Consegnati i diplomi agli Junior Ranger del CAI Alto Adige

I giovani Junior Ranger del Club alpino italiano dell’Alto Adige hanno concluso la seconda edizione del progetto che la Provincia Autonoma di Bolzano ha affidato al Sodalizio per quanto riguarda la versione in lingua italiana.

L’iniziativa ha visto sei uscite tra luglio e agosto nel Parco naturale Sciliar-Catinaccio con l’obiettivo di trasmettere ai piccoli le conoscenze necessarie sulle Aree Protette e la loro conservazione. I sedici ragazzi, tra i dieci e gli undici anni, si sono ritrovati al Bunker Mooseum di Moso (foto) e hanno risposto a un quiz sulla Val Passiria e il Parco Sciliar. Il quiz ha affrontato tutti i temi toccati durante le sei uscite fatte quest’estate nel Parco. Dalla natura agli animali, per arrivare allageologia, alla topografia, all’orientamento e alla storia della presenza umana nell’area.

I giovanissimi hanno inoltre avuto la possibilità di visitare il Museo e ascoltare le brevi lezioni del personale, che sono risultate molto utili per arrivare alle risposte corrette. I bambini si sono molto appassionati per trovare la risposta alle domande e hanno visitato il Museo con interesse e curiosità, domandano molte informazioni al personale.

In tarda mattinata ci si è spostati nell’area feste di Moso, dove sono stati consegnati i diplomi al gruppo degli Junior Ranger del CAI Alto Adige e ai due gruppi dell’Alpenverein Sudtirol.

«Junior ranger è un progetto che esiste in molte parti del mondo e qui in Alto Adige lo abbiamo lanciato grazie a partner importanti come l’Alpenverein e il CAI», ha dichiarato Markus Gantolier, Ufficio Parchi della Provincia Autonoma di Bolzano. «Ci rivolgiamo ai ragazzi con l’obiettivo di farli stare in mezzo alla natura e fargliela vivere imparando».

Al termine della cerimonia, che ha visto la presenza del sindaco di Moso in Passiria Klotz Wihelm, si è dato inizio alla festa, con grigliata, giochi e divertimento per tutti i bambini, italiani e tedeschi.

Il progetto Junior Ranger è nato nel 2009 dai cugini del CAI Alto Adige di lingua tedesca, l’Alpenverein Suedtirol e ha riscosso da subito un buon successo, ma era portato avanti solamente in tedesco. Grazie al CAI Alto Adige anche i giovanissimi di lingua madre italiana hanno avuto la possibilità di appassionarsi alla natura e di rafforzare il loro rapporto con gli ambienti naturali e montani della Provincia.

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