capitaneria di Porto di Bari e in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, la Sigea Puglia e l’Asso (Archeologia Subacquea Speleologica Organizzazione). 
Il progetto, a scadenza pluriennale, si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche della tutela e valorizzazione dell’archeologia subacquea in Puglia, evidenziandone il notevole patrimonio di beni culturali sommersi. Altra finalità è la formazione di un nucleo di appassionati di archeologia subacquea preparato dal punto di vista nozionistico che completi il percorso con esercitazioni pratiche attraverso un cantiere didattico allestito all’interno del sito archeologico di Egnazia.

Resti del porto romano di Egnazia

Ulteriore momento del progetto si sviluppa nell’identificazione di siti d’interesse per la realizzazione di un percorso filo-guidato sui resti dell’antico porto romano di Egnazia, da interfacciare con il parco archeologico terrestre, in modo da dare in futuro ai turisti subacquei una visione d’insieme dell’importante sito archeologico di Egnazia con visite guidate attraverso un percorso archeologico organizzato.
«È un primo progetto sperimentale – ha spiegato Susanna Balducci dell’Archeoclub Italia e responsabile Marenostrum – sul possibile sviluppo turistico. L’obiettivo è creare un percorso filoguidato subacqueo in Puglia. In questo modo si accrescerebbero le occasioni di vivere il territorio. Ci auguriamo anche di sensibilizzare i soggetti locali e creare una sorta di valutazione complessiva archeologica, territoriale, legislativa».

Un subacqueo si immerge in grotta

Il percorso, infatti, si struttura in tre moduli. Dal 18 al 21 luglio, infatti, si svolgeranno cinque seminari presso l’Associazione “Vedetta sul Mediterraneo” di Giovinazzo, durante i quali autorevoli esperti e docenti affronteranno gli aspetti dell’archeologia subacquea in Puglia, le ricerche, i ritrovamenti e gli indicatori archeologici, la tutela del patrimonio archeologico sommerso, il cantiere subacqueo, l’archeologia e geologia. Possono partecipare studenti di archeologia, soci di Archeoclub, appassionati e cultori di archeologia subacquea e subacquei di 1° livello. Alla fase seminariale seguirà dal 22 al 24 luglio il cantiere didattico con tre esercitazioni pratiche presso gli scavi di Egnazia. I destinatari di questo modulo sono subacquei con brevetto di almeno 1° livello. Nello stesso sito dal 27 al 31 agosto sarà possibile realizzare una mappatura ed un percorso filo-guidato a cura dell’Asso di Roma. Vi possono partecipare operatori dell’Asso di Roma, tecnici ed archeologi subacquei e sub esperti di supporto. «Siamo partiti con Egnazia – ha concluso la Balducci – ma non è l’unico sito di pregio della Puglia. C’è anche la parte jonica che si potrebbe successivamente adattare al progetto».

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