Unità aeronavali della Guardia di Finanza di Taranto e Vibo Valentia hanno sequestrato circa una tonnellata e mezza di marijuana e arrestato tre trafficanti italiani. La sostanza stupefacente era a bordo di un peschereccio intercettato nel mar Ionio settentrionale.
Il pattugliatore veloce del Gruppo Aeronavale di Taranto e l’aereo del Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare, che hanno individuato l’imbarcazione contrabbandiera, erano impegnati nel Canale d’Otranto per operazioni di prevenzione dei traffici illeciti via mare e il contrasto dell’immigrazione irregolare. Il peschereccio di 22 metri, che proveniva dall’Albania e diretto verso le coste calabresi, ha destato il sospetto delle unità militari delle Fiamme gialle per l’insolita rotta, perché era in navigazione a velocità sostenuta e non aveva reti in mare.
Il peschereccio è stato seguito dal velivolo e dai mezzi navali delle Fiamme Gialle sino al largo di Crotone dove poi è stato fermato. A bordo del peschereccio “Maestrale”, iscritto al compartimento marittimo di Corigliano Calabro, i finanzieri hanno rinvenuto ottantaquattro involucri, confezionati artigianalmente, che contenevano complessivamente 1040 kg di marijuana essiccata.
La droga, probabilmente destinata al mercato nazionale, rivenduta sul mercato avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 10milioni di euro. I tre italiani – un quarantanovenne, un quarantasettenne e un trentaquattrenne, tutti residenti nel cosentino -, sono stati arrestati per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
L’operazione, portata a termine con l’intervento dei Finanzieri e delle unità cinofile del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Crotone, ha sventato, così, uno dei più consistenti tentativi di sbarco di marijuana lungo le coste calabresi, sottraendo al mercato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.