Collegare territorio, storia, tradizioni al prodotto e certificarne l’unicità. È nato il “Narratore del gusto e della cultura, comunicatore del benessere, Selezionatore delle tipicità italiane”. La figura di questa nuova professione, la prima al mondo, istituita al Corso di Alta Formazione dell’Università di Urbino (info: altaformazione@uniurb.it ), sarà illustrata a EXPO2015.
«Questa figura dovrà valorizzare le cinque T – ha annunciato Rodolfo Coccioni, del Dipartimento di Scienze della Terra, della Vita, dell’Università marchigiana e direttore del Corso -. Tradizione, Tipicità, Territorio, Trasparenza, Tracciabilità. Ottime le prospettive occupazionali e abbiamo creato una rete con imprese ed enti del settore agroalimentare ed enogastronomico».
Il Corso, che partirà a breve, mette in rete enti, le più importanti imprese dell’agroalimentare e uno staff di alto profilo internazionale.
«Il nostro Paese è ricco di prodotti agroalimentari ed enogastronomici di alta qualità – ha proseguito Coccioni -, che sono indissolubilmente legati alla Terra. Nella vita di tutti i giorni, dunque, ognuno di noi ha la sua buona dose di Geologia!».
Il racconto, quindi, come elemento fondamentale, innovativo emozionale e promozionale. I nostri prodotti “buoni” meritano di essere raccontati bene, descrive il direttore. Parlare dell’anima e del cuore del prodotto “buono” per far parlare la mente e il cuore prima che arrivi al palato. Dobbiamo saper narrare il prodotto con la sua storia, la sua cultura e la bellezza del luogo nel quale nasce. I Narratori, ha continuato Coccioni, potranno avere ampie possibilità professionali nell’agroalimentare e nel settore del turismo enogastronomico, della ristorazione e dell’hotellerie. Una nuova chiave di accesso alle aspettative occupazionali di tanti giovani.
Quanti hanno i requisiti per iscriversi al Master che si svolgerà ad Urbino, pur risiedendo lontano dalla sede potranno avvalersi di metodologie formative ed essere costantemente seguiti dai coordinatori del corso anche a distanza.
«Per la prima volta andiamo a formare una nuova figura professionale – ha concluso Rodolfo Coccioni –, che quasi sicuramente potrà essere esportata anche all’estero. Nascerà un “comunicatore di benessere”».
Lezioni teoriche e pratiche, visite guidate relative alla conoscenza diretta dei diversi terreni, dei vari terroir e dei vari oli extravergini di oliva, all’analisi sensoriale dei prodotti, allo studio della fisiologia del gusto e del quinto gusto, al biologico e al biodinamico, ai cibi del domani, alle cene “guidate” e allo stretto legame tra produttori, prodotti e il territorio che li esprime.