Davide Del Re, vice sindaco con delega alla Qualità ed Assetto del Territorio del Comune di Cassano delle Murge
La rigenerazione urbana si lega allo sviluppo sostenibile, al risparmio e all’efficienza energetica di un territorio. E’ il percorso che ha intrapreso l’amministrazione comunale di Cassano delle Murge, nel barese, guidata dal sindaco, Vito Domenico Lionetti. La sostenibilità ed il recupero del patrimonio edilizio esistente e sociale di alcune aree del centro murgiano – infatti -sono i tratti salienti del documento programmatico di rigenerazione urbana del Comune, redatto dal gruppo di lavoro coordinato dall’Arch. Pasquale Tufariello. Le idee chiave sono mobilità dolce, bike sharing e smart city per la conoscenza del territorio murgiano, il suo patrimonio storico ed ambientale e lo sviluppo del turismo rurale. Il reticolo viario che corre lungo l’acquedotto Pugliese potrebbe diventare una ciclovia.
Il vice sindaco con delega alla Qualità ed Assetto del Territorio del Comune di Cassano delle Murge, Davide Del Re, ha illustrato ad Ambient&Ambienti le peculiarità e politiche di sviluppo sostenibile di questo centro.
Assessore, ci può illustrare le caratteristiche di di Cassano e del territorio circostante?
«Le dominanti ambientali di questi luoghi sono gli insediamenti rupestri che testimoniano la presenza umana sin dal Paleolitico ed il passaggio della transumanza che avveniva dai luoghi più interni della Basilicata, Molise ed Abruzzo sino all’Adriatico. Poi ci sono testimonianze di epoca romana, dalle quali deriva il nome della nostra città. Le peculiarità paesaggistiche ed ambientali, però, hanno avuto uno sviluppo poco rispettoso e per questo abbiamo posto da subito la nostra attenzione su questo elemento».
Quali sono le politiche di sviluppo sostenibile che state realizzando?
«Sulla base di queste caratteristiche abbiamo fortemente orientato le politiche amministrative. La rigenerazione urbana rappresenta la stella polare della nostra amministrazione attraverso la quale abbiamo la possibilità di porre rimedio alle storture urbanistiche edilizie insediative. Cassano sin dagli anni ’60 è stato un centro turistico, ma non inquadrato nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Molti degli insediamenti edilizi sono sorti privi dei servizi primari, ma quella che oggi manca è soprattutto una connessione sociale. Questi luoghi sono scollegati dalla città. Ecco perché parlare di rigenerazione urbana significa non solo riconnettere queste periferie territoriali che circondano il nucleo della città come satelliti, ma anche pianificare lo sviluppo sostenibile attraverso il risparmio e l’efficienza energetica cittadina».
In concreto, quali sono gli interventi?
Tra i programmi dell’Amministrazione comunale la salvaguardia della Foresta di Mercadante da ulteriori interventi edilizi (nella foto: guardie forestali in perlustrazione)
«Abbiamo costituito un ufficio energia e completato il primo impianto fotovoltaico su un edificio di scuola elementare, grazie al quale il plesso scolastico sarà autonomo dal punto di vista energetico; per la prima volta Cassano delle Murge diventa produttore di energia rinnovabile e pulita. Accanto a questo intervento, abbiamo intenzione di riutilizzare i reflui urbani per usi irrigui agricoli. Vorremmo modificare il nostro regolamento edilizio introducendo nelle norme sull’edificabilità e ristrutturazione anche aspetti legati all’efficienza energetica. La nostra intenzione è recuperare il patrimonio edilizio esistente e per farlo abbiamo di uno strumento incentivante, un regolamento che metta i cittadini nelle condizioni di trarne vantaggio. Cercheremo di adeguare gli strumenti urbanistici vigenti all’attuale Piano paesaggistico regionale cogliendo le opportunità di crescita del territorio».
Proprio a Cassano vi è uno dei polmoni verdi più importanti. Parliamo della Foresta di Mercadante. Quest’area sarà tutelata da interventi edilizi?
«Questo certamente, ma la Foresta di Mercadante dev’essere anche valorizzata e rivitalizzata nell’ambito cittadino».
La tutela dell’ambiente significa anche raccolta differenziata. A che punto siete?
«Siamo in continuo miglioramento con punte che iniziano a superare anche il 65%. Il nostro obiettivo, però, è molto più ampio: attuare politiche di riduzione dei rifiuti alla fonte. Contiamo entro l’anno di realizzare il centro comunale di raccolta».