Dissesto idrogeologico e abusivismo, scoperti 281 reati

I Carabinieri Forestali hanno eseguito 3200 controlli in tutta Italia contro l’abusivismo edilizio nei fiumi

 

I Carabinieri Forestali nel primo trimestre 2021 hanno eseguito una serie di controlli nel corso del Piano straordinario di monitoraggio e controllo delle aste fluviali, intensificando le azioni di polizia forestale, idraulica e ambientale, con particolare riguardo al rispetto dei regimi vincolistici e alla repressione del fenomeno dell’abusivismo edilizio nei fiumi, torrenti e aree golenali ad elevato rischio idrogeologico presenti nelle Regioni a statuto ordinario.

La campagna controlli ha interessato aste fluviali classificate a rischio di alluvioni: Tevere (Umbria e Lazio), Aniene, Velino (Lazio), Reno e Savio (Emilia Romagna), Magra (Liguria), Calore, Sarno e Volturno (Campania), Tronto (Marche, Abruzzo e Lazio), Basento (Basilicata), Brenta e Bacchiglione (Veneto), Ticino e Serio (Lombardia), Crati (Calabria), Po, Tanaro e Dora Riparia (Piemonte), Arno (Toscana), Idro e Lato (Puglia), Pescara (Abruzzo), e Trigno (Molise).

L’attività nasce dal Rapporto Ispra sul dissesto idrogeologico in Italia del 2018 che definisce a rischio il 91% dei Comuni italiani, con oltre il 16,6% del territorio nazionale mappato nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni.

Tale attività di controllo del territorio ai fini della prevenzione del dissesto idrogeologico è volta a ridurre sia i potenziali pericoli per la cittadinanza derivanti da frane,  alluvioni  e  smottamenti, che a tutelare il territorio e l’ambiente da attacchi speculativi di tipo urbanistico-edilizio.

Nel corso delle verifiche svolte sia nei fiumi che nei reticoli idrografici minori, il Comando Carabinieri Tutela Forestale, avvalendosi delle oltre 800 Stazioni disseminate sul territorio nazionale, in collaborazione col Comando Carabinieri Tutela Biodiversità e Parchi e con il NOE, ha effettuato 3.200 controlli e accertato 281 illeciti penali, individuato 296 autori di reati in danno all’ambiente, eseguito 78 sequestri penali, elevato 161 sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 250.000 euro.

La tipologia dei reati contestati spazia dall’abusivismo edilizio, agli abusi paesaggistici, alla deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi e alle sanzioni per invasione di terreni demaniali.

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