
Dalla Puglia all’Abruzzo, dall’Emilia Romagna alla Liguria, Enti, Istituzioni e politica si attivano per aumentare i km di percorsi ciclabili e attrarre turisti e amanti delle due ruote. Tra suggestione e fascino di percorsi e itinerari e scelte green
La mobilità sostenibile si fa strada, sulle due ruote, anche in Puglia. A Monopoli, infatti, il Consiglio metropolitano ha approvato in via definitiva il Piano Metropolitano della Mobilità Ciclistica denominato Biciplan Metropolitano.
In sostanza, si tratta di uno strumento di pianificazione strategica: 26 milioni di euro le risorse disponibili, finanziati da Patto per Bari, per una rete di percorsi ciclabili di oltre 400 chilometri che si sviluppa in ambito urbano ed extraurbano e si integra con le pianificazioni di mobilità sostenibile a livello regionale, nazionale ed europeo.
Le tre ciclovie del Biciplan
L’estensione complessiva delle tre ciclovie è di circa 430 km. La suddivisione parte dalla Ciclovia adriatica e della conca barese: con un’estensione di 125.658 metri intende valorizzare le tre lame (Balice, S. Giorgio e Giotta) attraverso la creazione di percorsi ciclabili nonché attrezzare il circuito di collegamento tra i comuni di Valenzano, Capurso e Cellamare.
C’è poi la Ciclovia delle Lame: 194 km con l’obiettivo di creare un sistema di mobilità alternativa e sostenibile, a basso impatto ambientale, in grado di collegare e far dialogare tra loro la costa e l’entroterra, il mare con i boschi e le foreste dell’Alta Murgia. La ciclovia prevede una rete di percorsi ciclo-pedonali che collegano l’aeroporto di Bari – Palese con il mare (Giovinazzo) passando per Bitonto, con l’area della conca barese (Modugno, Bitetto e Bitritto) sino a giungere alla foresta di Mercadante (Cassano delle Murge), alle ciclovie di Giano e ai boschi di querce nel territorio di Acquaviva delle Fonti.
Infine, la Ciclovia dell’Alta Murgia: con un’estensione complessiva di 108 km connette la masseria Iesce in Agro di Altamura con Castel del Monte, agganciando, lungo in tracciato i percorsi ciclabili dei comuni di Gioia del Colle, Santeramo in Colle, Altamura, Gravina in Puglia e Poggiorsini. Particolare attenzione è posta al collegamento con la Cava dei Dinosauri che a sua volta sarà collegata con Matera. Il percorso, infine, mira a valorizzare i regi tratturi.
Appennino Bike Tour

Per promuovere ulteriormente le ciclovie, è in corso l’ “Appennino Bike Tour – Il Giro d’Italia che non ti aspetti”, duemilaseicento chilometri per quattordici regioni dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati e 44 comuni tappa, 26 parchi e aree protette. Si scopre la ciclovia dell’Appennino con Legambiente e Vivi Appennino e un’iniziativa in forma itinerante che si concluderà l’8 agosto ad Alia (Palermo).
Il tracciato della ciclovia si animerà con iniziative lungo tutto lo Stivale incrociando piccoli borghi, aree protette, territori resilienti e premiando anche i cosiddetti “ambasciatori dell’Appennino”, ossia quelle persone, amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà territoriali che si sono distinte per attività di presidio del territorio appenninico.
Un team di ciclisti, insieme a Legambiente e Vivi Appennino, percorrerà la ciclovia dal nord al sud della Penisola, sostando in ognuna delle 44 tappe dove saranno organizzati convegni, degustazioni e molti altri eventi insieme alle Amministrazioni locali, gli Enti Parco attraversati dal tracciato e le varie realtà interessate. Durante le soste verrà presentato anche il Patto per il clima per l’Appennino, un impegno che Legambiente e Vivi Appennino chiederanno ai sindaci locali di sottoscrivere per creare una rete di comuni della ciclovia dell’Appennino attiva contro le emissioni di gas climalteranti.
Frentana Bike

Cinque itinerari in elettrico per scoprire il territorio della Costa dei Trabocchi e le sue ricchezze. E’ quello che propongono Repower e Cantina Frentana con Frentana Bike.
Il progetto è composto da cinque itinerari dedicati alla bicicletta da strada, alla mountain bike, ma anche a chi ama camminare o correre all’aperto, per promuovere il territorio dei Trabocchi abruzzesi.
Cantina Frentana ha acquistato 8 stazioni di ricarica Bitta per le due ruote a pedalata assistita, che andranno a favorire il turismo della zona permettendo ai clienti delle strutture associate di accedere gratuitamente al servizio di ricarica. Il progetto invita alla scoperta di un’area di particolare bellezza artistica e paesaggistica, a pochi passi dal mare e dalla Via Verde della Costa dei Trabocchi, con l’obiettivo di sensibilizzare all’utilizzo delle e-bike per incentivare un turismo sostenibile, il supporto all’economia locale e la promozione delle attività ricettive della zona.
Parallela a questa iniziativa c’è il nuovo progetto di Repower DINAclub, primo network di ricarica dedicato alla bicicletta a pedalata assistita. Tutti gli aderenti a DINAclub e i relativi punti di ricarica saranno individuabili sulle mappe dell’applicazione komoot e disponibili come punti di interesse: sarà quindi possibile programmare comodamente l’itinerario prima di partire per le proprie escursioni, includendo il punto di ricarica più compatibile con lo spostamento e il tipo di sosta desiderato.
La Ciclovia del Reno
Novità anche in Emilia Romagna, regione da sempre all’avanguardia per la mobilità sostenibile. Prenderanno il via nel 2022, infatti, i lavori di realizzazione dei 42 km di Ciclovia del Reno ER19 che si snodano lungo l’argine del fiume Reno, collegando Trebbo di Reno a San Vincenzo di Galliera per un costo di 1,6 milioni di euro.
Sono sette i Comuni attraversati dal percorso: Calderara di Reno, Sala Bolognese e cinque degli otto comuni dell’Unione Reno Galliera (Castel Maggiore, Argelato, Castello d’Argile, Pieve di Cento e Galliera) .
Il tracciato si innesta sulla rete della Bicipolitana recentemente potenziata. L’opera darà luogo a un miglioramento strutturale del tracciato, con un fondo adeguato a ogni stagione e a ogni tipo di fruitore, e faciliterà il suo utilizzo con aree attrezzate per la sosta, segnaletica e supporti informatici di servizio. Oltre a questi 42 km, la Ciclovia ER19 prevede la realizzazione di altri 68 km per raggiungere l’Adriatico collegando Bologna al mare.