
Nel 2020 nascerà in Cina la prima città-foresta contro l’inquinamento. Made in Italy il progetto architettonico.
“Zero carbonio, zero povertà”: la COP21 di Parigi sta stimolando idee e progetti che puntano sia alla riduzione dell’inquinamento sia al benessere sociale. La Conferenza sul clima del 2015 ha acceso i riflettori soprattutto sulle città, dove si manifesta il maggior impatto ambientale.
I centri urbani consumano oltre i tre quarti delle risorse naturali; il 70% della Co2 immessa nell’aria proviene proprio dalle città. Gli ecosistemi cittadini hanno la responsabilità di accogliere biodiversità e spazi verdi per rendere l’aria più salubre, mitigare il rischio idrogeologico, favorire la socializzazione dei cittadini, ripristinare la fertilità dei suoli.
Alla COP21, l’architetto Stefano Boeri ha presentato un progetto di città-foresta, che sarà completato nel 2020. La prima città-foresta sarà Liuzhou, nel sud della Cina.
Città-foresta: l’espansione dei boschi verticali

La prima città-foresta cinese sorgerà sulla riva del fiume Liujiang. Il villaggio potrà accogliere 30mila persone, che disporranno di negozi, spazi di aggregazione, scuole, uffici, alberghi e di un ospedale. Un passante ferroviario collegherà la città-foresta coi centri più grandi. I veicoli che si muoveranno nella città-foresta dovranno essere elettrici.
La città-foresta espanderà il modello dei boschi verticali, che l’architetto Boeri ha già replicato in diverse città. La vegetazione invaderà i palazzi della città-foresta, per assorbire gli agenti inquinanti e restituire aria pulita. Come gli alberi in una foresta naturale, gli edifici trarranno la loro energia dalla natura, utilizzando fotovoltaico e geotermico.
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Città-foresta: la smart city si evolve contro il cambiamento climatico
La città-foresta sarà la naturale evoluzione del concetto di smart city. Il verde – ha spiegato l’architetto Boeri –migliora la qualità dell’aria, attenua l’inquinamento acustico, riduce l’umidità e quindi la percezione del calore estivo.
Gli edifici della città-foresta saranno dunque protagonisti attivi della lotta al cambiamento climatico. Le loro facciate verdi assorbiranno circa 10.000 tonnellate di Co2 e 57 tonnellate di polveri sottili, rilasciando nell’aria circa 900 tonnellate di ossigeno.
Immagine vetrina copyright Stefano Boeri: https://www.stefanoboeriarchitetti.net/project/liuzhou-masterplan-2/