Da Peppa Pig Forest ai MeteoHeroes, il rispetto dell’ambiente parla la lingua dei bambini

Il rispetto dell’ambiente si impara sin da piccoli. E per agevolare il compito di genitori e docenti, c’è l’ausilio di video, libri illustrati e iniziative che affrontano la tematica green con un linguaggio originale e coinvolgente.

Parte l’avventura di MeteoHeroes

Uno degli esempi arriva dall’attesa serie d’animazione italiana “MeteoHeroes”. A partire da lunedì 6 luglio, sei giovanissimi supereroi affronteranno mille avventure, raccontando in maniera semplice, istruttiva e divertente le tematiche del rispetto della natura, dell’importanza dell’ecologia e dei pericoli del cambiamento climatico. La serie debutterà in Prima TV Assoluta su Cartoonito (canale 46 del DTT) e andrà in onda dal sabato al giovedì alle ore 20.20.

Ideata da Luigi Latini e nata dalla collaborazione tra Meteo Expert–IconaMeteo e Mondo TV, vede come protagonisti Pluvia, Nubess, Nix, Fulmen, Ventum e Thermo, un team molto affiatato che insegnerà ai bambini cosa vuol dire prendersi cura del proprio pianeta, anche affrontando temi di grande attualità come il riscaldamento globale, la deforestazione e la lotta all’inquinamento.

Le avventure dei “MeteoHeroes” hanno inizio nel giorno del loro decimo compleanno, quando scoprono di avere dei poteri speciali che consentono di scatenare gli agenti atmosferici. Ciascuno proviene da un diverso angolo del pianeta ed è dotato di uno specifico superpotere: Pluvia è di Seattle (Usa) ed è in grado di far cadere la pioggia, Nubess arriva da Buenos Aires (Argentina) e riesce a controllare le nuvole, Ventum è di Città del Capo (Sud Africa) e può scatenare i venti, Nix è originaria di Harbin (Cina) e può far cadere la neve, Thermo arriva da Roma e ha il controllo della temperatura, mentre Fulmen viene da Sydney (Australia) ed è in grado di far cadere potentissimi fulmini dal cielo.

Questi sei piccoli supereroi dovranno combattere il più terribile dei nemici: si tratta dei Maculans, capitanati dal Dr. Makina, che rappresentano l’inquinamento provocato dalle cattive abitudini e dai comportamenti nocivi degli esseri umani. Il quartier generale dei “MeteoHeroes” è il CEM (Centro Esperti Meteo), un’avveniristica centrale internazionale dove l’intelligenza artificiale Tempus, guidata da scienziati e meteorologi, li addestrerà a controllare i loro poteri. Il CEM è situato presso la montagna del Gran Sasso in Abruzzo ed è diretto dalla scienziata Margherita Rita, nome che intende rendere omaggio a due grandissime donne di scienza del calibro di Margherita Hack e Rita Levi Montalcini. Grazie al Jet Stream, i giovani supereroi saranno teletrasportati in giro per il mondo per portare avanti con coraggio un’importantissima missione: salvare la Terra dal cambiamento climatico, promuovendo il rispetto della natura e dell’ambiente.

Capitan Papaia e Greta

Il libro Capitan Papaia e Greta

A cura di Beatrice Borromeo ed edito da 24 ORE Cultura, è uscito “Capitan Papaia e Greta. La piccola guerriera che voleva attraversare l’Oceano”. Un libro che racconta il viaggio della giovane attivista svedese, diventata simbolo della mobilitazione di ragazzi e ragazze di tutto il mondo attorno al tema urgente dei cambiamenti climatici, per raggiungere New York e presenziare al summit delle Nazioni Unite sulle questioni del clima.

La traversata dell’Atlantico, con partenza da Plymouth lo scorso agosto, è avvenuta sulla barca a vela di proprietà di Pierre Casiraghi, figlio di Carolina di Monaco e del campione di offshore Stefano Casiraghi, che ha raccolto l’invito della piccola guerriera Greta Thunberg, offrendosi di accompagnarla in America in un viaggio a bassissimo impatto ambientale.

Attraverso le poetiche tavole illustrate di Maddalena Gerli, il libro racconta la storia dal punto di vista della famiglia del protagonista, capitan Papaia, alter ego di Pierre Casiraghi: il papà dialoga con i suoi due piccoli figli, che si lamentano perché sarà assente da casa per qualche tempo, spiegando loro il valore del suo viaggio e l’importanza della questione dei cambiamenti climatici, che tocca direttamente tutti noi. Parte del ricavato della vendita del libro sarà devoluto da 24 ORE Cultura alla Fondation Prince Albert II de Monaco – impegnata dal 2006 nella tutela dell’ambiente a livello internazionale – e verrà destinato alla salvaguardia delle Foche monache nel mar Mediterraneo.

Leggi anche. Greta Thunberg: racconto di un viaggio italiano di Fridays For Future Roma

Nasce la Peppa Pig Forest

A tutela dell’ambiente c’è anche Peppa Pig. La maialina più famosa del piccolo schermo e Treedom danno vita alla Peppa Pig Forest per sottolineare l’impegno del brand a sostegno del Pianeta. Un’iniziativa voluta dalla serie animata preferita dai bambini in età prescolare (trasmessa su Rai Yo Yo) e Treedom, l’unico sito che permette di piantare alberi e di seguirli online, con l’obiettivo di finanziare direttamente gli agricoltori di diversi paesi del mondo e favorire la biodiversità del pianeta.

L’obiettivo è piantare per ora 250 alberi da frutto – tra avocado, cacao, caffè, limone e papaya – in Kenya, Cameroon, Madagascar e Guatemala. Per aggiungere alberi alla foresta di Peppa basta andare sulla pagina Facebook OfficialPeppaPigItaly e fare Like al post dedicato alla campagna #Peppa Pig Forest: per ogni 100 like da parte degli utenti, Peppa Pig pianterà un albero. L’iniziativa è partita il 29 giugno e terminerà a fine agosto. Questa partnership segna un ulteriore passo concreto del brand Peppa Pig verso la sostenibilità. I 250 alberi della foresta, infatti, nel corso della propria crescita assorbiranno CO2 generando naturalmente un beneficio per l’intero pianeta. Già l’8° stagione di Peppa Pig on air da aprile scorso in Italia, presentava, infatti, diversi episodi legati a pratiche sostenibili, utili a spiegare anche ai telespettatori più piccoli l’importanza dell’energia rinnovabile, l’utilizzo della mobilità sostenibile e la rilevanza del riciclo.

Ambiente e futuro, parola ai bambini

L’opera d’arte interattiva Earth Speakr

Bambini protagonisti attivi grazie a un’opera d’arte collettiva per parlare del futuro del nostro pianeta. Ideato dall’artista islandese-danese Olafur Eliasson, il progetto comprende una app, un sito internet e costituisce la componente centrale del programma culturale della presidenza tedesca del Consiglio dell’UE 2020. Si chiama Earth Speakr, è gratuito e promuove in Europa la collaborazione e la condivisione di idee tra persone di tutte le età attorno al tema dei cambiamenti climatici e al futuro del nostro pianeta.

Nei prossimi sei mesi sarà infatti possibile scaricare la app Earth Speakr e animare il proprio ambiente utilizzando una tecnologia interattiva. Bambini e ragazzi sotto i 18 anni potranno dare voce agli oggetti che li circondano – un albero, una buccia di banana, il cielo o la strada – e prendere parte all’opera parlando a favore dell’ambiente e del pianeta. I loro messaggi creativi saranno condivisi su www.earthspeakr.art e vivranno sulla app tramite Realtà Aumentata (AR).

Per includere quante più persone possibile, Eliasson e il suo studio hanno sviluppato un’opera d’arte prevalentemente digitale con il supporto di un ampio team di bambini, ricercatori e altri specialisti. Earth Speakr è disponibile nelle 24 lingue ufficiali dell’Unione europea ed è accessibile in tutto il mondo. Inoltre, il progetto sta collaborando con una rete crescente di musei, biblioteche e istituzioni educative, come il Goethe-Institut, per condividere le opere.

Earth Speakr amplifica i messaggi dei bambini e invita gli adulti, coloro che prendono le decisioni, i responsabili del cambiamento e i leader globali di oggi ad ascoltarli. Su www.earthspeakr.art gli adulti possono dimostrare che i messaggi vengono ascoltati creando i cosiddetti “Loud Speakrs”, raccogliendo i messaggi grazie alla realtà aumentata. I Loud Speakrs possono essere posizionati ovunque su una mappa virtuale – in piazze, parchi, presso edifici istituzionali – per incoraggiare anche altri ad ascoltare. I messaggi di Earth Speakr vengono anche trasmessi in streaming a Bruxelles presso l’edificio Justus Lipsius e l’edificio Europa, presso il Parlamento europeo a Bruxelles e Strasburgo e a Berlino presso il “Lichthof” dell’Ufficio Federale degli Affari Esteri.

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