E carnevale sia, ma niente scherzi all’ambiente

Ph Regione Puglia

Maschere, sfilate, coriandoli. Il carnevale è uno degli eventi più attesi ma la festa può essere green?

 

Non si tratta solo di usare coriandoli di carta, riciclati e biodegradabili ma di pensare a rendere sostenibili questi grandi eventi che muovono migliaia di persone e che hanno un impatto sull’ambiente.

Da Putignano a Venezia da Viareggio a Mamoiadas, da Cento ad Acireale, da Fano a Ivrea. Il Carnevale è una festa “seria”. La preparazione minuziosa delle sfilate, l’allestimento dei carri, i corsi mascherati, gli eventi sociali e culturali: una complessa macchina organizzativa muove una delle tradizioni più antiche e attese dell’anno. Non si improvvisa nulla: c’è una programmazione turistica e culturale complessa che, dopo due anni di stop causati alla pandemia, vuole tornare a rendere gli eventi festosi non solo un’attrattiva ma un’occasione di rilancio economico che punta sull’artigianato artistico, le tradizioni culturali, l’offerta enogastronomica per ampliare e diversificare l’offerta turistica.

Sul calendario sono due le date centrali: 16 febbraio, giovedì grasso, e il 21 febbraio, il martedì grasso che chiude tutti i festeggiamenti e apre all’inizio della Quaresima. Tranne che per il Carnevale Ambrosiano che si festeggia fino al sabato grasso nella provincia di Milano. Ma le grandi rassegne carnascialesche ormai durano un mese: con sfilate sui corsi che propongono interi weekend da dedicare all’allegria.

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Il carnevale di Putignano tra storia e luminarie

Presentazione al Senato del Carnevale di Putignano Ph. Regione

Giunto alla sua 629ª edizione, il carnevale di Putignano è il più antico del mondo. È anche il più lungo d’Europa. La Fondazione ha presentato “Tutta un’altra fiaba” nella Sala Zuccari del Senato della Repubblica alla presenza del ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano e alla madrina 2023, Mara Venier.

“Un po’ crocianamente – ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – penso che nella nozione di bene culturale non ci siano solo i paesaggi da tutelare e preservare, ma anche le opere create nei secoli dall’umanità e che nel tempo si sono consolidate e sono diventate esse stesse patrimoni. Il Carnevale di Putignano appartiene a questo sedimento di tradizione, di storia e di identità”.

Sfilate e tanti eventi collaterali animeranno, un’edizione destinata ad entrare nella storia del Carnevale. Per la prima volta le sfilate dei carri vedranno l’introduzione di un elemento tipico della tradizione pugliese: le luminarie che saranno allestite per creare un sipario di luci alto oltre venti metri attraverso il quale i carri saranno introdotti nella sfilata.

Alle tradizionali sfilate dei carri dei maestri cartapestai si aggiungerà una serie di appuntamenti, che vedrà come protagonisti tanti volti noti del mondo dello e numerose attrazioni destinate ad un pubblico variegato come una Casa di Marzapane ed il “Teatro che non c’è”, un tendone interamente dedicato a concerti e spettacoli.

Il carnevale di Venezia entra nel Metaverso

Per la prima volta nella storia, il Carnevale di Venezia approda nel Metaverso con “Take Your Time For The Original Signs”.

Ph Carnevale di Venezia

“Venezia con il suo Carnevale scommette sul futuro e sul dialogo con le nuove generazioni – commenta il sindaco Luigi Brugnaro – rivolgendosi ai bambini e ai ragazzi che già frequentano il metaverso. Questa iniziativa consentirà loro di crearsi degli avatar e di vestire le maschere tradizionali del carnevale veneziano. La realtà è fatta di sogni e di cultura e interagire con queste piattaforme è importante perché possono sviluppare fenomeni culturali di enormi proporzioni. Stiamo pensando anche a un progetto che consenta di raccontare e ricostruire la storia di tutta la Città Metropolitana nel metaverso. Futuro e passato insieme, per spiegare al mondo intero come è nata Venezia, raccontarla attraverso le storie che furono, i luoghi e il tempo – è la nuova sfida annunciata da Brugnaro – Pensiamo a veri e propri percorsi culturali per avvicinare le nuove generazioni e raccontare loro la “più antica città del futuro”, in un ambito virtuale che ha come punto di forza la partecipazione e il coinvolgimento”.

PwC Italia, avvalendosi di un team di professionisti digital composto da metaverse strategist, 3D artist, creativi e technology experts, ha reinterpretato in chiave digitale maschere e costumi della tradizione per estendere l’experience del Carnevale di Venezia nella realtà virtuale. Grazie alla renderizzazione virtuale delle maschere, gen Z, gamers e appassionati di Metaverso potranno esprimere la propria originalità condividendola su Instagram, giocando con Roblox o visitando un Metaverso ognuno con il suo avatar costruito con Ready Player Me.

Vela spa, inoltre, ha ideato la cartolina olografica della maschera ufficiale 2023 “Original Sign” per costruire un ponte tra fisico e virtuale. “Promuovere lo spirito e la tradizione del Carnevale di Venezia anche nel mondo digitale del Metaverso rappresenta una opportunità di promozione della manifestazione verso le nuove generazioni, sempre attente e protagoniste delle nuove frontiere della comunicazione digitale” ha affermato Alberto Bozzo, direttore Sviluppo mercati di Vela spa – Ready Player Me, la principale piattaforma per la creazione di Avatar, e Roblox piattaforma di giochi on line con più di 50 milioni di utenti attivi ogni giorno in 180 paesi.

Il carnevale di Viareggio festeggia 150 anni

Che la Festa cominci… E’ il titolo della grande mostra allestita per celebrare i 150 anni del Carnevale di Viareggio che rievoca la vicenda storica dei festeggiamenti del Carnevale mettendone in evidenza la sua evoluzione dal secolo XVIII al secolo XIX. In occasione dell’anniversario, la Fondazione ha consegnato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella il Burlamacco d’oro 2023.

Ph Quirinale.it

Il carnevale è un evento amato dal pubblico che giunge da tutto il mondo per assistere alle sfilate delle gigantesche costruzioni allegoriche realizzate dai maestri della cartapesta. Nato nel 1873 come sfilata di carrozze nel giorno di Martedì Grasso è oggi riconosciuto come uno degli eventi spettacolari di maggior coinvolgimento popolare. Per ricordare quel particolare Martedì Grasso del 1873 che diede il via alla tradizione del Corso Mascherato, un corteo di carrozze storiche ripercorrerà le vie di Viareggio, partendo dalla Torre Matilde, passando per il cuore della Vecchia Viareggio, il Lungomare, fino a piazza Mazzini: ci saranno dieci splendide carrozze storiche provenienti da tutta Italia ma sulla prima carrozza saliranno Burlamacco e Ondina, le maschere storiche. Per riscoprire invece, le suggestioni delle danze dell’Ottocento evocative del gusto e dell’eleganza dei tempi in cui nasceva il Carnevale ecco le atmosfere romantiche riproposte attraverso il Gran Ballo dell’Ottocento.

Il carnevale di Mamoiada e i riti nuragici

Il Carnevale di Mamoiada, in Barbagia, inizia ogni anno il 16 gennaio e si apre con il fuoco sacro acceso fuori alla chiesa del paese. Da esso vengono accesi con vari tizzoni i fuochi dei diversi rioni intorno ai quali ci si raccoglie per due notti di musica e balli tradizionali.  Il martedì grasso fanno il loro ingresso per le strade di Mamoiada Mamuthones e Issohadores con una processione solenne. I primi camminano lenti e curvi dietro a maschere rozze e spaventose sotto il peso dei campanacci che fanno suonare ad intervalli regolari. Gli Issohadores, che indossano una maschera bianca, il copricapo “sa berritta” e un corpetto rosso, rispondono gettando il laccio per tirare a sé i prigionieri prescelti tra la folla. Il Martedì grasso con l’arrivo del fantoccio di Juvanne Martis Sero e la tradizionale favata chiudono ufficialmente i festeggiamenti. La danza dei Mamuthones risalirebbe all’età nuragica e sarebbe nata come gesto di venerazione degli animali, per proteggersi dagli spiriti del male o per propiziare il raccolto.

Fano, Ivrea, Cento …ma le feste sono mille

Miss Italia a Sammichele di Bari (PhVito Bozza photographer)

Il Carnevale di Fano è famoso per il lancio di cioccolatini e dolciumi dai carri allegorici. Il Carnevale di Ivrea è invece conosciuto per la storica battaglia delle arance in cui la città intera partecipa ad una lotta tra rioni a colpi di arance. Quello di Cento ha origini antiche, come dimostrano alcuni affreschi del pittore seicentesco Guercino che ritraggono scene dei festeggiamenti e delle celebrazioni carnevalesche in città. Dal 1990 la manifestazione è diventata un evento folcloristico importante, grazie al gemellaggio con il Carnevale di Rio de Janeiro, dove per alcuni anni sfilavano maschere del carro vincitore dell’edizione precedente, e alla costante presenza di personaggi dello spettacolo italiano e internazionale.

Dai paesi alle città, tutt’Italia è attraversata da feste e sfilate.

Nel Carnevale di Sammichele di Bari, ad esempio, un carnevale storico nato tre secoli fa (patrocinato e finanziato dal Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia), protagonisti sono i festini, ovvero le sale da ballo aperte contemporaneamente che danno la possibilità ai partecipanti di vivere momenti di ballo, gioco e divertimento anche spostandosi da una festa all’altra. Quest’anno a far visita agli otto locali da ballo è stata Miss Italia Lavinia Abate, la 18enne romana, incoronata nel corso della finale nazionale tenutasi lo scorso dicembre.

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I carnevali della tradizione europea: Basilea e Nizza, La Palma e Villach

 


©Region-Villach-Tourismus-GmbH_Adrian-Hipp

Moltissime sono le manifestazioni all’estero. Citiamo ad esempio la Carinzia, dove  il Carnevale è una festa molto sentita, più che in ogni altra regione dell’Austria. Qui domina il Carnevale di Villach, dove il sabato grasso l’intera città è in festa fino a tarda notte e allegria e divertimento regnano sovrani. Tutti sono mascherati, sia le decine di migliaia di spettatori che assistono alla tradizionale sfilata di centinaia di gruppi in maschera e carri sfarzosamente addobbati e decorati, gridando lo slogan carnevalesco di Villach “Lei-Lei!”, sia il personale dei negozi e dei ristoranti. La sfilata in maschera di Villach è la più grande di tutta l’Austria ed è citata in un documento già nel 1872.  Tra le più antiche usanze rimaste c’è la “caccia dell’orso” (Bärentreiben) nella zona di Steuerberg, una manifestazione che si svolge nella domenica grassa ogni 5 anni, perché “molto impegnativa” e che simboleggia la “cacciata dell’inverno”. Lo sforzo organizzativo di questa “pantomima” è davvero grande: 200 attori dilettanti per circa 3000 spettatori.

A Basilea si svolge il Carnevale più popolare e partecipato della Svizzera con le sue 20mila presenze annue. L’appuntamento è il lunedì dopo le Ceneri all’alba: in una Basilea completamente al buio parte la sfilata delle lanterne (il Morgenstraich) che inaugura i tre giorni di cortei e baccanali. Tra maschere vivaci, lanterne e stornelli, sono due gli appuntamenti da non perdere: lunedì e mercoledì pomeriggio avrà luogo il “Cortège”, un vero e proprio corteo con gruppi in maschera, Guggen e carri che animano le strade. Tre piatti tipici accompagnano i tre giorni più pazzi dell’anno diffondendo un aroma inconfondibile per le strade: la zuppa di farina, la torta alle cipolle e un bretzel al cumino (chiamato “Fastenwähe”) da gustare con la birra.

A Nizza si svolge il Carnevale più antico di Francia. I primi documenti che ne parlano risalgono al 1294. Nell’800 era diventato un evento popolare tra nobili e ricchi mentre nel secolo successivo il popolo se ne è appropriato. E’ famoso per la battaglia dei fiori e per la sfilata del carro “Sa Majesté Carnaval” (Sua Maestà il Carnevale) che sfila dal 1882.

Il Carnevale di Santa Cruz de La Palma, anche conosciuto come il Carnevale di Los Indianos, è il Carnevale più particolare dell’arcipelago canario. Si svolge il Lunedì che precede il Martedì Grasso dalla mattina e fino al tramonto. Si inizia con la Espera in cui si attende nel municipio l’arrivo dei consoli cubani e di Negra Tomasa, la figura che anima il Carnevale con i suoi balli caraibici. Il Carnevale di Los Indianos è una scenografica parodia del ritorno a La Palma degli emigrati dai Caraibi. Per questo motivo anno dopo anno ci si veste di bianco con cappelli, sigari cubani e rum alla mano mentre cascate di talco imbiancano tutta la città.

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