Bioedilizia, quali vantaggi con edilizia sostenibile?

La casa costruita secondo i canoni della bioedilizia è ecologica, efficiente e confortevole. Riassumiamo i molteplici vantaggi che derivano da questa scelta costruttiva e abitativa

Costruire in bioedilizia è una pratica sempre più consueta. Si tratta di una scelta non solo eco-friendly, ma che garantisce edifici di buona qualità, confortevoli ed efficienti.

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La bioedilizia si è affermata a partire dagli anni Settanta, quando l’impiego di combustibili fossili ha raggiunto il suo apice. Fin dagli albori, la bioedilizia cerca di risolvere i problemi connessi all’inquinamento e alla limitatezza delle risorse energetiche fossili. Grazie al progresso tecnologico, sono molteplici le soluzioni che migliorano la salubrità degli edifici, garantendo anche efficienza energetica e l’impiego di energie rinnovabili.

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Bioedilizia: soluzioni costruttive e tecnologiche

bioedilizia
Il legno è il materiale più utilizzato in bioedilizia

Il materiale bioedilizio per eccellenza è senz’altro il legno. È un materiale leggero e resistente alle sollecitazioni termiche e meccaniche. Pannelli di pino, larice e abete resistono alle sollecitazioni termiche fino a quindici volte più dei cementi. In caso di incendio, gli edifici in legno mantengono le loro caratteristiche fino a temperature oltre i 100° C; quelli in acciaio e cemento armato, al contrario, subiscono pericolose deformazioni a temperature più basse.

Altro materiale impiegato in bioedilizia è la canapa. I prodotti edilizi in canapa sono frutto di una filiera altamente sostenibile. La coltivazione della canapa è rapida, richiede poca acqua ed è soggetta a rarissimi attacchi parassitari.

Le piantagioni per la bioedilizia forniscono materiali a chilometro zero, abbattendo i costi di produzione e le emissioni inquinanti del processo edilizio. Dal fusto e dal fiore si producono intonaci e vernici completamente naturali, che rendono più salubri gli ambienti interni. La canapa, infatti, è in grado di sintetizzare il carbonio, riducendo le emissioni di CO2 e, dunque, rendendo gli ambienti più salubri.

I pannelli in legno o i blocchetti in canapa-calce danno agli edifici isolamento termo-acustico e traspirabilità. Per il riscaldamento delle strutture, si usano collettori solari che sfruttano l’energia fotovoltaica: una fonte pulita e inesauribile, che ammortizza i costi di costruzione dell’edificio e lo rende a impatto ambientale quasi zero.

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Bioedilizia, i sostegni all’investimento

L’impiego di materiali naturali, e di soluzioni tecnologiche innovative, rendono la bioedilizia certamente più costosa. Il maggior investimento iniziale, tuttavia, si recupera in tempi abbastanza brevi, grazie alla riduzione dei consumi energetici e alla minor manutenzione necessaria per questi fabbricati. Con l’aumento del mercato bioedilizio, i costi dei materiali stanno comunque subendo un ribasso. Una casa in bioedilizia, dunque, ha quasi lo stesso costo di una tradizionale, con maggiori vantaggi ambientali e tecnologici.

Per chi sogna la casa in bioedilizia, alcune banche stanno proponendo mutui a tassi agevolati, grazie anche alle convenzioni con i principali costruttori bioedilizi. Alle agevolazioni dei mutui ecologici, si aggiungono anche consistenti sgravi fiscali: è possibile detrarre dalle tasse fino al 55% delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica.

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