
Tutto cominciò con un piccolo laboratorio artigianale, poi arrivarono le compagnie aeree. Oggi Donato Sabatelli coltiva a Foggia il grano per la sua pasta integrale
L’amore di tutta una vita: il cibo, o meglio la pasta. Un amore coltivato, è il caso di dirlo, fin da giovane, quando per guadagnare un pochino di soldi e cominciare a pensare seriamente al suo futuro, Donato Sabatelli ha cercato lavoro. In Francia in particolare dove ha fatto il cameriere.
E più conosceva la cucina europea, più l’amore per la sua terra, cresceva.
Il passo più importante nel 1976 con un piccolo laboratorio artigianale
Il passo più importante della sua vita Sabatelli lo compie nel 1976, quando crea a Castellana Grotte un piccolo laboratorio artigianale. Il sogno è uno solo: diventare pastaio e offrire un prodotto di altissima qualità ai suoi clienti. Il rispetto della natura, della terra delle tradizioni lo premiano.
E continueranno a premiarlo. Negli anni 2000 Donato Sabatelli fa il salto di qualità e da maestro pastaio diventa imprenditore nel senso più largo della parola.
Negli anni 2000 il catering per importanti compagnie aeree
«In quegli anni – ci dice – conosco chef che lavoravano per la ristorazione e le compagnie aeree. Sono quelli gli anni della svolta. Cominciai a lavorare per l’American Airlines. Mi chiesero per la compagnia solo un piatto pronto, la lasagna vegetariana. Quante prove abbiamo fatto in laboratorio per accontentarli! Poi è arrivata la Delta Airlines, tutte compagnie ora assorbite dalla United e ci chiedono piatti internazionali».
Dal 2008 il laboratorio artigianale di Sabatelli non è più tanto piccolo. Un importante stabilimento si trova nella zona artigianale di Castellana Grotte specializzato nella preparazione di piatti pronti surgelati per importanti compagnie aeree.

«Tutto andava bene per l’azienda – ci confessa Sabatelli – ma il Covid ha frenato anche noi. La difficoltà di viaggiare ci ha messo in serie difficoltà, 630 cartoni di monoporzioni per un totale di 7500 chili di prodotti surgelati erano conservati nei nostri frigoriferi. Sarebbero serviti per rendere più gustoso il viaggio di centinaia di passeggeri, ma a causa delle restrizioni dei mesi scorsi determinati dalla pandemia, rischiavano di non trovare più un loro utilizzo anche se, ribadisco, ben conservati. Grazie alla collaborazione della Direct Food di Chicago, sono state attivate tutte le procedure che hanno permesso di salvare il prodotto dal rischio spreco donandoli agli sportelli Caritas».
Una nuova avventura: cibo kosher per un’importante azienda israeliana
E proprio durante la pandemia il nome dei Sabatelli padre e figli è arrivato in Israele.
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«Produciamo cibo kosher per un’azienda israeliana che è proprietaria di caffè e negozi in tutto il mondo. Abbiamo fatto indagini proprio durante la pandemia. Per loro (Sabatelli non intende rivelare il nome dell’azienda) produciamo uno spaghetto, cannelloni, tagliatelle e busiate. La cucina kosher è difficile ma allo stesso tempo ci dà tante soddisfazioni».
Ritorno all’antico: coltivare un grano particolare per una pasta integrale di nuova concezione
Ma il Sabatelli imprenditore dopo la cucina internazionale, intende tornare alla tradizione con una pasta integrale di nuova concezione. «A Foggia coltivo il grano che serve alla mia pasta, è il Dauno 3 ed è eccezionale, povero in glutine molto ricco in proteine».
E allora a distanza di anni il mosaico si ricompone. Il grano pugliese per la pasta fatta in Puglia. Si ritorna all’antico. Si ritorna alle origini.