Brescia, sequestrata azienda chimica per disastro ambientale

L'ingresso del Mipaaf (fonte: google.maps)

Ministro Costa: “sequestro dà ragione a cittadini, impegno Ministero costante”. Il Sottosegretario Morassut: “Risultato importante, risanamento ambientale Brescia ha valore nazionale”

Questa mattina è stata sequestrata dai Carabinieri Forestali per disastro ambientale l’azienda Caffaro, storica industria chimica della zona di Brescia, dopo due anni di indagini nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Brescia.

A darne notizia, un comunicato ufficiale del Ministero dell’Ambiente.Un provvedimento, si legge nel testo, dovuto al continuo inquinamento dell’impianto, con valori di cromo e mercurio ben al di sopra dei parametri di legge.

«Quanto sta accadendo in queste ore nel Sin Caffaro di Brescia è frutto di due anni di indagini e di lavoro incessante per riscrivere la storia di quel sito – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – che tanto dolore ha causato a migliaia di cittadini. Li incontrai il 20 novembre 2018 in un lungo pomeriggio di racconti e mi portarono dati denunce analisi cliniche. La Procura distrettuale della Repubblica di Brescia, Arpa e i Carabinieri Forestali, che ringrazio, hanno compiuto un lavoro certosino e oggi le indagini danno ragione a quei cittadini. L’inquinamento – prosegue il Ministro – non era solo un’eredità del passato, ma è stato perpetrato nel tempo. Il nostro impegno per Brescia, insieme con le istituzioni locali, è stato ed è costante: abbiamo definito dopo oltre vent’anni l’accordo di programma per la bonifica del Sin e stiamo lavorando senza sosta per il relativo piano operativo di bonifica. Con il sequestro di oggi si aggiunge un nuovo tassello al mosaico che comporrà una nuova pagina per la città di Brescia. Lo Stato è presente, e non abbandona mai i cittadini».

«Per scongiurare il rischio che venga meno la barriera idraulica che impedisce alle acque inquinate dalle sostanze tossiche rilevate di disperdersi nel sottosuolo e nelle acque di falda – aggiunge il Sottosegretario Roberto Morassut – siamo intervenuti pochi giorni fa con un’ordinanza del Ministero, intimando a tutti i soggetti responsabili di non interrompere le attività a tutela della falda. In ogni caso la barriera idraulica non verrà meno, perché esplicitamente previsto nell’accordo di programma sottoscritto dal Ministero nel novembre scorso per gli interventi di messa in sicurezza e bonifica del SIN Brescia Caffaro».

Il Sottosegretario spiega inoltre che, ove i privati interrompessero il barrieramento, subentrerebbe il Commissario per la bonifica con risorse pubbliche per evitare rischi per l’ambiente e la salute. I costi di tale intervento saranno poi recuperati dalle aziende responsabili dell’inquinamento dell’area Caffaro.

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