
Sabato 11 luglio a Polignano la senatrice Patty L’Abbate presenta al festival “Il libro possibile” il suo ultimo libro L’economia ecologica. La contabilità aziendale come chiave di volta per un modello nuovo di sviluppo
“Economia ecologica”: un ossimoro, anzi una antitesi stridente per qualcuno, una opportunità, anzi “la” opportunità per non naufragare in un sistema che a breve potrebbe stritolare imprese e soprattutto persone e ambiente.Il nodo da sciogliere è quello di coniugare lo sviluppo verso tecnologie e modelli economici sempre più complessi e rispetto per il pianeta. Si rafforza con sempre più insistenza un modello di economia che deve fare i conti con il depauperamento delle risorse naturali, il cambiamento climatico, le condizioni di vita della maggioranza della popolazione mondiale. Ed ecco che appare chiaro quanto parlare di ecologia significa affrontare questioni etiche che mandano all’aria la tradizionale concezione lineare di economia (una economia, per intenderci, che assegna un fine-vita ad ogni prodotto), per arrivare a concepire nel concreto esempi di economia realmente virtuosa e tali da produrre benessere generalizzato, e non solo interventi-spot, belli da portare magari come case history in qualche assise internazionale ma non ancora capaci di far virare significativamente il modo di produrre dei giorni nostri.
Si può parlare di economia circolare, quindi di una economia che non spreca, che reimpiega tutto, che distribuisce, che entra in relazione virtuosa con la natura e gli oggetti, applicando ad essa gli strumenti classici dell’economia? Per Patty L’Abbate sì. E lo dimostra, dati alla mano nel suo ultimo libro Una nuova economia ecologica (Ed Ambiente), che viene presentato oggi a Polignano nell’ambito del festival “Il libro possibile” (ore Banchina Puglia 365_Porto turistico, ore 22,45).
L’economia circolare alla base del vero sviluppo
Patty L’Abbate, senatrice 5Stelle nell’attuale legislatura e tra i vari incarichi, membro della Commissione permanente territorio, ambiente, beni ambientali, ha alle spalle non solo la passione per l’ambiente (“Guerriera di Gaia”, dice parlando di sè), ma soprattutto una solidissima preparazione sul tema basata in primis sugli studi del suo maestro Georgescu; sin dal 2008 parlava di transizione ecologica o neutralità climatica, espressioni allora quasi fantascientifiche ma che oggi sono di straordinaria attualità.
Il suo libro dunque non è una disquisizione di natura teorica ma vuole dimostrare diverse cose: anzitutto che bisogna cambiare strada e il più presto possibile, nel nostro rapporto con le risorse naturali; poi che il capitale di cui disponiamo e che dobbiamo gestire oculatamente è fatto di Natura. Ne discende un’altra considerazione, che l’autrice presenta con chiarezza nella seconda parte del testo: l’economia circolare ci salverà, ma va gestita con attenzione e modelli matematici.
Contabilità ambientale, la grande sconosciuta
Di qui la grande attenzione riservata alla contabilità ambientale, “una contabilità fisica – scrive l’autrice – che fornisca delle informazioni utili per una gestione oculata delle risorse naturali e delle pressioni ambientali provocate dai processi antropici.”. Il che significa capire quanto processi come l’erosione del suolo, ad esempio, vadano a incidere sullo sviluppo economico complessivo. “Gli scambi monetari e il PIL non forniscono informazioni sul capitale naturale utilizzato, sulla quantità di materia e di energia movimentata da ciascun settore, e sulla quantità di rifiuti ed emissioni che si creano come sottoprodotto.“, scrive ancora la senatrice L’Abbate: si tratta di flussi nascosti di materia che è necessario contabilizzare secondo modelli matematici. Significa parlare in termini reali di management delle risorse ambientali. Una nuova frontiera dell’economia, dunque, non priva di difficoltà applicative (il meccanismo è ancora piuttosto complicato), ma che gioverà sicuramente a lungo andare sia alle Pubbliche amministrazioni sia alle piccole e medie aziende.
Green New Deal

Una nuova economia ecologica è stato pensato e scritto per gli studenti universitari che si addentrano nel complesso mondo della gestione delle risorse, ma è una utilissima fonte d’informazione per il lettore curioso di conoscere quale futuro ci aspetta e su quali basi progettare i nostri comportamenti. Vengono spiegati in maniera chiara ed esaustiva, con una mole di riferimenti bibliografici sostanziosa ma non per questo noiosa, le fasi della transizione ecologica di questi ultimi 50 anni. Si parla della nascita della economia ecologica, dei traguardi e delle cadute delle COP che si sono succedute nel tempo, degli obiettivi del Green New Deal, delle pecche di una cooperazione internazionale ancora troppo timida, di economia circolare: tutti argomenti avvincenti per chi voglia guardare a un futuro green nella convinzione che l’economia non è nemica dell’ambiente, a saperla usare bene.
Patty L’Abbate, Una nuova economia ecologica – oltre il Covid-19 e il cambiamento climatico, Edizioni Ambiente, 2020, 256 pagg. 22 euro)