
“Cingolani, si faccia ricordare come colui che ha abolito i sad ai fossili“
“Caro ministro Cingolani, sono arrivato al mio ottavo giorno di sciopero della fame e, in attesa di un suo cenno, mi lasci esprimere la mia gratitudine per tutte e tutti coloro che mi accompagnano in questa scelta.” Comincia così il video in cui l’ecologista e scrittore Gianfranco Mascia annuncia su Facebook il suo giorno di sciopero della fame integrale e continuativo.
Mascia ha iniziato la protesta martedì 19 ottobre per chiedere al Ministro della Transizione Ecologica che mantenga la sua promessa, data a Greta Thunberg e ai giovani dei Fridays For Future Italia durante due incontri, di tagliare i contributi ai fossili, che ammontano a più di 18 miliardi.
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In giro per l’Italia in bici per il clima e per Fridays For Future
Gianfranco Mascia, nato a Bari, 60 anni, ha una barba lunga 24 centimetri «Non la taglio da più di un anno e la taglierò solo quando il governo taglierà i Sussidi Ambientalmente Dannosi alle fonti fossili» afferma. questa estate si é fatto dal 12 al 25 luglio più di 2000 chilometri in bicicletta, il Climatour, per parlare della transizione energetica con gli e le attiviste in una trentina di appuntamenti, presentando il suo ultimo lavoro Come Osate, un saggio che racconta la storia proprio dei Fridays For Future.
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Ora è deciso ad andare fino in fondo. Tutti i giorni scrive una PEC al ministro Cingolani per informarlo sulla sua campagna. Ma, ad oggi, nessun cenno.
“Finora siamo 18, io con il mio digiuno integrale e continuativo, e il gruppo che mi affianca a staffetta. Magari entro il 30 ottobre, giorno di inizio del G20, potremmo raddoppiare… Sempre che lei, ministro Cingolani, non intervenga prima.“, spiega ancora Mascia nel suo video odierno.
“Perché lei, ministro, ha veramente una grande opportunità nelle sue mani. Potrebbe essere ricordato come quello che per primo ha finalmente tagliato i sussidi alle fonti fossili. I sussidi ambientalmente dannosi, Nomen Omen, un nome che nasconde un presagio assolutamente negativo, e allora, che aspettiamo a cancellarli?
Noi non le chiediamo di cancellarli tutti, in un solo colpo, ma, per esempio quel miliardo di euro con il quale finanziamo i Cip6 e le trivellazioni, che ne pensa?”
Conclude Mascia in attesa di una risposta.
(ha collaborato per il video Ruben Rotundo)