
Un ciclo di conferenze online per capire come risanare il territorio italiano devastato da scelte sbagliate e inquinamento
Il geologo Michele Orifici, Vice Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale, ha inaugurato il 19 giugno un ciclo di conferenze online sulla bonifica dei siti inquinati in Italia. Il ciclo si chiama “Geologia in movimento”, un percorso che intende analizzare gli aspetti innovativi per il risanamento ambientale del territorio per il suo rilancio urbanistico e sociale, vede insieme SIGEA, RemTech, ISPRA, Ministero dell’Ambiente, Commissario Straordinario per la Bonifica delle Discariche Abusive, Regione Sicilia, ARPA Sicilia, Comune di Gela e Ordine dei Geologi della Sicilia.
“In Italia – spiega Orifici – sul fronte bonifiche di territori inquinati, abbiamo Siti di Interesse Nazionali equivalenti a oltre 170.000 ettari di aree a terra e a mare, il 65% delle quali pubbliche e il 35% private. La Società Italiana di Geologia Ambientale mette a confronto esperti del mondo tecnico scientifico. Da oggi diamo il via dalla Sicilia, esattamente da Gela a “Geologia in movimento”, ciclo di conferenze sul tema delle bonifiche dei siti contaminati. Al centro dell’attenzione in particolare oltre Gela anche altri tre Siti di Interesse Nazionale siciliani, quelli di Priolo, Biancavilla e Milazzo. Confronti che ci forniranno la possibilità di conoscere studi svolti e tecniche applicate. La divulgazione delle innovative applicazioni di geochimica, di idrogeologia, di “geologia sanitaria” ci consentirà di attuare un necessario processo culturale finalizzato al risanamento di aree contaminate con l’obiettivo di riportarle alla normalità, di assumerle come esempio virtuoso e di valorizzarle”.
Ha partecipato all’evento online anche Roberto Morassut, Sottosegretario all’Ambiente, che ha dichiarato: “Il nostro Paese si trova ad affrontare una grande emergenza. Restituire ai cittadini suolo sano è un dovere e un impegno prioritario per lo Stato e le Regioni. Vogliamo recuperare il territorio inquinato e dargli nuova vita, realizzando servizi, infrastrutture verdi, insediamenti industriali sostenibili di nuova generazione, attività produttive, impianti per la produzione di energia pulita. Per farlo stiamo lavorando per accelerare i tempi e snellire le procedure di bonifica, attraverso la necessaria riforma della parte del Testo Unico dell’Ambiente che riguarda le bonifiche. Inoltre, abbiamo previsto l’aumento delle risorse pubbliche per finanziare gli interventi con i nuovi progetti Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027”.
“Poco frequentemente ancora si interviene nei siti inquinati utilizzando tecnologie di bonifica innovative, preferendo applicazioni più tradizionali – ha dichiarato Silvia Paparella, General Manager di RemTech Expo – che non sempre risultano anche quelle meno impattanti e sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale. La giornata del 19 giugno rappresenta una prima tappa di un ciclo di quattro appuntamenti che si pongono l’importante obiettivo di offrire elementi di valore e di innovazione imprescindibili nell’ambito di un percorso articolato di crescita condivisa”.
“Il problema delle bonifiche solitamente viene collegato solo ai rifiuti – ha affermato Alberto Pierobon, assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità in Sicilia – e in molti casi in effetti la bonifica deriva da una mala gestione sui rifiuti o peggio, ma non è sempre così. Ritengo che la tematica vada collocata entro il disastro ecologico che viene portato dal cambiamento climatico e da eventi imprevedibili come bombe d’acqua, alluvioni, eventi atmosferici straordinari, come pure erosione, inquinamento ed esaurimento delle risorse. Il concetto di suolo va quindi pensato sulla base della compatibilità della vita umana su questa terra, attuale e futura”.