Covid, i medici di famiglia somministreranno la terza dose

vaccinazione nonna Maria
A 95 anni, Nonna maria è la testimonial più "azzeccata" della campagna vaccinale anti-covid

Accordo raggiunto con l’assessore regionale alla Sanità Lopalco. Intanto il consigliere regionale Amati protesta per il forte rallentamento della campagna vaccinale

Anche i medici di famiglia potranno somministrare la terza dose di vaccino anti covid. Accordo necessario e importante firmato dall’assessore alla Sanità Per Luigi Lopalco per la campagna vaccinale, che si aggiunge agli hub e alle farmacie, coprendo così quasi l’intera popolazione per intervenire anche in maniera mirata sulle categorie più a rischio.

Firma accordo dei medici medicina generale per la somministrazione della terza dose di vaccino anti covid

La Regione ha individuato le priorità per proseguire la campagna vaccinale, sulle direttive del Commissario Straordinario Figliuolo del 4 novembre:

– La definizione delle azioni per l’identificazione della attuale platea dei pugliesi che potranno ottenere la somministrazione della terza dose;

– La definizione della strategia organizzativa per il proseguimento della campagna vaccinale;

– La definizione della campagna di comunicazione al fine di sensibilizzare la somministrazione della terza dose, nonché il reclutamento di pugliesi non ancora vaccinati.

«La platea – spiega il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro –  che include i gruppi target potenziali fruitori del completamento del ciclo vaccinale, conta 1,5 milioni di pugliesi (1 milione di over 60, 400 mila fragili, 130 mila operatori sanitari). 110 mila dei componenti di questa platea sono stati già vaccinati con la terza dose.

E presto si aggiungeranno altri gruppi target come gli over 50, gli operatori scolastici e le forze dell’ordine. Infine la rete dei punti di vaccinazione attiva dovrà essere verificata al fine di renderla coerente con la programmazione delle attività necessarie a soddisfare gli obiettivi della campagna vaccinale in corso».

Puglia pronta per la terza dose

Dall’esame dei dati riferiti alla somministrazione delle seconde dosi è emerso che intorno alla metà di novembre crescerà il numero dei potenziali richiedenti la somministrazione della terza dose, secondo le regole fissate dal Comitato Tecnico Scientifico (dose addizionale e dose booster).

I gruppi target attualmente rientranti nella campagna di somministrazione della terza dose, come sopra identificati, potranno prenotare utilizzando i canali già attivati (sito web, farmacup, numero verde).

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, oltre alla ordinaria campagna di comunicazione mediante giornali, TV e social, sarà utilizzato anche il sistema della chiamata attiva, utilizzando i call center regionali e mediante l’invio di messaggi telefonici.

Amati: “non si possono vaccinare solo 139 persone in un solo giorno”

Amati: “non si possono vaccinare solo 139 persone in un solo giorno”

Intanto, duro il commento del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati, in merito ai dati della campagna vaccinale regionale: «Nella giornata di ieri (7 novembre, ndr) abbiamo vaccinato solo 139 persone. È un dato inaccettabile che non può passare inosservato. Le 139 dosi somministrate ieri sono così suddivise: 22 addizionali, 76 richiami, 20 prime dosi, 19 seconde dosi e 2 a persone con pregressa infezione. Meno 1.720 dosi rispetto al 6 novembre, meno 10.902 dosi rispetto al 5 novembre e meno 12.801 dosi rispetto al 4 novembre.

Le dosi addizionali somministrate sinora, cioè quelle destinate alle persone trapiantate, immunodepressi e pazienti oncologici, sono 15.024, su un totale complessivo di 155.641. Ne restano dunque da vaccinare con dose addizionale 140.617.

Le dosi di richiamo (booster) somministrate sinora, cioè quelle destinate per ora a persone ultra sessantenni e operatori sanitari, sono 81.520, su un totale complessivo di 305.806. Ne restano dunque da vaccinare con dose di richiamo 224.286.

I vaccinati totali con dose addizionale e richiamo sono 96.544 su un totale di 461.447, pari al 20,92 per cento. Ne restano da vaccinare 364.903».

I dati della Puglia rispetto all’Italia

«Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale – prosegue Amati – la Puglia è in generale al tredicesimo posto anche oggi insieme alla Liguria con lo 0,38%. Nel dettaglio: nona nella fascia d’età 12-19, tredicesima nella fascia 20-29, undicesima nella fascia 30-39, undicesima nella fascia 40-49, nona nella fascia 50-59, quattordicesima in quella 60-69 anni, quindicesima nella fascia 70-79 anni, quattordicesima nella fascia 80-89 anni, dicioannovesima nella fascia dai 90 anni in su.

Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose di richiamo (booster) la Puglia è in generale al sedicesima posto insieme al Friuli Venezia Giulia con il 2,08%. Nel dettaglio: decima nella fascia d’età 12-19, settima nella fascia 20-29, quarta nella fascia 30-39, quinta nella fascia 40-49, ottava nella fascia 50-59, dodicesima in quella 60-69 anni, ventesima nella fascia 70-79 anni, quattordicesima nella fascia 80-89 anni, diciottesima nella fascia dai 90 anni in su.

La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’86,68%, anche la seconda l’80,39%.

Sono invece 499.559 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino.  Abbiamo in giacenza 735.208 vaccini.

Al momento la percentuale di occupazione delle terapie intensive pugliesi è ferma al 4,1%. Ci sono complessivamente 20 ricoverati in terapia intensiva su 482 posti letto disponibili. I ricoverati in area non critica sono 146 su 2745 posti letto disponibili».

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