
Effetto coronavirus. Tra aziende in crisi a cui vengono offerti incentivi e donazionie ospedali e strutture che ricevono dispositivi di protezione individuale, ad app che aiutano a comunicare e ottenere informazioni, c’è una comunità che si contagia di buone azioni.
Sono giorni difficili per tutti. In primis, ovviamente, per chi lotta tra la vita e la morte e chi ha parenti o amici che stanno affrontando una sfida contro un mondo “invisibile”. Ma in tempi di Coronavirus, anche tanti lavoratori e aziende devono sostenere un peso economico non indifferente, con perdite di guadagni, cassa integrazione, licenziamenti e incertezze sul futuro.Così, in tempi quarantena e Covid-19, si riscopre il concetto di solidarietà.
Uniamoci e Aiutiamoci
«L’iniziativa è partita proprio così uniamoci ed aiutiamoci. Così amichevolmente abbiamo pensato di unire le nostre forze ed il nostro buon senso, per aiutare molte famiglie bisognose». E’ questo lo scopo dell’iniziativa voluta da tre cittadini andriesi, Graziano Scamarcio, Anna Conversano e Riccardo Santoro che hanno scelto di coinvolgere anche la Confraternita Misericordia di Andria per effettuare una raccolta di generi di prima necessità da distribuire per i più bisognosi. Per questo è nato un gruppo Facebook “Andria, Uniamoci ed Aiutiamoci”, ormai da qualche giorno e che conta già migliaia di contatti, atto a diffondere la partecipazione dei molti a questa raccolta e altresì a raccogliere i vari aiuti di gente che chiede in lacrime un aiuto.
Il Centro Servizi si “auto tassa”

Anche consiglieri, dipendenti e collaboratori del Csv Brindisi Lecce volontariato nel Salento si autotassano per donare dispositivi di protezione individuale al “Fazzi”. Luigi Conte, presidente del CSV Brindisi Lecce-Volontariato nel Salento, ha consegnato nelle mani del dott. Giuseppe Pulito Primario del reparto di rianimazione dell’Ospedale Vito Fazzi e del dott. Rodolfo Rollo Direttore Generale ASL Lecce, alcuni dispositivi di protezione individuale che saranno messi a disposizione del personale sanitario; un piccolo aiuto per far fronte all’emergenza COVID -19: si tratta prevalentemente di tute protettive, ma anche maschere con filtri e occhiali protettivi. Presenti al momento della donazione anche altri funzionari della ASL Lecce. L’iniziativa che nasce in seno al Consiglio direttivo del Centro Servizi Volontariato, ha visto dipendenti, collaboratori e consiglieri autotassarsi per acquistare i beni e donarli al nosocomio salentino.
La Spesa pagata
A Lecce, come in altre realtà, è appena nata la Spesa pagata. Ad annunciarlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi. L’idea nasce per mettere a disposizione dei più bisognosi, beni di prima necessità: chiunque potrà recarsi nelle attività commerciali convenzionate che esporranno la locandina dell’iniziativa ‘Spesa Pagata’ e acquistare alimenti di prima necessità come pane, latte, biscotti, pasta che saranno disponibili per chi ne ha bisogno. Gli esercenti, infatti, doneranno la spesa pagata e le rimanenze saranno affidate alla Protezione Civile che provvederà a consegnarle a domicilio alle persone indigenti.
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Il Reddito di Dignità
Prova a muoversi anche la politica, dunque. Oltre alle misure previste dal governo, la giunta regionale pugliese ha deciso di rifinanziare ReD, il reddito di dignità, con 36 milioni di euro ed estendendo la platea degli attuali beneficiari agli esclusi del Reddito di cittadinanza. Si tratta della più importante misura di contrasto alla povertà attivata dalla Regione Puglia.
Sulla scorta delle attività condotte negli anni precedenti, la Regione ha inteso proseguire la realizzazione del Reddito di Dignità in modo parallelo alla analoga misura nazionale del Reddito di Cittadinanza. Il Reddito di Dignità 3.0 è rivolto a due macrocategorie di potenziali utenti: una destinata alle domande dirette dei cittadini che sarà riattivata con un Avviso pubblico nelle prossime settimane, espletati i protocolli con gli Ambiti sociali dei Comuni, e l’altra destinata alla presa in carico diretta (d’ufficio) da parte degli Ambiti territoriali per particolari categorie di bisogno e fragilità come già individuate e definite nella D.G.R. n. 703/2019, ovvero disabili senza supporto familiare, donne vittime di violenza, genitori separati, senza dimora stabile.
Dalla sua attivazione nel 2016 hanno beneficiato del Reddito di dignità pugliese circa 35mila nuclei familiari, 3500 nell’ultima annualità.
Mascherine colorate eco-sostenibili
Il laboratorio artigianale di sartoria sannita, “Fcouture – Atelier Franco Francesca” – , ha realizzato nei giorni scorsi mascherine eco-sostenibili che potessero essere utili ai cittadini. Si tratta di protezione eco-sostenibili, realizzate come pezzi unici in diverse stampe e misure anche per bambini che coprono perfettamente naso e bocca, in tessuto doppiato con due strati di filtro. Sono lavabili e quindi riutilizzabili, contrastando in tal modo anche lo spreco e l’inquinamento.
Il 25 marzo le mascherine sono state donate allo staff ospedaliero locale, “Una donazione che abbiamo voluto fare a tutti i medici ed infermieri che lavorano presso l’Unità Operativa di Malattie Infettive, reparto per curare le persone affette da Covid-19” dichiara l’eco designer sannita Franco Francesca “Un gesto per ringraziare il lavoro duro dello staff dell’ospedale di Benevento”. Le mascherine realizzate non potranno sostituire quelle professionali, “Ma dopo una giornata trascorsa in corsia, in un reparto non facile, gli operatori possono utilizzarle nella loro quotidianità portando un po’ di colore alle loro giornate pesanti” conclude l’eco designer.
Le mascherine eco sostenibili non sono una novità del laboratorio sannita, ma hanno esordito nel 2014, sbarcando anche all’estero.
Le donazioni a Bari
La Prestige Groups srl, su iniziativa del dottor Stefano Petrillo, ha donato al Comune di Bari 500 mascherine con valvola, del modello N95, che sono state consegnate all’Istituto Oncologico “Giovanni Paolo II” affinché siano messe a disposizione del personale sanitario dell’ospedale.
E nella gara di solidarietà rientra anche l’azienda di ristorazione “Cortigiano”: sono state consegnate al Comune di Bari mille nuove mascherine chirurgiche da distribuire ai volontari che in queste ore sono al servizio della città per aiutare le persone sole o in difficoltà e agli operatori dei servizi pubblici a lavoro per strada.
La pizza delivery al Policlinico di Bari

Deliveroo e i suoi partner a sostegno degli operatori sanitari impegnati contro il Covid-19: con il ristorante Muddica, la pizzeria Pizzium e Pescobar già consegnati menù, pizze e panini al Sacco di Milano, allo Spallanzani di Roma e al Policlinico di Bari.
Una pizza a domicilio, pertanto, per ritrovare il gusto della normalità. E, soprattutto, per aiutare uno degli ospedali impegnati in prima linea nella battaglia contro il Covid-19: il San Raffaele di Milano. Deliveroo scende in campo contro il Coronavirus. E lo fa insieme ai suoi ristoranti partner. L’iniziativa a favore del San Raffaele è sviluppata insieme alla pizzeria Lievità. Fino al 3 aprile, infatti, per ogni ordine effettuato dal ristorante, attraverso l’App, 2€ saranno devoluti al San Raffaele per rafforzare il reparto di terapia intensiva.
La soluzione web di tele diagnostica
Un importante strumento per assistere a distanza i pazienti che presentano sintomi non acuti, in isolamento domiciliare, che consente, inoltre, di ottenere dati, indispensabili per lo studio della patologia e la prevenzione di crisi respiratorie
Zucchetti, software house italiana leader nella produzione di soluzioni software e servizi innovativi per aziende e professionisti, ha sviluppato una soluzione web di tele diagnostica, utile nella cura e nell’assistenza a distanza dei pazienti. Il progetto è stato realizzato confrontandosi con il Dottor Massimo Lombardo, direttore generale dell’Ospedale di Lodi e nasce per supportare medici e infermieri nella lotta al coronavirus, oggi è stato richiesto da altre strutture ospedaliere lombarde ed è a disposizione in comodato d’uso gratuito degli ospedali di tutta Italia.
Attraverso questo software di tele medicina, è possibile rilevare lo stato di salute e i sintomi del soggetto, grazie ad appositi sensori e alla tecnologia IoT. Questo, consente di registrare un maggiore numero di dati e analisi, che permettono di monitorare la malattia utilizzando un software web, intervenendo prontamente, in caso di segnalazione di alert. L’Intelligenza Artificiale, infatti, realizza una predizione dell’andamento e dell’evoluzione dei sintomi caso per caso. L’auspicio, inoltre, è che questa grande mole di dati raccolti possa essere utile per individuare una cura specifica e per trovare un vaccino efficace.
Le comunicazioni
Per fronteggiare l’emergenza coronavirus, Junker, nota app per la raccolta differenziata con oltre un milione di utenti, potenzia le proprie funzioni e offre ai Comuni la possibilità di comunicare in tempo reale con i propri cittadini attraverso messaggi in app. Ed è boom delle richieste di consigli per differenziare senza errori in un momento in cui le regole cambiano e in modo diverso da regione a regione
Nessun bisogno di stampare, affiggere o distribuire materiali cartacei. Grazie alla dematerializzazione è possibile raggiungere contemporaneamente centinaia di migliaia di utenti, che ricevono in tempo reale un messaggio dal sindaco o dal Comune sullo smartphone. Il sistema, testato nella normale quotidianità, sta funzionando perfettamente anche in tempi d’emergenza. Ed è stato utile, ad esempio, per propagare in modo tempestivo le disposizioni dell’Istituto Superiore di Sanità per la raccolta differenziata.