Due pasticciotti per l’Ucraina

I pasticciotti per l'Ucraina (foto Ruben Rotundo)

Uno giallo e uno blu, da vendersi in coppia. La metà del ricavato serve per acquistare beni di necessità da inviare in Ucraina. Nasce a Monopoli l’idea dello chef Lucarelli

 

Tante le iniziative di cittadini, associazioni, istituzioni e commercianti per aiutare in qualche modo gli ucraini. Con le raccolte, che viaggiano anche sui social, si stanno raccogliendo continuamente beni di prima necessità da inviare al fronte. In moto anche la macchina per ospitare gli ucraini in fuga, soprattutto donne e bambini: per i bambini non accompagnati sono in corso affidi temporanei mentre per le mamme con figli si cerca di offrire la massima assistenza. Molti Stati, tra cui l’Italia, stanno aprendo le porte di strutture di accoglienza o residenze, anche private, per ospitare i profughi. Le organizzazioni internazionali stanno inviando regolarmente aiuti, ma alcuni carichi non giungono a destinazione perché vengono intercettati dalla Russia. Intanto il disastro umanitario è sempre più evidente.

La situazione è molto grave, perché, al di là degli aspetti politici, economici e sociali che ogni guerra porta con sé, questa guerra ci tocca da vicino, è un’aggressione violenta e ingiustificata ad una Nazione fiorente e industrializzata, tra Russia ed Europa, che ha ottimi e pacifici contatti stretti e personali con quasi tutti gli altri Paesi europei.

Gli aiuti servono, quindi, e ognuno di noi, in ogni forma o in base alle proprie capacità e possibilità, cerca di aiutare il popolo ucraino.

I pasticciotti per l’Ucraina (foto Ruben Rotundo)

Da Monopoli, in provincia di Bari, arriva un aiuto concreto, che prende per la gola. In linea d’aria Monopoli dista circa 2000 chilometri da Kiev, la capitale dell’Ucraina. È praticamente di fronte.  Anche da qui sono partiti nei giorni scorsi aiuti di ogni tipo; e ne sono programmati altri. Nessuno vuol far mancare il suo contributo. Privati, pubblico ed esercizi commerciali si stanno muovendo insieme o indipendentemente, inviando abbigliamento, medicinali e cibo.

Chef Francesco Lucarelli mentre prepara i pasticciotti (foto Ruben Rotundo)

Con questo spirito, lo chef Francesco Lucarelli della pasticceria Zucchero e Cannella, ha pensato bene di utilizzare il suo talento per aiutare la popolazione Ucraina. Un’idea tanto semplice quanto efficace: realizzare due piccoli pasticciotti, uno giallo e uno blu come la bandiera dell’Ucraina, da vendere ai clienti, mentre con il ricavato, tolte le spese, saranno acquistati beni di necessità e materie prime da inviare in Ucraina.

Tutto ciò è stato possibile grazie ad un accordo con l’”Associazione artisti della cucina nazionale”.

Lo chef Francesco Lucarelli è di Gravina in Puglia, vive in Salento e dal 2014 è a Monopoli. Da due anni ha Zucchero e Cannella, il bar pasticceria bistrot dove esalta le produzioni enogastronomiche pugliesi con la usa arte e dove realizza i suoi pasticciotti.

Chef Francesco Lucarelli mentre guarnisce i pasticciotti (foto Ruben Rotundo)

Chef, anche lei e il suo staff in questo momento avete pensato di aiutare l’Ucraina in base alle vostre attività…

«Abbiamo inventato un pasticciotto con i colori dell’Ucraina. Il 50% delle entrate lo utilizzeremo per comprare beni primari per il popolo ucraino, come zucchero, farina, pasta, olio».

L’iniziativa è iniziata da qualche settimana. Pur senza promuoverla, avete ottenuto un certo successo, tramite il passaparola e il web. Avete intenzione di fare qualche altro progetto simile?

Chef Francesco Lucarelli e i suoi pasticciotti per l’Ucraina (foto Ruben Rotundo)

«Stiamo cercando di fare una colomba per Pasqua. Ci stiamo lavorando. Vogliamo aiutare nelle nostre possibilità la popolazione ucraina. Questa guerra ci ha colpito particolarmente. Vorrei fare un appello: chiedo aiuto ai cittadini, mi piacerebbe che accolgano la nostra iniziativa, perché tra guerra, crisi e Covid, tutti abbiamo bisogno di aiuto. Dobbiamo aiutarci a vicenda, per superare questo triste periodo. L’unione fa la forza, non dobbiamo abbatterci».

I pasticciotti sono buoni e costano solo 1 euro al pezzo. Per averli, basta chiederli. Ma non è necessario acquistarli solo nella sede di Monopoli: è possibile prenotarli tramite la pagina Facebook della pasticceria, che procederà anche alla spedizione, sia in Italia e sia all’estero.

È una nobile iniziativa che va sostenuta. È partita senza fare troppo rumore, perché la solidarietà è discreta e non intende fare pubblicità, ma vuole essere attiva, propositiva e concreta.

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