
Co-simulazione oggi del laboratorio a cui aderiscono 26 università nazionali del consorzio ENSIEL per co-simulare in tempo reale risorse umane, software e hardware al servizio della transizione energetica per il nostro Paese. Coinvolti i Politecnici di Bari e Torino, JRC-Ispra, le Università di Genova e Napoli “Federico II”
ENET-RTLab (EnSiEL National Energy Transition Real-Time Lab) è un’iniziativa promossa da EnSIEL (Consorzio interuniversitario per la ricerca nel settore dell’energia, dei sistemi e degli impianti elettrici), con lo scopo di mettere a sistema conoscenze, strumenti di simulazione e strutture di ricerca nazionali in un unico grande laboratorio italiano interconnesso in tempo reale Real-Time, che ha l’obiettivo di mettere in rete i 26 centri di ricerca italiani aderenti al consorzio.
La prima simulazione di questo grande laboratorio interconnesso, coordinato dal professor Ettore Bompard del Politecnico di Torino, vedrà coinvolti il Joint Research Center della Commissione Europea con sede a Ispra, il Politecnico di Bari, l’Università di Genova e l’Università di Napoli “Federico II”.
Migliorare la collaborazione tra università e centri di ricerca
ENET-RTLab si propone di favorire una collaborazione tra università e centri di ricerca nell’ambito del supporto per il decision making (istituzionale e industriale), lo sviluppo e il testing delle tecnologie e il trasferimento tecnologico per la transizione energetica, con particolare riferimento agli scenari di decarbonizzazione e all’integrazione delle fonti rinnovabili all’interno delle reti di trasmissione e distribuzione.
La co-simulazione Real-Time multi-sito nasce dall’idea di poter interconnettere diversi laboratori Real-Time geograficamente distribuiti sul territorio. In questo modo, si possono mettere a sistema conoscenze e strumenti hardware e software dei vari laboratori nazionali. Il concetto di base è quello di un laboratorio in rete in contrapposizione con il concetto tradizionale di rete di laboratori. Ciascun laboratorio è connesso agli altri attraverso la rete GARR (internet), contribuendo in tempo reale e in maniera sincrona allo stesso esperimento/test, creando così un laboratorio grande come l’Italia.

La simulazione real-time fornisce un ambiente virtuale nel quale il sistema e le componenti possono essere testati ex-ante, ovvero prima di essere installati sul campo, fornendo informazioni affidabili su impatti e benefici. L’ambiente virtuale di simulazione, tramite la tecnica PHIL, che permette un collegamento in tempo reale con il mondo reale costituito dai componenti nella loro fisicità – per esempio pannelli PV oppure un’auto elettrica – che vengono testati dal vero.
Dal termoelettrico alle rinnovabili
Non solo. L’obiettivo è valutare la fattibilità tecnica di rete della dismissione di una porzione di parco di generazione termoelettrica e la sua sostituzione con impianti da fonte rinnovabile, in particolare eolico e fotovoltaico. Il parco eolico è stato implementato e simulato a Genova nella configurazione SIL, mentre il generatore fotovoltaico inserito nella simulazione è quello realmente presente a Savona. In aggiunta, la sede di Bari rende disponibili le risorse energetiche distribuite di una microrete, collegate in modalità PHIL, per emulare strategie di controllo rapido della domanda.
Tutti i laboratori partecipanti all’iniziativa sono interconnessi via internet utilizzando uno specifico framework “plug and play” capace di integrare un grande numero di località in cui sono presenti simulatori, software o dispositivi fisici. Questo permette di effettuare test multi-disciplinari su nuove tecnologie, test su software e tecniche di controllo e prove di conformità per dispositivi su scala nazionale e internazionale.
L’iniziativa è attualmente coordinata dal punto di vista scientifico dai professori Ettore Bompard (Politecnico di Torino), Massimo La Scala (Politecnico di Bari), Mansueto Rossi (Università di Genova) e Domenico Villacci (Università di Napoli “Federico II”).
I vantaggi
La (co)simulazione geograficamente distribuita offre diversi vantaggi, come la condivisione di risorse hardware e software che vengono rese disponibili a livello nazionale, senza la necessità di replicarle o spostarle in diversi laboratori, con conseguente incremento della capacità di calcolo per i singoli laboratori; inoltre si potranno simulare sistemi di dimensioni maggiori e aumenterà la sicurezza delle informazioni, pur restando a disposizione delle simulazioni tra diversi partner.