
L’attivista DiCaprio diventa socio di sue startup che producono carne di manzo da cellule animali. Si stima che questa produzione ridurrà del 92% l’impatto sul clima
È buona e aiuta a combattere la crisi climatica. Parliamo di carne coltivata. Lo avreste mai detto? Leonardo DiCaprio sì. E da star di Hollywood da oggi è anche imprenditore nel settore della carne coltivata, sintetica o artificiale, che dir si voglia. Così il premio Oscar consolida il proprio animo ambientalista entrando a far parte di due startup: l’israeliana Aleph Farms e l’olandese Mosa Meat. La carne sintetica viene coltivata in laboratorio per produrre milioni di hamburger senza macellare gli animali.
Sarebbe proprio questo il motivo che ha spinto l’attore a “sposare” il modus operandi delle due aziende. Secondo di Caprio, infatti, “uno dei modi più efficaci per combattere la crisi climatica è trasformare il nostro sistema alimentare” in questo senso “Mosa Meat e Aleph Farms offrono nuovi modi di soddisfare la domanda mondiale di carne risolvendo alcuni dei problemi più pressanti dell’attuale produzione industriale”.
Le aziende
Aleph Farms e Mosa Meat hanno già dato prova di come produrre carne di manzo direttamente dalle cellule animali. Mosa Meat ha presentato nel 2013 il primo hamburger coltivato, mentre Aleph Farms ha presentato la prima bistecca nel 2018 e la prima ribeye coltivata (costata di manzo) proprio quest’anno, nel 2021.

Il mercato
Gli analisti prevedono che il mercato delle carne coltivata potrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari entro il 2030. È prevista inoltre una crescita del consumo globale tra il 40 e il 70% entro il 2050. Con notevoli impatti negativi sulla produzione di carne bovina. Questo nuovo business invece consente di ridurre tali impatti continuando a mangiare carne.
Secondo uno studio indipendente sull’analisi del ciclo di vita, la produzione di carne bovina coltivata dovrebbe ridurre l’impatto sul clima del 92%, l’inquinamento atmosferico del 93%, utilizzare il 95% in meno di suolo e il 78% in meno di acqua rispetto alla produzione industriale di carne bovina. La produzione di carne di manzo coltivata offre l’opportunità di utilizzare la terra risparmiata per la rinaturalizzazione degli habitat, riducendo naturalmente le emissioni, o per produrre più cibo per le persone. Inoltre, il processo automatizzato attraverso il quale viene prodotta la carne coltivata, e l’ambiente sterile della sua produzione, eliminerà l’uso di antibiotici e ridurrà notevolmente il rischio di agenti patogeni, contaminanti e malattie di origine alimentare associate all’allevamento concentrato e intensivo.