
Il Sud si sviluppa partendo dalla città metropolitana di Bari. E’ il senso del Patto siglato a Bari dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ed il sindaco della città metropolitana di Bari, Antonio Decaro, a poco più di un anno dalla nascita della città metropolitana di Bari.
Il Piano prevede uno stanziamento di 230 milioni di euro che servirà a realizzare un sistema complesso di opere ed interventi che sono il frutto di un lavoro e riflessione condivisa tra i sindaci dei 41 comuni dell’area metropolitana di Bari.

«C’è un impegno reciproco – ha detto Renzi – a spendere meglio i finanziamenti. I finanziamenti ci sono ed i cittadini possono controllare avendo un elenco preciso e puntuale degli interventi strategici sul territorio. Dobbiamo affermare la nostra identità, quel mix straordinario che ci rende orgogliosi perchè mette insieme la straordinaria capacità d’investire sul futuro con i giovani creativi, la tradizione che deriva dall’appartenenza ad una comunità, i prodotti agroalimentari e la consapevolezza che la Puglia è la regione più cliccata su Google e visitata dal punto di vista turistico. La Puglia da questo punto di vista può trainare l’intero Mezzogiorno». E’ stato già annunciato, infatti, che prossimamente sarà firmato anche un Patto con la Regione Puglia.
«Non abbiamo fatto distinzione tra piccoli e grandi comuni perché siamo convinti che si cresce meglio se stiamo insieme. L’obiettivo di questo Patto è tenere insieme lo sviluppo infrastrutturale e del territorio con piccole azioni capaci di migliorare la vita dei cittadini», ha sottolineato Decaro elencando gli interventi, tra i quali i servizi di trasporto urbano e di collegamento tra i comuni con l’acquisto di nuovi autobus, realizzazione di corsie preferenziali protette, riqualificazione e realizzazione di nuove fermate, l’Agenzia sociale per la casa dell’area metropolitana per l’incontro della domanda e dell’offerta abitativa a canoni concordati.
«Abbiamo deciso – ha proseguito Decaro – di lavorare sulle aziende perché siamo convinti che da loro deve partire lo sviluppo socio-economico del nostro territorio. Prenderemo gli esempi virtuosi di alcuni comuni e realizzeremo in maniera digitale anche lo sportello unico per l’edilizia e delle attività produttive, così come accade a Monopoli, Corato e Capurso. Cercheremo, insomma, di rendere più attrattivo il nostro territorio attraverso infrastrutture, energie, smart grid, logistica, qualificazione delle competenze e bellezze del nostro territorio». In quest’ottica molti degli interventi sono legati alle azioni presenti nel Piano Strategico.
«Legalità e sviluppo – ha concluso Decaro – sono due temi che devono camminare insieme. C’è bisogno di crescita, ricchezza ed opportunità di lavoro. Il Patto è un elenco che rappresenta una garanzia per lo sviluppo, un insieme d’investimenti progettati in una visione unitaria per la crescita socio-economica del nostro territorio. Abbiamo messo a sistema i bisogni e le ambizioni delle nostre città per sostenere il futuro di una terra straordinaria che merita di giocare un ruolo da protagonista nel Mezzogiorno e nell’intero Paese».
Questi nello specifico gli interventi previsti (per la quantificazione delle spese clicca qui)
SERVIZI AI CITTADINI
Miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale nel Comuni dell’area metropolitana e nel collegamento tra i vari Comuni, con l’acquisto di nuovi bus e la realizzazione di corsie protette e di fermate attrezzate.
Agenzia sociale della casa per tutta la città metropolitana: incontro domanda e offerta a canoni concordati, fondo per morosità incolpevole, emergenza abitativa.
Porta futuro: un hub metropolitano diffuso su tutto il territorio dove ci sono gli sportelli dei centri per l’impiego. Un job center innovativo dove far incontrare domanda e offerta di lavoro, fare matching, formazione e supportare le start up offrendo spazi gratuiti insieme alla consulenza di Puglia sviluppo.
Agenda digitale: un sistema informativo integrato per l’erogazione di servizi ai cittadini direttamente a casa come nel caso dei certificati anagrafici(residenza, stato di famiglia, stato di esistenza in vita) o del sistema dei tributi (41 città in un click).
SERVIZI ALLE AZIENDE
SIT – sistema informativo territoriale che è già partito a Bari. «Pensate- ha detto Decaro – prima al Comune c’era un geometra che per un certificato di destinazione urbanistica doveva sovrapporre la mappa catastale all’aerofotogrammetrica e al lucido del PRG interpretando le sovrapposizioni. Ci volevano 10 giorni, e se il geometra era malato si aspettava anche un mese. oggi quel certificato è possibile stamparlo da un pc in pochi secondi».
Servizi a sostegno delle aziende come lo Sportello unico per l’edilizia e lo Sportello unico per le attività produttive online. Lo fanno già Monopoli e Corato. I fattori di attrattività sono le infrastrutture (energie, smart grid, logistica), la qualificazione delle competenze e la bellezza del nostro territorio.
Proprio nell’ottica dello sviluppo socio-economico sono stati pensati una serie di interventi legati alle azioni presenti nel Piano strategico, che hanno una valenza metropolitana, che sono complementari ad altri interventi previsti con altri fondi e che sono stati individuati attraverso tavoli di partecipazione con sindaci, consiglieri metropolitani, associazioni di categoria e sindacati.
Camionale, 1° stralcio, per collegare il porto con l’area di sviluppo industriale, l’interporto, la statale 16 e l’autostrada.
Poligonale: collega l’aeroporto alla direttrice per Matera, capitale europea della Cultura 2019, attraversando il parco dell’alta Murgia, gli ipogei di Gravina e la terra delle orme dei dinosauri di Altamura. Ma anche le direttrici per la Valle d’Itria, creando una rete tra i beni culturali e le zone a rilevanza paesaggistica.
TURISMO E CULTURA
Sono previsti interventi a rete:
Waterfront per tutti i Comuni che si affacciano sul mare.
Valorizzazione del paesaggio rurale con la realizzazione di percorsi naturalistici dei parchi e in Valle d’Itria, cicloturismo, recupero di ipogei e chiese rupestri.
Terra di Bari Guest Card con la messa in rete di tutti gli attrattori culturali, musei, chiese, monumenti con gli allestimenti e le biglietterie integrate, la cartellonistica, le audio-guide e le app che si possono scaricare sul cellulare. Tutto questo sarà complementare ad altri interventi che saranno finanziati con altri fondi partecipando ai bandi.
Previsto un fondo di rotazione per la progettazione che permetterà ai Comuni di predisporre un parco progetti metropolitano di qualità da candidare ad ulteriori misure di finanziamento, primo tra tutti il progetto già indicato nel Patto per il Polo della Giustizia, che si vuole collocare nelle caserme inutilizzate messe a disposizione dal Governo.