
Hope, l’innovativa società pugliese, in collaborazione con il Politecnico di Bari e con il sostegno del bando Tecnonidi della Regione Puglia, renderà disponibile per la prima volta nel Sud Italia una fornitura di idrogeno verde destinata al sistema di mobilità pubblica urbana della città di Taranto
Il trasporto pubblico della città di Taranto, luogo-simbolo della contraddizione fra sviluppo economico e tutela ambientale, sta muovendo passi enormi per evolvere presto in un sistema a emissioni zero. Questo anche grazie all’idrogeno verde, ottenuto tramite un processo elettrolitico che scinde le molecole d’acqua in ossigeno e idrogeno. L’elettrolizzatore, che sarà ubicato in via Lippa, e le cui caratteristiche sono illustrate in un video-rendering scaricabile a questo indirizzo https://we.tl/t-VHsdZjI0Fv, è a sua volta alimentato con energia da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico), quindi l’intero processo non crea nemmeno quantità minime di anidride carbonica.
Se ne occuperà Hope, innovativa società pugliese il cui primo progetto, che gode della consulenza tecnologica del Politecnico di Bari, verrà finanziato anche dal bando Tecnonidi di Puglia Sviluppo. L’idrogeno prodotto dall’impianto sarà immesso nella rete di trasporto pubblico locale, grazie alla prima pompa di distribuzione del Centro-Sud Italia, alimentando mezzi che utilizzeranno come combustibile l’idrogeno, con l’intervento e l’impegno messo in atto dall’Amministrazione Comunale di Taranto quando era guidata dal sindaco Melucci.
Primi autobus entro il 2022
«È un atto concreto, forse il primo di questa portata nel nostro Paese» dice il già sindaco della città ionica Rinaldo Melucci «di quel processo di transizione energetica e ambientale descritto negli indirizzi di Next Generation Eu e negli accordi finali della Cop26 di Glasgow. Che accada nella nostra città è per noi motivo di orgoglio e di speranza. D’altronde è quello che significa Hope».
«L’idrogeno verde» dice dal canto suo Fabio Paccapelo, amministratore di Hope «permetterà di unire decarbonizzazione a tutti i livelli ed in tutte le aree: dalla generazione elettrica a quella termica; stazionaria e mobile; dalla piccola taglia alle elevatissime potenze ed emissioni. La transizione energetica passa sicuramente attraverso la ricucitura della frattura che nell’ultimo secolo si è creata tra gli elettroni e le molecole: energia e gas verdi devono tornare a recitare insieme un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana».
L’idrogeno verde compete con l’idrogeno grigio o blu, ottenuto utilizzando energia da fonti fossili, perché non necessita di ulteriori processi per segregare la CO2 prodotta durante il processo di elettrolisi, perché totalmente assente. Si prevede che il primo autobus a emissioni zero circoli per le strade di Taranto entro il 2022.