Combustibili fossili, l’Irlanda dice no: pronta la legge

L’Irlanda si impegna a dismettere i combustibili fossili. Approvato il Fossil Fuel Divestment Bill: un atto per fermare entro 5 anni gli investimenti in carbone, petrolio, torba e gas. E anche i vescovi si impegnano…

L’Irlanda dice no ai combustibili fossili. E anche la Conferenza episcopale irlandese, proprio nei giorni della visita nel Paese di Papa Francesco, ha annunciato la decisione di disinvestire nel settore.

La legge, si può entro fine anno

Tutto merito di un provvedimento in materia finanziaria, approvato all’unanimità dalla Camera bassa del Parlamento: entro 5 anni l’Irish Strategic Investment Fund (ISIF), il fondo sovrano irlandese, dovrà eliminare tutti gli investimenti diretti a carbone, petrolio e gas naturale, mettendo un veto anche sul futuro.

Con questa legge verranno liberati oltre 300 milioni di euro attualmente impegnati in 150 società. Per concretizzarla, manca solo un ultimo passo: l’approvazione del provvedimento da parte della Camera alta del Parlamento, che potrebbe far diventare realtà la legge irlandese sul divestment entro la fine di quest’anno.

Cosa prevede il provvedimento

Nel dettaglio, la legge prevede che il fondo, che ora vale 8,9 miliardi di euro, cesserà ogni rapporto con compagnie “le cui attività sono attualmente impegnate nell’esplorazione, nell’estrazione o nel raffinamento di un combustibile fossile laddove tale attività rappresenti il 20% o più del fatturato di quella impresa”.

Le norme chiedono anche all’Irlanda’s National Treasury Management Agency, che gestisce il Fondo, di abbandonare gli investimenti indiretti a meno che tale investimento non sia sotto il 15% del patrimonio o a una percentuale inferiore stabilita in seguito dal Ministro delle finanze.

Il “segnale” lanciato dall’Irlanda

“Il Parlamento ha trasmesso un forte segnale alla comunità internazionale su quanto sia necessario accelerare il processo di abbandono dei combustibili fossili”, ha commentato Éamonn Meehan, direttore esecutivo della onlus Trócaire, legata alla chiesa cattolica irlandese.

L'Irlanda dice no a combustibili fossili
L’Irlanda dice no a combustibili fossili

Ma non si tratta di un progetto nuovo. Il Fossil Fuel Divestment Bill risale a due anni fa, ma nel frattempo il testo è stato emendato perché risultasse il più chiaro possibile. E per ricevere la piena approvazione aveva bisogno di essere “limato”.

Il ruolo dei vescovi

Anche i vescovi hanno aderito. E la Conferenza episcopale irlandese ha firmato un impegno per il processo di dismissione delle sue risorse da tutti i combustibili fossili. “In tal modo – scrive in un nota William Crean – rispondiamo direttamente alla chiamata di Papa Francesco nella sua lettera enciclica del 2015 Laudato si’, allontanandoci dai combustibili fossili senza indugio”.

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C’è infatti un numero crescente di organizzazioni cattoliche che si sono impegnate nello stesso disinvestimento. Tra queste, la Caritas Internationalis, banche cattoliche e decine di ordini religiosi e movimenti laici. Novantacinque organizzazioni cattoliche, incluse sei Congregazioni religiose irlandesi, hanno assunto impegni di cessione fino ad oggi.

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