

Per chi vive nelle grandi città (e non solo) il “fastidio” di rimanere imbottigliati nel traffico è cosa ormai nota: perdite di tempo, clacson impazziti, autisti innervositi che pur di passare avanti “ti sorpasserebbero anche sopra la testa”. E se un fosse un autobus a passare – letteralmente – sopra le teste degli automobilisti? In Cina ci stanno pensando per davvero. E vogliono fare le cose in grande.
L’idea, denominata TEB – che sta per Transit Elevated Bus – nasce dalla mente di Song Youzhou, un ingegnere cinese, e viene presentata al China Beijing International High-Tech Expo 2016: in questa grande manifestazione tecnologica l’ingegnere ha mostrato il progetto di un grande, mastodontico autobus, lungo 60 metri, alto 4 metri e mezzo e capace di trasportare fino a 1400 passeggeri. Il veicolo pubblico si muoverebbe su rotaie tracciate sulla strada, come i tram, ma distanti due corsie, senza tuttavia intralciare il normale flusso automobilistico, poiché – ed è qui la grandezza dell’idea di Youzhou – sarebbe sollevato da terra, al punto che le vetture possano essere in grado di passarci sotto. Come se entrassero dentro un tunnel in movimento.
Un bestione del genere non può, per ovvi motivi, raggiungere grandi velocità, tuttavia si stima possa raggiungere una velocità di punta pari i 65-70 km/h in alcuni tratti extraurbani. Siamo ancora un po’ lontani – ma non troppo – dalla realizzazione del TEB; le premesse però lasciano ben sperare, sia in termini di smaltimento del traffico (il volume di persone che può contenere è pari a quello di una quarantina di autobus in Cina, anche un po’ meno se lo rapportiamo a quelli italiani ed europei), sia in termini ambientali: le ragioni sono molteplici e vanno dallo sfruttamento di energia naturale – grazie ai pannelli solari installati sopra il tetto che si traduce in propulsione elettrica del mezzo – alla conseguente drastica riduzione di emissioni di CO2, che gli autobus standard contribuiscono a rimpolpare. I costi e i tempi di realizzazione – assicura Youzhou – saranno contenuti, e si stima che in un anno circa i primi prototipi potranno già essere messi per strada. O meglio, sulle rotaie. Restano ancora da definire, invece, i costi e tempi di ammodernamento ed adattamento degli spazi urbani in prospettiva di questi grandi mezzi di locomozione che, sino ad ora, si limitavano a viaggiare sottoterra.

E non va nemmeno trascurato il discorso sicurezza, con una necessaria implementazione di transenne e barriere per pedoni, ciclisti e motociclisti. Se attraverso le parole non è ancora chiaro cosa Song Youzhou sta tentando di fare – specie in una realtà assai più complessa della nostra, come le metropoli dell’Estremo Oriente – prendetevi qualche minuto e gustatevi delle immagini che, seppur con didascalie di ideogrammi cinesi, è estremamente esemplificativo del progetto di questo autobus. Che ti passa sulla testa.