
La Liguria è la regione che si riscalda di più, Toscana e Umbria, quelle che si scaldano meno
Le case italiane sono più fresche rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, soprattutto a quelli nordici. A confermarlo il nuovo studio di tado°, la società di gestione intelligente del clima domestico, ha evidenziato questa “anomalia” proprio nell’estate più calda degli ultimi anni.
Lo studio, che ha coinvolto più di 300.000 case europee e oltre 31.000 case italiane durante tutta l’estate, ha evidenziato che, con una temperatura interna di 20°C e una temperatura esterna di 30°C e con tempo soleggiato, una casa italiana si riscalda in media di 2,2°C dopo tre ore. Rispetto ad alcuni vicini dell’Europa settentrionale, come UK (4,9°C), Irlanda (5,3°C) e Svezia (4,6°C), le case del Bel Paese hanno una velocità di riscaldamento considerevolmente più lenta: impiegano, infatti, il doppio del tempo per raggiungere la temperatura degli altri Paesi.
Questo significa che le abitazioni degli italiani riescono a mantenere la loro temperatura più mite e costante nonostante siano più esposte a maggiori temperature e al sole per più tempo di altre nazioni.
Ma il dato cambia tra le varie regioni. Veneto (2,1°C) e Lombardia (2,3°C) che si attestano nella media nazionale, mentre vi sono regioni come la Campania (2,9°C) che alzano il dato, ma vengono bilanciate da aree come il Trentino Alto Adige (1,7°C) sotto il livello medio. Toscana e Umbria si attestano a 1,8°C e 1,5°C. La Sicilia raggiunge i 2,2°C dopo 3 ore, mentre la Liguria segna un incremento della temperatura casalinga di ben 3,4°C dopo tre ore.
L’aumento delle temperature, la crescita della classe media nelle economie in via di sviluppo e la crescente urbanizzazione stanno guidando una forte crescita della climatizzazione residenziale. Tradizionalmente, in Europa, sono stati soprattutto i Paesi mediterranei ad avere i condizionatori nelle case. Negli ultimi anni, tuttavia, estati sempre più calde si sono verificate frequentemente in tutta Europa e molti Paesi stanno battendo i record storici di temperatura. I condizionatori d’aria aiutano a ridurre il calore interno, ma hanno un costo finanziario e ambientale, aumentando le bollette dell’elettricità e emettendo sostanze inquinanti e ulteriore calore nell’aria. Per questo motivo sono state pensate soluzioni “intelligenti” che monitorano lo stato dell’aria interno ed estero e suggeriscono come mantenere un ambiente più sano in casa.