Bari, ponte sul torrente Picone: la Giunta approva

alluvione 2005 Bari
L'alluvione del 2005 a Bari (foto Guardia di Finanza fornita da Antonello Fiore)

Approvato  lo studio di fattibilità per la costruzione di un ponte sul torrente Picone in corrispondenza di via Donadonisi. Fiore (Sigea): “Bene il ponte, ma servono altri interventi”

Un nuovo ponte sul torrente Picone, a Santa Rita, in corrispondenza di via Donadonisi, per evitare rischi idrogeologici in caso di forti piogge. La giunta comunale ha infatti appena approvato su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, lo studio di fattibilità relativo a quest’opera. Una volta costruito, il ponte consentirà di scavalcare il torrente in modo tale da consentire un collegamento viario, ciclabile e pedonale tra Santa Rita e Carbonara ed evitare allagamenti o smottamenti in caso di forti piogge. L’importo complessivo dei lavori è stato stimato in 2 milioni e 100mila euro.

Il ricordo dell’alluvione del 2005

«Quando nel 2005 quel territorio fu drammaticamente sconvolto dall’alluvione – commenta Galasso – via Donadonisi diventò completamente impraticabile perché inondata dalla piena del torrente Picone, fenomeno dovuto proprio al fatto che lì non esiste un’opera cosiddetta di scavalco. Per questo si tratta di un’infrastruttura fondamentale». La costruzione del ponte permetterà anche di completare un altro intervento, cominciato anni fa e oggetto di un finanziamento regionale, e cioè la costruzione degli argini a difesa del torrente e in definitiva a difesa di tutto il territorio. La promessa di Galasso è di allestire il cantiere il prima possibile”.

Fiore (SIGEA): “Buona la decisione del Comune”

alluvione bari 2005
Ancora gli effetti dell’alluvione a bari nel 2005 (foto Guardia di Finanza fornita da Antonello Fiore)

«È importante investire in opere infrastrutturali in grado di evitare di mettere in pericolo la vita dei cittadini, e bene ha fatto il comune a eliminare questo attraversamento a raso nel tratto in cui il canale deviatore si innesta all’alveo del torrente Picone. È bene ricordare che questa strada nel 2005 fu totalmente sommersa dalla violenta onda di piena del torrente Picone e che la stessa perturbazione causò nella provincia di Bari danni e vittime». E’ il commento del presidente nazionale della Sigea (Società italiana di geologia ambientale), Antonello Fiore.

LEGGI ANCHE: Dissesto idrogeologico, il problema non è tecnico ma culturale

«A causa dei cambiamenti climatici si stanno registrando in tutto il Mediterraneo sempre con maggiore frequenza eventi climatici con effetti devastanti al suolo; l’aumento delle temperature genera piogge brevi e intense, precipitazioni convettive intense concentrate nel tempo e nello spazio che causano alluvioni e allagamenti urbani», continua Fiore, che però chiede altri interventi all’amministrazione comunale.

“Servono altri interventi per mettere in sicurezza il territorio”

«L’auspicio è che presto il comune avvii un programma di mitigazione e adattamento agli effetti del cambiamento climatico con la rinaturalizzazione e recupero di aree inutilmente impermeabilizzate, con la realizzazione di parcheggi drenanti, con la riconversione dei parcheggi già realizzati comunali e a servizio delle grandi aree artigianali e commerciali, con il recupero delle acque piovane dai tetti degli edifici comunali e dei grandi capannoni artigianali e commerciali, con l’aumento di aree a verde al fine di facilitare l’infiltrazione delle acque piovane nel sottosuolo e ridurre il pericolo di allagamenti urbani. In altre parole con l’azzeramento del consumo di suolo e la rigenerazione degli spazi urbani in una visione di recupero del territorio e tutela dell’ambiente».

 

Articoli correlati