
Dopo l’appello rivolto venti giorni fa dal sindaco di Bari Antonio Decaro ai cittadini perché facessero un ulteriore sforzo sulla raccolta differenziata così da evitare di dover pagare l’ecotassa regionale, i risultati non si sono fatti attendere: il Comune di Bari ha risparmiato 1.800mila euro e non ci sarà nessun aumento per la TARI. L’annuncio è stato dato oggi nel corso di una conferenza stampa insieme agli assessori all’Ambiente e al Bilancio, Pietro Petruzzelli e Dora Savino.
«A novembre del 2014 avevamo un dato validato dalla Regione sulla raccolta differenziata pari al 31,77% – ha spiegato Decaro – ed entro il 30 giugno del 2015 avremmo dovuto dimostrare di essere cresciuti di 5 punti percentuali. Venti giorni fa ci mancava ancora un punto e mezzo. La buona notizia è che siamo riusciti a crescere di tre punti percentuali, in quanto il dato validato a giugno 2015 è pari a 38.38%. Questo significa che negli ultimi 6 mesi siamo cresciuti del 6.61%, e che dal momento del nostro insediamento, a luglio 2014, sono 11 i punti percentuali di incremento registrati in 11 mesi di amministrazione (27,49% – 38,38%).
Un dato estremamente significativo, se si considera che in 8 anni, dal 2006 al 2014, l’incremento complessivo era stato del 10,5%. E tutto questo senza stravolgere l’organizzazione dell’azienda di igiene urbana, senza aumentare i costi del servizio e senza aver ancora introdotto il servizio di raccolta differenziata spinta (porta a porta), per il quale è in corso uno studio tecnico affidato al CONAI».
Si può però risparmiare ancora sulla tassa sui rifiuti: da quest’anno le famiglie baresi che vivono nei quartieri che superano il 50% di raccolta differenziata pagheranno il 25% in meno della parte variabile della TARI. I cittadini più virtuosi sono quelli residenti a Catino, al Villaggio del Lavoratore e a Japigia, che hanno già superato il 50%, e nei prossimi mesi potrebbero farlo anche i residenti di Torre a Mare San Giorgio, San Pasquale, Mungivacca, San Girolamo-Fesca, Palese e San Pio, che sono tutti quartieri il cui dato di raccolta differenziata oscilla tra il 42 e il 49%.
Non ci sono comunque solo belle notizie sul fronte rifiuti: sempre Decaro ha reso noto che negli ultimi tre anni circa il 30% dei baresi ogni anno non ha pagato la tassa sui rifiuti, per cui il Comune vanta un credito sulla mancata riscossione della TARI pari a 55milioni di euro (ricordiamo che il servizio annuale di igiene urbana costa 63milioni di euro). Per recuperare questa cifra e combattere i morosi il Comune ha stabilito che chiunque si rivolgerà al Comune per un servizio a domanda individuale (mensa scolastica, l’asilo nido o anche un semplice certificato di anagrafe) dovrà dimostrare di essere in regola con il pagamento della tassa sui rifiuti, pena la sospensione del servizio richiesto.
Impegno del Comune a 360 gradi anche sul fronte delle buone pratiche. Sono stati sistemati dei contenitori per differenziare i rifiuti negli uffici comunali; prevista anche l’incentivazione del compostaggio domestico che vedrà alcuni condomini pilota dotarsi di contenitori per il compost, come pure le scuole cittadine, per recuperare correttamente i residui organici della refezione. Ma c’è dell’altro: «A breve – ha annunciato l’assessore Petruzzelli – inaugureremo altre case dell’acqua sul modello di quella che a Japigia ha incontrato il favore di moltissimi cittadini e che ha consentito di risparmiare diverse tonnellate di plastica, e rilanceremo il progetto “Brand gnu”, che consente il recupero e la rigenerazione dei vecchi pc comunali che poi vengono donati ad associazioni e realtà impegnate nel sociale».
Proseguirà anche l’ azione di sensibilizzazione nelle scuole. A breve con tutta probabilità tutti i cassonetti attualmente su strada tra Torre a Mare e San Giorgio verranno spostati e posizionati nei condomini della zona per scoraggiare il fenomeno della “migrazione dei rifiuti” da Comuni limitrofi. Sempre a San Giorgio si partirà con il porta a porta spinto. «Tutto questo è possibile – ha aggiunto Petruzzelli – anche grazie alla collaborazione dell’azienda dei rifiuti che in questi giorni sta lavorando anche sul fronte dell’impiantistica: a giorni sarà chiuso il bando per l’impianto di compostaggio dell’AMIU che consentirà all’azienda di incrementare la raccolta e il trattamento della frazione organica dei rifiuti.
Eaq proposito di AMIU, «nel bilancio previsionale 2015/2017 – ha spiegato l’assessora Savino – che abbiamo presentato qualche giorno fa, per la prima volta nella storia di questa città è stato inserito il dividendo di AMIU: 1milione 100mila euro di utili derivanti dall’attività che l’azienda di igiene urbana posseduta al 78% al Comune di Bari svolge conto terzi. Un dato importante, che attesta la salute dell’AMIU e il suo contributo al bilancio della città»