Bioedilizia ed edifici a impatto zero: l’Ecovillaggio Montale di Modena

Ecoquartieri ed edifici “nearly zero energy building”: l’edilizia si (ri)scopre sostenibile e non mancano le positive esperienze in tutta Italia

Due immagini sovrapposte: una, del 17 novembre, raffigura un prato inondato di acqua e l’altra, del giorno successivo, fa emergere il verde della vegetazione che spicca. È la fotografica concreta di come un Ecovillaggio possa adattarsi ai cambiamenti climatici. Modena, tra l’autunno e l’inverno scorso non è stata risparmiata dalle bombe d’acqua ma all’Ecovillaggio Montale hanno trovato il modo di “resistere” anche ai nubifragi.

Intense precipitazioni che hanno permesso di constatare un aspetto: la progettazione urbanistica dell’ecoquartiere, frutto di uno studio e lavoro multidisciplinare, e la realizzazione in termini di raccolta acque piovane con permeabilità dei suoli e rinvio in falda funzionano. Con un duplice vantaggio: maggiore sicurezza per i residenti e per l’ambiente e mantenimento di abbondante flusso d’acqua piovana in falda da utilizzare nei periodi siccitosi per irrigare, senza sprechi, tutte le essenze che provvedono al disinquinamento e alla regolazione del microclima. Sono solo alcuni degli aspetti positivi di Ecovillaggio Montale, esempio di ecoquartiere con classificazione nZEB in Italia.

Cos’è un edificio nZEB?

Un “nearly zero energy building” o nZEB è un edificio ad altissima prestazione energetica in cui il fabbisogno quasi nullo è coperto principalmente da rinnovabili che generano sul posto. In base a una stima fornita da ENEA, a settembre 2018 erano circa 1.500 gli edifici di questo tipo in Italia, in gran parte di nuova costruzione (90%) e a uso residenziale (85%).

Le caratteristiche delle case di Ecovillaggio Montale

L’Ecoquartiere di Modena

Per quartiere eco-sostenibile, invece, si intende un’area urbanizzata ed edificata nell’ottica di contestuale adattamento ai cambiamenti climatici e di contrasto ad essi. Per fare questo occorre partire dal presupposto che l’ambiente ci nutre e ci fa respirare, se esso è ammalato ci ammaliamo anche noi. Occorre dunque invertire la rotta e abbandonare prima possibile la combustione di carbonfossili e petrolderivati. Si deve pertanto progettare l’area affinché con la natura si possa il più possibile disinquinare e regolare il microclima preparandosi a periodi siccitosi e ad accogliere e conservare l’acqua che eventi climatici sempre più violenti versano anche in poche ore. Orientamenti degli edifici basati sulle assonometrie solari, l’efficienza energetica che rende l’energia rinnovabile del sole significativa nella climatizzazione, il riciclo dei materiali, la mobilità sostenibile, sono elementi fondamentali per ottenere confort e responsabilità sociale.

Le caratteristiche

Le case ecologiche ed ecocompatibili di Ecovillaggio Montale, a impatto zero, rappresentano una vera e propria innovazione dell’abitare in chiave green: sono il risultato dello studio di un team interdisciplinare che ha effettuato un’attenta analisi del territorio, del clima e della storia del luogo.

L’architettura di Ecovillaggio  – spiegano dall’azienda – crea luoghi, ricerca un equilibrio tra vita, materiali e tecnologia ed ha come presupposto la preservazione dell’ambiente anche per le generazioni future, rapportandosi in modo armonioso con le realtà in cui si inserisce.

La resilienza

Bioedilizia protagonista

Oltre all’espansione in chiave di bioedilizia (70 famiglie hanno fatto una scelta abitativa green e vivono in Ecovillaggio), il progetto si caratterizza per l’incentivo alla mobilità lenta e sostenibile e la presenza di servizi (district food, market plastic free, asilo green, palestra etc) da realizzare sempre in ottica resiliente, per “adattare” l’uomo alla natura e non viceversa.

Le residenze ecologiche e antisismiche di Ecovillaggio Montale sono state progettate e realizzate per coniugare massima efficienza energetica (isolamento termico, eliminazione dei ponti termici, tenuta all’aria, tenuta acustica ed al fuoco) con confort abitativo: queste residenze necessitano di pochissima energia per essere climatizzate e questa poca energia viene all’80% autoprodotta con il solare fotovoltaico, la restante viene acquistata da enti gestori che producono energia 100% rinnovabile, ne consegue una spesa per consumi energetici fortemente contenuta (80% in meno di una residenza tradizionale).

Il metodo costruttivo e la progettazione conferiscono salubrità agli ambienti (grazie agli isolamenti, ai materiali, alla ventilazione meccanica controllata dell’aria) e tanta luminosità naturale per le zone giorno. Ne emerge un confort abitativo elevato anche in prospettiva di cambiamenti climatici crescenti.

Abbandonare le energie fossili

La massima certificazione energetica A4 e la categorizzazione NZEB (nearly zero energy building) – concludono dall’azienda – conferisce all’immobile una sorta di patente ad essere idoneo per l’abitabilità in un pianeta che deve essere ripulito e risanato con la transizione verso l’utilizzo di energie rinnovabili quindi l’abbandono delle energie fossili (la cui combustione genera inquinamento e sprigiona CO2 che è uno dei principali gas ad effetto serra responsabili dei cambiamenti climatici). L’immobile risulta essere già dotato delle caratteristiche richieste dalla Unione Europea a partire dal 2021 e coerente con l’Agenda Onu al 2030 per la lotta ai cambiamenti climatici.

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Il modello di Marlegno

A partire dal 2021, infatti, tutti gli edifici nuovi o soggetti a una ristrutturazione profonda dovranno essere a energia quasi zero (nZEB), ovvero avere un fabbisogno energetico quasi nullo, coperto in misura significativa attraverso fonti rinnovabili. Tale requisito è già obbligatorio per gli edifici pubblici e in alcune regioni che hanno anticipato la data indicata dall’Unione Europea. E di realtà in Italia ce ne sono: a Bolgare, provincia di Bergamo, Marlegno, azienda specializzata in edilizia prefabbricata in legno, costruirà 130 unità abitative entro il 2021 su un’area di sviluppo da 36 mila metri quadrati. Sarà uno dei bio-quartieri più grandi d’Europa. Ma oltre alle innovazioni in ambito di performance e sostenibilità energetica, le abitazioni rilevano un’alta qualità del costruito, come raccontano gli stessi abitanti.

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Così come ciascuna casa di Marlegno è realizzata su misura dal layout progettuale alla composizione della struttura in legno, altrettanto questi “appartamenti in villa” del bio-quartiere sono soluzioni qualitativamente elevate, ad alta performance ecologica e con dispositivi tecnologici per massimizzare l’efficienza energetica. Perché, mai come in questo momento, l’investimento economico della casa deve coincidere con la scelta di soluzioni costruttive di qualità, efficienti e durature, che garantiscano benessere fisico e una qualità dell’abitare che passa anche attraverso soluzioni tipologiche flessibili ed evolute.

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