
L’operazione della Guardia Costiera di Taranto ha permesso di bonificare un’area marina di 50mila metri quadrati occupata abusivamente
Si è conclusa la vasta operazione “Oro di Taranto” della Guardia Costiera, alla quale hanno partecipato ASL, Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia Locale per contrastare il fenomeno della miticoltura abusiva. Il fenomeno, sempre più frequente, è fomentato anche dall’immissione sul mercato di cozze estere qualitativamente inferiori rispetto agli standard degli allevamenti autorizzati e consorziati di Taranto, marchio apprezzato in Italia e a livello internazionale.
L’attività ha permesso di bonificare un vastissimo specchio acqueo, di oltre 50mila metri quadrati, del primo Seno del Mar Piccolo di Taranto da innumerevoli impianti e filari abusivi di mitili. Questi allevamenti illegali sono situati in aree che non possono essere date in concessione per motivi di sicurezza della navigazione e di natura sanitaria. Per smantellare il filari è stato necessario persino l’intervento della Nave Dattilo della Guardia Costiera e dei sommozzatori del Nucleo della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, mentre le altre forze dell’ordine e altre unità navali della Guardia Costiera presidiavano l’area per evitare qualunque problema. I reati accertati sono collegati all’occupazione del demanio e alla sicurezza della navigazione.
Alla fine, sono state sequestrate 45 tonnellate, tra semi di mitile, cordame e galleggianti, circa la metà, 22 tonnellate, di cozze. L’intero quantitativo sequestrato, una volta raggiunta la taglia commerciale, avrebbe prodotto circa 100 tonnellate di cozze, fruttando solo per la vendita all’ingrosso almeno 100mila euro.
Il perpetrarsi di questa condotta illegale avrebbe prodotto ulteriori gravissimi danni alla sicurezza della navigazione, alla salute umana e all’economia dei miticoltori onesti.
Ma le indagini non sono terminate. Ora si dovrà risalire ai responsabili dell’attività illecita e capire se i mitili allevati abusivamente possano essere pericolosi per la salute umana.