
Un nuovo disciplinare, per regolamentare e valorizzare la coltivazione della canapa in Italia. Tra forum, incontri, appuntamenti e startup
Coltivazione canapa: la tracciabilità in tutte le fasi di produzione, la qualità del prodotto e la massima sicurezza per la salute dei consumatori. Sono gli elementi principali del disciplinare sulla coltivazione della canapa proposto e presentato da Cia, Confagricoltura e Federcanapa, durante il CanapaForum 2018 tenutosi nei giorni scorsi a Milano, per regolamentare e valorizzare la coltivazione della canapa in Italia, con il marchio Fiore di canapa italiano.
Le tre organizzazioni mirano così anche a stabilire criteri comuni di qualità nella coltivazione, raccolta e conservazione delle infiorescenze di canapa, tra quelle ammesse nel catalogo europeo delle varietà con THC inferiore a 0,2%. Il disciplinare è ora a disposizione delle imprese e, come è stato sottolineato durante la presentazione, la calce di canapa assieme a un uso allargato di legno permetteranno una riduzione della richiesta energetica sia per il raffreddamento che il riscaldamento.
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Coltivazione della canapa: le tesi di laurea
Durante il CanapaForum sono stati anche premiati i vincitori del concorso per Tesi di Laurea (magistrale) e Tesi di Dottorato di Ricerca a tema canapa. Perché tra gli obiettivi principali di Federcanapa c’è sicuramente quello di promuovere la ricerca su un tema ancora poco noto, o troppo spesso conosciuto solo superficialmente. Ecco perché divulgare informazioni attendibili e scientificamente corrette, e al contempo valorizzare l’innovazione e la creazione di start-up, è una delle priorità dell’associazione.

per la Tesi di Laurea
magistrale sulle applicazioni
dell’olio di canapa
Il premio per la migliore Tesi di Laurea magistrale è stato assegnato a Luigia Principio con la tesi “Influenza della temperatura e della pressione di estrazione sul contenuto di polifenoli nell’olio ottenuto dai semi di Canapa”. Quello per il migliore Dottorato di Ricerca a Salvatore Musio ed al suo studio “Hemp fiber for high quality applications”. Assegnate inoltre due menzioni speciali per Tesi di Laurea magistrali a Lucia Angelici, della Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Camerino, con lo studio “Evaluation of cannabidiol biological effects in human endometrial cancer cell lines” e ad Anna Saccardo della Facoltà? di Scienze del Farmaco dell’Università di Milano con la tesi dal titolo “Analisi degli oleoliti di cannabis terapeutica in GC/FID e LC/UV per determinarne il contenuto in cannabinoidi e in terpeni”.
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Coltivazione canapa: tra startup e appuntamenti internazionali
C’è chi studia e chi si impegna in un mercato in cui sono sempre di più i settori e le imprese collegate alla canapa: dalla terapeutica alla gastronomia, dalla bioedilizia alla bonifica ambientale. Anche a livello internazionale, come dimostra il successo di pubblico della quarta edizione di Expocanamo a Siviglia, punto di incontro tra aziende, professionisti e associazioni vicine alla tradizione e all’avanguardia della produzione.
Con startup che coinvolgono nuove tecnologie di coltivazione, sostenibilità e biocostruzione, genetica e ricerca medica. Nuovi spazi anche nel mondo gastronomico, dall’elaborazione tradizionale alle più moderne pasticcerie. La startup ternana Hesalis, ad esempio, ha lanciato il nuovo caffè alla canapa del brand JointEspresso, oltre all’olio di canapa Hesalis in concorso come miglior prodotto di Expocanamo 2018.
Coltivazione canapa: bioplastica per l’economia circolare
Di startup in startup, con la siciliana Kanèsis, che ha inventato una bioplastica nata dall’unione tra la canapa e gli scarti vegetali. Secondo la filosofia di Kanèsis, infatti, si possono sostituire i materiali petrolchimici con composti di origine vegetale, supportando così l’economia circolare.
Dalla crasi tra canapa e kinesis (“movimento” in greco) nasce così una startup che dopo anni di ricerca e sperimentazione ha preso vita nel 2015 dall’idea di Giovanni Milazzo e Antonio Caruso con il desiderio di valorizzare gli scarti di filiera.
I due co-fondatori della società si sono ispirati ai principi della chemiurgia, la branca dell’industria e della chimica applicata che si occupa della preparazione di prodotti industriali esclusivamente da materie prime agricole e naturali, facendo quindi solamente uso di risorse rinnovabili, creando così un ponte tra il settore primario e quello secondario. Aggiungendo eccedenze agricole a matrici vegetali esistenti si può conferire ai termoplastici proprietà innovative. In questo modo gli avanzi diventano funzionali alle esigenze degli impianti moderni e si può avviare una ristrutturazione del sistema di approvvigionamento industriale.
L’opportunità sostenibile
Che il tema della canapa sia particolarmente seguito, lo dimostrano le numerose iniziative. Si rincorrono forum, incontri e convegni. Anche in Puglia, con l’appuntamento previsto ad Acquaviva delle Fonti il 10 novembre. Nella Sala Anagrafe del Comune si fornirà -recita il comunicato degli organizzatori – “alla cittadinanza, alle scuole e agli operatori del mondo agricolo una prima informativa sulle caratteristiche della canapa e sulla filiera collegata”.
Il convegno organizzato dalla “Laverdevia” e Agri Acquaviva, rappresenta un’occasione per scoprire storia, opportunità e sostenibilità di questa coltura, analizzare le tecniche colturale e l’importanza della concimazione organica nella nutrizione del suolo e delle colture, presentare il progetto del campo sperimentale coltivato a canapa. Un’esperienza concreta, rivolta alla collettività, di coltivazione della canapa in un fondo messo a disposizione dal Comune e nel quale poter osservare il comportamento delle cultivar in funzione della gestione del suolo, concimazione ed irrigazione.