
Il progetto lanciato dalla Compagnia degli Exsultanti presentato in una conferenza stampa a Bari
Luce che filtra, che si scompone in mille sfaccettature e invita alla meditazione. Chiunque si sia soffermato a contemplare un rosone ne è rimasto incantato e incuriosito allo stesso tempo. I rosoni, la parola riporta alla rosa, il fiore dedicato alla Madonna, con la loro forma a cerchio e in molti casi con i raggi che si dipartono dal suo centro, sono strettamente legati al simbolo di Dio. Si tratta di autentici gioielli architettonici di cui la Puglia è ricchissima, tanto da rappresentare un unicum. Quell’unicum che potrebbe presto diventare patrimonio dell’umanità. A lanciare il progetto e curare il dossier, che è in sostanza il primo passo per richiedere il riconoscimento, è la Compagnia degli Exsultanti (il nome richiama i rotoli degli Exultet presenti in alcune chiese pugliesi) fondata dal giornalista Antonio Gelormini. La presentazione del progetto si è tenuta il 21 giugno, nel giorno del Solstizio d’Estate in piazza Odegitria, davanti alla Cattedrale di Bari.
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Sono 33 i rosoni per i quali si chiede il riconoscimento dell’Unesco e tutti fanno parte di un vasto patrimonio storico religioso e culturale che coinvolge la Puglia nella sua interezza, dalla Capitanata fino a quella che storicamente è definita Terra d’Otranto. Tre saranno i rosoni portanti: quello della Cattedrale di Troia, il Duomo di Ostuni e la Cattedrale di Otranto. Nessun numero è scelto a caso in questo progetto: e tutti riportano alla Divina Commedia, con le sue 3 cantiche di 33 canti ciascuna (escludendo il I canto dell’Inferno, che funge da proemio all’opera del Sommo Poeta). Si torna si torna così al binomio cultura e religione.
Una “Via dei Rosoni”

Dice Massimo Danza, titolare dell’agenzia pubblicitaria che si occuperà della promozione, ideatore del logo ed entusiasta sostenitore dell’iniziativa: «L’obiettivo è quello di creare una grande via dei Rosoni, dove il turista possa soffermarsi e apprezzare il valore storico e culturale delle nostre chiese. E tornare più volte nella nostra Puglia per visitarle tutte. Attorno, alla via dei Rosoni inoltre potrebbero essere create molteplici attività di animazione».
Per Antonio Gelormini è importantissima in questo senso la partecipazione delle chiese locali. «Sotto la luce affascinante e contemplativa dei rosoni – dice – si possono organizzare conferenze, concerti, manifestazioni di ogni tipo. Per questo spero in una rivalità costruttiva delle comunità locali».
Emiliano: “Patrimonio identitario unico”
In attesa che si riunisca il Comitato Scientifico che è presieduto dall’ex Rettore dell’Uniba, Corrado Petrocelli e attualmente Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, la politica pugliese guarda con interesse al progetto.


E la prima testimonianza arriva dal governatore Michele Emiliano secondo il quale: «Pensare che i Rosoni di Puglia possano essere riconosciuti Patrimonio Mondiale UNESCO è una cosa di una bellezza entusiasmante , un patrimonio identitario pugliese unico nel suo genere, che trova il modo di essere ulteriormente valorizzato e promosso. L’iniziativa della Compagnia degli Exsultanti e del suo presidente, Antonio V. Gelormini – ha sottolineato Emiliano- coinvolgimento delle comunità locali può stimolare consapevolezza e passione per il patrimonio culturale condiviso, e favorire un nuovo approccio alla fruizione: tutto fondato sulla dilatazione dei tempi di visita – in linea col cosiddetto turismo lento – sull’esercizio della riscoperta della meraviglia e sul piacere dello stupore diffuso. Il mio augurio pertanto – ha concluso Emiliano – vuole essere altrettanto corale, confermando la vicinanza delle istituzioni ad ogni livello nel percorso lungo e articolato del progetto».