
La sostenibilità degli edifici è uno degli strumenti per combattere il climate change, perché consente di ridurre i consumi di un settore particolarmente energivoro.
Basti pensare che in Europa gli edifici sono responsabili del 40% dei consumi complessivi e del 36% delle emissioni di gas serra. Oggi i nuovi edifici devono essere progettati a “energia quasi zero”, ma la sfida più grande è rappresentata dalla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, soprattutto in Italia dove il 58% degli edifici appartiene alle classi energetiche peggiori. Costruire e riqualificare significa migliorare la qualità della vita delle persone e il valore paesaggistico dei territori.
Klimahouse 2023, in programma a Fiera Bolzano dall’8 all’11 marzo (qui il programma completo), non è solo una vetrina per aggiornarsi sulle ultime tendenze e innovazioni per il risanamento e l’efficienza energetica in edilizia. Grazie ai Klimahouse Tour organizzati in collaborazione con la Fondazione Architettura Alto Adige, è possibile vedere concretamente i risultati che si possono raggiungere con una progettazione all’avanguardia, persino quando si tratta di riqualificare edifici storici.
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Cinque tour tra gli edifici virtuosi
Arch.Manuel Benedikter, Haus G San Genesio (Ph 2022 Marion Lafogler) Si parte l’8 marzo con il percorso dedicato al binomio Vino e Architettura che consentirà di osservare da vicino come può essere ripensata la concezione tradizionale delle cantine, integrando design, rispetto dell’ambiente, arte e funzionalità. In Cantina San Michele di Appiano e nel Museo dell’abbazia di Novacella ecco un approccio green ai processi e una forte cura dell’estetica anche negli spazi produttivi.
- Il 9 marzo sarà dedicato alle costruzioni in legno. Casa Carezza, ai piedi del massiccio del Catinaccio, è una costruzione che ospita alloggi privati dove il legno è protagonista: a partire dalle tradizionali scandole che ricoprono l’intero rivestimento esterno, valorizzato dalla presenza di ampie superfici vetrate che offrono lo sguardo sul panorama delle Dolomiti. Villa Aster a San Genesio, invece, è un’ampia abitazione residenziale su quattro piani dove il legno domina, in contrasto con il cemento a vista e con il vetro, in una versione contemporanea e lineare, grazie ai listelli di colore grigio scuro che rivestono l’involucro.
- Terzo tour dedicato al risanamento energetico dell’esistente. Protagonisti due edifici plurifamiliari, a Bolzano e a Brunico, rinnovati completamente.
- Il 10 marzo due esempi di social housing: il complesso residenziale Lebensräume a Merano, un progetto concepito sul modello della casa multigenerazionale, e l’Ofenbaur a Scena, sopra Merano, un condominio-residence che collega gli spazi abitativi interni con l’esterno grazie a grandi terrazze. Entrambi realizzati nel 2021, i complessi rappresentano alla perfezione l’eccellenza della nuova progettazione sostenibile per le residenze collettive, con al centro il dialogo tra architettura e natura.
- L’11 marzo viaggio alla scoperta del processo di risanamento degli edifici storici sotto tutela, durante il quale si visiteranno differenti antiche residenze situate in Alta Val Venosta, a Tubre e a Glorenza, riqualificate secondo i migliori standard qualitativi del mondo dell’edilizia. Esempi virtuosi che testimoniamo come l’innovazione possa essere applicata a tutela del patrimonio architettonico, per riportare all’originario splendore edifici storici valorizzandone i tratti distintivi ovvero il legno e la pietra.
L’enorme sfida energetica in edilizia
Il caro energia e la lotta al cambiamento climatico impongono al settore di fare la propria parte nella transizione verso il risparmio e l’abbandono dei combustibili fossili, ripensando il modo in cui produciamo e utilizziamo l’energia all’interno degli edifici.

L’efficienza e il passaggio alle fonti rinnovabili si impongono come l’unica strada per svincolare l’Europa dalla dipendenza dai combustibili fossili e per diminuire l’impatto ambientale del settore. Il Green Deal Europeo indica che nel 2030 dovremo abbattere del 55% le emissioni, per raggiungere la neutralità climatica nel 2050, mentre la nuova direttiva EBPD sulle prestazioni degli edifici si appresta a imporre parametri molto stringenti per le classi energetiche di tutti gli edifici del Vecchio Continente: una sfida enorme che coinvolgerà governi, progettisti e costruttori per i prossimi dieci anni.
La sfida che deve affrontare l’energivoro patrimonio edilizio italiano è enorme: secondo i dati dell’ultimo Rapporto sull’Efficienza Energetica degli Edifici dell’Enea con i dati relativi al 2021, nonostante il leggero miglioramento trainato dal Superbonus, il 58% dei nostri edifici è inserito nelle classi energetiche peggiori (F e G). Oggi, non mancano gli strumenti per aumentare le prestazioni energetiche degli edifici e proprio gli incentivi a disposizione, tra Superbonus (seppur depotenziato al 90% per il 2023) ed Ecobonus ordinario, possono favorire l’adozione di soluzioni innovative.
La grande trasformazione del parco edilizio non dovrà lasciare indietro nessuno, partendo dal presupposto che a tutti dovrà essere garantita la stessa qualità abitativa in termini di efficienza, sostenibilità e comfort, secondo i nuovi principi dell’edilizia sociale. Una visione perfettamente in linea con i valori del nuovo Bauhaus Europeo, iniziativa interdisciplinare che porta gli obiettivi del Green Deal all’interno degli spazi abitativi e degli stili di vita, all’insegna dell’estetica, della sostenibilità e dell’inclusione.
Ecco, dunque, che i sistemi efficienti per la climatizzazione e lo sfruttamento di energia prodotta da fonti rinnovabili, come le pompe di calore e i pannelli fotovoltaici, avranno a Klimahouse 2023 uno spazio di rilievo. Non mancherà un focus sul legno, materiale green per eccellenza, nonchè risorsa più preziosa per favorire lo sviluppo sostenibile del settore delle costruzioni. Tra gli appuntamenti da non perdere, il Klimahouse Wood Summit, l’annuale incontro volto a esplorare le molteplici sfaccettature del legno e la sua crescente importanza per l’edilizia residenziale su larga scala. Proprio in questa occasione, saranno premiati i vincitori del Wood Architecture Prize 2023, il primo riconoscimento a livello nazionale per l’architettura in legno, istituito in collaborazione con il Politecnico di Torino e lo Iuav di Venezia, che mira a?promuovere le potenzialità di questo materiale?naturale estremamente versatile, attraverso la selezione di progetti e di opere nei più diversi contesti applicativi: dalle nuove costruzioni agli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana.
Future Hub: spazio alle soluzioni innovative

In edilizia, innovare significa ripensare modelli consolidati con l’obiettivo di vincere le attuali sfide climatiche e soddisfare le nuove esigenze in termini di risparmio energetico e comfort abitativo. Dai metodi di progettazione degli edifici alle tecniche costruttive e agli impianti, dai materiali a basso impatto ambientale ai prodotti per l’arredamento ecosostenibile e per la salubrità degli ambienti, fino alle tecnologie digitali di ultima generazione (BIM, robotica, stampa 3D, IoT, intelligenza artificiale) per la progettazione e la gestione degli smart building e dei cantieri.
L’edizione 2022 dello Smart Building Report dell’Osservatorio Energy & Strategy della School of Management del Politecnico di Milano indica come la loro diffusione nelle abitazioni stia aumentando, mentre parallelamente crescono gli investimenti nel settore Building devices and solutions, che hanno raggiunto nel 2021 quasi 6,5 miliardi di euro, con una crescita del 44% rispetto al 2020. Se durante lo scorso anno – complici il caro energia e gli incentivi come il Superbonus – i maggiori investimenti hanno riguardato soluzioni per l’efficienza e l’elettrificazione dei consumi (come pompe di calore e fotovoltaico), per i prossimi anni si attende una più marcata crescita delle piattaforme digitali per la gestione, il controllo e l’automazione, nel segno di un futuro dove gli smart building diventeranno sempre più una regola e non un’eccezione.
Tra le startup dei settori progettazione, costruzione e arredamento, sarà possibile conoscere proposte all’avanguardia fra cui quelle candidate al Klimahouse Prize 2023, premio all’eccellenza organizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano per valorizzare le migliori realtà emergenti del settore e le aziende espositrici che si sono distinte con la loro capacita? di innovare.
Si potranno apprezzare i sistemi di rigenerazione urbana di Jebbia, giardini verdi modulari capaci di nascondere presenze esteticamente ingombranti come cisterne dell’acqua, condizionatori o strutture che puntellano gli edifici e trasformarle in piacevoli e sani elementi di outdoor design. Oppure gli oggetti di Nazena, startup che si è posta l’obiettivo di portare l’economia circolare nel tessile utilizzando scarti tessili industriali e vestiti usati per creare packaging ed espositori. O, ancora, le proposte di Èlevit, che mostrerà quanto l’innovazione tecnologica applicata al design possa migliorare la quotidianità, grazie alle interfacce utente in vetro che creano tastiere e pulsanti touch su superfici vetrate di qualsiasi tipologia. Tecnologia applicata al design outdoor per Albero della Dirac, il purificatore d’aria con nanotecnologia di disinquinamento brevettata che rimuove il 99% degli inquinanti attraverso l’ossidazione fotocatalitica (PCO) e li trasforma in una sostanza innocua.
Ci saranno poi Moiwus che sviluppa impianti ad alto valore tecnologico per il recupero dell’acqua, trattando in modo innovativo e rivoluzionario i reflui di scarto e Rippotai, azienda riminese che realizza componenti d’arredo ecosostenibili per la casa e i luoghi di lavoro utilizzando solo materiali ecologici e riciclabili, progettati secondo i principi dell’eco-design e ponendo sempre al centro la persona. Un esempio? Il pouf musicale Bluetooth in grado di far percepire la musica anche ai soggetti con deficit auditivi, grazie alle vibrazioni sonore trasmesse al corpo e nell’ambiente dal cartone con cui è realizzato. PoptoPack, invece, ha inventato un involucro a base di mais sviluppato come imballo 100% ecologico e utilizzabile come isolante.
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Al Future Hub non mancheranno le idee innovative per migliorare e semplificare il lavoro dei professionisti. Come quella di TimelapseLab, che mostrerà i suoi dispositivi video ad alta definizione per la gestione intelligente dei cantieri a distanza, che offrono il non trascurabile vantaggio di garantire l’offuscamento di elementi sensibili come volti, targhe, veicoli. Sempre alla gestione dei cantieri è dedicata la piattaforma della napoletana Aedes che supporta i professionisti nel documentare lo stato di avanzamento dei lavori. Da QRSI, giovane realtà di Parma, arrivano invece i qrcode sugli elementi fisici degli immobili che si possono integrare con le applicazioni di progettazione e gestione, consentendo agli studi professionali di mantenere sempre aggiornata e dettagliata la documentazione tecnica e di ottenere il controllo digitale della supply chain. Chi progetta e gestisce grandi cantieri e infrastrutture, dal settore aeroportuale all’agricoltura, dall’archeologia ai trasporti, potrà poi trovare i preziosi servizi di misurazione d’avanguardia di Monitor The Planet, che rilevano i geodati con il supporto di tecnologie avanzate.
Spazio, infine, alle energie rinnovabili, con i pannelli fotovoltaici della startup greentech Levante, caratterizzati da un design ispirato agli origami che li rende pieghevoli e portatili. I pannelli sono realizzati in materiali riciclati, il 50% più leggeri dei pannelli solari tradizionali e pronti per offrire l’energia gratuita del sole ovunque, in particolare nei segmenti off-grid e nella mobilità. La padovana Greenetica, infine, presenterà l’avanguardia della produzione di elettricità grazie al suo concentratore termico con sistema di inseguimento solare, una soluzione che si propone come alternativa ai tradizionali generatori solari con prestazioni decisamente superiori, per poter sfruttare al massimo tutta l’energia prodotta dal sole.
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