Strano ma vero: anche una ‘piccola isola felice’come Malta è afflitta da traffico e inquinamento. La Valletta, capitale di questa perla nel Mediterraneo, fino a non molto tempo fa ospitava un numero sempre crescente di automobili che affollavano il suo centro cittadino al punto da rendere la vita in loco insostenibile.
É così che scattano nuove misure, attraverso soluzioni-modello davvero alla portata di tutti. Ne ragiona con Ambiente&Ambienti la dott.ssa Maria Attard, direttore dell’Istituto per lo Sviluppo Sostenibile presso l’Università di Malta.
Cosa è stato realizzato a Malta per promuovere la mobilità sostenibile?
A Malta c’è stata una vera e propria svolta nella mobilità sostenibile. É successo quando i livelli di congestione e di accessibilità – particolarmente nella capitale La Valletta – stavano diventando fattori impossibili da gestire. Si è iniziato a operare nel 2004, con degli studi atti a migliorare l’accessibilità proprio verso la capitale. A seguire sono stati avviati quattro progetti per provare a ridurre il traffico verso La Valletta, poi implementati a fine 2006. Si tratta del Park&Ride, del Congestion Charging (tassa di congestione, ndr), dell’estensione dell’area pedonale in città e di altre misure incentivanti(come iniziative per promuovere l’uso dei taxi elettrici all’interno del tessuto urbano). Questi progetti sono partiti a pieno regime nel 2007 e poi, dopo le elezioni e con il nuovo Governo, si è iniziato a lavorare sul trasporto pubblico, un sistema ormai obsoleto da generazioni.
Il Governo ha voluto cambiare metodo, network, infrastrutture. Di fatto tutto il sistema operativo è stato portato a compimento soltanto lo scorso anno e deve ancora oggi stabilizzarsi del tutto, anche se si tratta di una serie di progetti con effetti a lungo termine.
Personalmente sto ora curando uno studio per valutare i progetti fatti nel 2007: da quanto è emerso finora sembra essere molto difficile trovare altri metodi per eguagliare i risultati finora raggiunti anche se per i problemi maggiori – relativamente a traffico e ambiente – ancora molto resta da fare.
La popolazione come ha accolto questi cambiamenti?
Si è fatto prima di tutto un lavoro politico, culturale. Ad esempio il Park&Ride è stato introdotto durante il periodo dello shopping natalizio: la gente ne è rimasta entusiasta! Soprattutto La Valletta aveva forti problemi di congestione del traffico, anche perchè si tratta di una città storica – costruita dai Cavalieri di San Giovanni – con la presenza di mura fortificate. Il maggior successo di queste misure si è avuto, prima di tutto, nell’aver introdotto tra la popolazione il ‘principio del limite’: per accedere ad un’area centrale si deve pagare, c’è più consapevolezza dell’ambiente e dell’impatto che l’automobile ha; inoltre la gente ha cominciato a realizzare le opportunità offerte dalle aree pedonali all’interno delle città.
Dal canto loro i residenti della capitale – primi nelle priorità di accesso al centro urbano – sono stati contenti delle iniziative. Nel caso del Congestion Charging, ad esempio, non pagano nulla e hanno un parcheggio dedicato. Maggior disagio c’è stato da parte dei lavoratori ma un compromesso è stato raggiunto con l’introduzione del Park&Ride. Fattori locali, sia politici che sociali e culturali, hanno perciò lavorato assieme per ottenere l’accettazione del pubblico.
Come procedono invece i collegamenti tra Malta e l’estero?
Le compagnie low cost hanno implementato i voli per Malta, aprendo l’accessibilità verso l’isola. Ancora qualche difficoltà si ha, invece, con i collegamenti da Malta. Nonostante la crisi finanziaria il nostro turismo non ha subito particolari conseguenze, con l’adozione dell’euro che avvantaggiato l’isola nel settore degli investimenti. Sono state introdotte nuove misure per agevolare le crociere, visti i numeri arrivati alle stelle. Negli ultimi 7 anni, grazie allo sviluppo in parallelo delle infrastrutture, a Malta si è avuto un vero e proprio boom economico.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla presentazione della dott.ssa Attard durante il PUMS workshop a Bari