
Ancora fiamme in Puglia. A pagarne le spese sono anche luoghi e territori suggestivi: un incendio si è infatti registrato nella giornata del 4 luglio a ridosso delle cave di bauxite di Spinazzola
Brucia ancora la Puglia. Solo nella giornata di oggi, 6 luglio, sono state 19 le richieste aeree. E così, le fiamme continuano ad avvolgere le bellezze del territorio. Qualche ora fa a rischiare pesantemente sono state le cave (in realtà miniere) di bauxite di Spinazzola, uno dei luoghi più suggestivi della Murgia. Un incendio si è infatti registrato nella giornata di lunedì 4 luglio. Ed è probabilmente di natura dolosa.
I danni

Le fiamme si sono estese fino a lambire l’area delle cave, a ridosso dei muretti di recinzione. Fortunatamente non ha toccato la cava ma ha comunque provocato numerosi danni, oltre a rappresentare l’ennesimo campanello d’allarme su rischi e pericoli legati agli incendi. “E’ stata infatti bruciata la biostuoia recentemente posta come intervento di consolidamento del versante ed è stata compromessa una vasta area di vegetazione – spiega l’ingegnere ambientale Tommaso Farenga, sul posto per un sopralluogo -. Distrutti anche alcuni pezzi di staccionata e, nel complesso, il bilancio è quello di danni significativi che incideranno negativamente sull’area”.
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Le immagini dall’alto
Come detto, l’incendio rappresenta un nuovo campanello d’allarme per l’intera zona. Solo qualche giorno fa, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia aveva annunciato con orgoglio il rafforzamento delle le misure di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, nell’ambito di un coordinamento che vedrà il coinvolgimento – per la prima volta da quest’anno – anche dell’Esercito Italiano.
La “custodia” di tutti
Aumentano i i punti di avvistamento nell’Alta Murgia: 30 di cui 22 anche di approvvigionamento idrico. “Ma quando il fuoco è stato appiccato ormai il danno è fatto – commenta amaro Farenga -. Una situazione come quella di lunedì scorso va fermata con la custodia – spiega -, intesa non semplicemente con la vigilanza ma come vita vissuta, portando gente in quell’area. Più persone popolano una zona da valorizzare come le miniere di bauxite, più verrà tutelata e protetta da casi del genere”.