Botti di Capodanno, come proteggere gli amici quattrozampe

Lo scorso anno 14 persone ferite gravemente a causa dello scoppio di botti e petardi

 

Mancano poche ore alla fine del 2022 e come da tradizione il nuovo anno verrà salutato da molti con i fatidici botti che spesso si trasformano in vere e proprie armi, a volte in grado di ferire ma a volte anche di uccidere. Nel 2021 ci fu anche un morto; il bilancio di Capodanno 2022 ha segnato una crescita dei feriti gravi con prognosi superiore a 40 giorni, passati da 12 a 14 e sono aumentati anche i minori rimasti feriti, ben 20 rispetto agli 8 dell’anno precedente. In genere le ferite più gravi riportate, a seguito dello scoppio di botti e petardi, si registrano alle mani con conseguenti amputazioni, e agli occhi. Non vorremmo che anche il bilancio dei botti del 2023 fosse segnato da ferimenti e decessi.

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A rischio le categorie fragili, bambini, anziani e malati

Spesso fuochi e botti provocano non solo danni alle persone ma anche agli animali e alle cose. Lo scorso anno a Napoli un fuoco d’artificio, entrato all’interno della stanza da una finestra lasciata aperta, ha causato l’incendio dell’appartamento. Ma i botti possono far male non solo a chi li utilizza e spesso si tratta di minori non troppo coscienti del pericolo, ma fanno male a chi li subisce.

botti fine anno foto Pixabay
(foto Pixabay)

A cominciare dalle persone più fragili, i bambini, gli anziani, i malati. Se solo si pensasse, nel momento in cui si accende un petardo, a chi in quel momento sta soffrendo o è ricoverato in ospedale o sta riposando o dormendo, se solo si abbandonasse per un attimo il proprio egoistico e banale divertimento e si pensasse di più agli altri, probabilmente quel petardo non verrebbe acceso. Le ordinanze comunali servono a poco se non si compie quel salto culturale che renderebbe superflua qualsiasi ordinanza o divieto.

Animali domestici impauriti possono anche morire di infarto

E non sono soltanto persone e cose a subire danni, ci sono gli animali, domestici e non. Non è raro che gli animali, impauriti, scappino dai giardini e dai cortili perdendosi o finendo investiti. Animali più anziani o cardiopatici possono morire d’infarto. Anche la fauna selvatica, uccelli e animali dei parchi e dei boschi, spaventata dal frastuono e dalle improvvise luci si disorienta schiantandosi contro alberi, muri, vetrate, cavi elettrici o finendo sotto le auto.

Non soltanto i botti ma anche le “lanterne cinesi”, fatte spesso volare in occasione del Capodanno, possono causare il ferimento e la morte di animali. Si sono verificati diversi casi di selvatici e domestici ustionati, strangolati, o morti per emorragia interna dopo aver ingoiato il metallo tagliente dello scheletro delle lanterne. Il loro volo incontrollato è inoltre molto pericoloso in quanto facile innesco di incendi boschivi. Allora per informare i proprietari di cani e gatti su come comportarsi per metterli in sicurezza durante la notte di Capodanno, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha realizzato un video-decalogo per evitare morti, ferimenti e smarrimenti dei quattro zampe terrorizzati. Fra i punti del decalogo Oipa: tenere gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi; non lasciarli soli in quanto potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi; non lasciarli in giardino ma tenerli in casa o in un luogo protetto per scongiurare il pericolo di fuga; durante le passeggiate tenerli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura; organizzare, quando possibile, una gita fuori porta per trascorrere il Capodanno in luoghi lontani dai centri urbani e dai rumori forti e improvvisi; chiedere al proprio Comune un’ordinanza contro i botti.

Ordinanze comunali anti-botti: servono?

La lotta ai botti di Capodanno a suon di ordinanze spesso si è rivelata perdente. Molti Comuni infatti cercano da tempo di arginare i danni causati a persone e animali dai botti di Capodanno con ordinanze di divieto, ma spesso i provvedimenti vengono annullati dai Tar a seguito di ricorsi presentati da venditori di articoli pirotecnici. (Sentenza del Tar Lazio del 2016 in base alla quale i botti non rappresenterebbero “un pericolo irreparabile e imminente per la pubblica incolumità non fronteggiabile con altri mezzi”). E non serve neanche inserire nei regolamenti comunali specifici divieti. Il Tar di Brescia ha annullato quanto prescritto dal Regolamento comunale del Comune di Crema per il benessere animale e cioè il divieto e l’utilizzo di ogni tipo di petardi, botti, fuochi d’artificio e articoli pirotecnici in genere su tutto il territorio del comune. Quindi secondo la Lav  – Lega anti Vivisezione – , lo strumento d’elezione per contrastare concretamente l’utilizzo di botti e petardi e i danni correlati è rappresentato da una modifica legislativa che intervenga a livello nazionale a vietare o irrigidire i limiti di utilizzo di simili articoli.

La LAV ha predisposto una proposta di legge nazionale

fuochi d'artificio foto pixabay
(foto Pixabay)

Lav ha già predisposto una proposta di legge a riguardo, che verrà riproposta anche in questa legislatura ma, vista la mancanza di copertura normativa per tali regolamenti comunali, ha nel frattempo predisposto una proposta di regolamento che miri a vietare solo i fuochi di categoria F2 e F3 (con rischio potenziale basso e medio) per ragioni di incolumità pubblica e/o ambientale/animale e che i Comuni possono far proprio per minimizzare la possibilità che venga impugnato. La Lav inoltre invita i sindaci che non hanno ancora previsto l’integrazione di un regolamento specifico, a dare un segnale forte per i festeggiamenti del prossimo Capodanno e, pur nella consapevolezza dei limiti che può avere un’ordinanza, prevedere comunque un rafforzamento dei controlli affinché quanto prescritto non resti lettera morta.

 

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