Bari avrà il suo regolamento del verde

Approvato dal Consiglio Comunale il Regolamento del verde urbano. Decisivo il ruolo della Consulta per l’Ambiente. Calderazzi: “Ora il piano del verde e il censimento del verde”

Finalmente la città di Bari ha il suo Regolamento del verde. Il Consiglio Comunale lo ha approvato questo pomeriggio dopo una lunga e travagliatissima gestazione, che non ha lesinato negli anni momenti di attrito molto forti tra l’amministrazione Comunale e la Consulta Comunale per l’Ambiente, che dal 2016 aveva preso in carico del tutto autonomamente l’impegno di dotare Bari di un regolamento che guardasse allo sviluppo di una dimensione di tutela e conservazione del patrimonio verde in chiave ecosistemica.

Regolamento del Verde, una storia difficile

La Consulta all’ambiente del Comune di Bari in una manifestazione in ricordo di Maria Maugeri

Ripercorriamo la vicenda in poche battute. Sin dalla sua istituzione nel  2005 la Consulta comunale per l’Ambiente ha formulato numerosi pareri consultivi e proposte sulle problematiche ambientali di salvaguardia del territorio, sulla progettazione, gestione e controllo degli spazi destinati a verde pubblico urbano, sempre auspicando un coinvolgimento tempestivo e operativo nelle azioni che potevano prevedere il suo contributo. Il regolamento del verde urbano pubblico e privato è stato il banco di prova di questa collaborazione col comune.  Risale al 12 luglio 2016 la prima bozza di regolamento, regolamento che è stato trasformato e redatto in una nuova veste,  dai tecnici comunali del Settore Giardini per essere sottoposto ad approvazione. Si arriva così al 15 gennaio 2019, quando la Consulta propone all’Amministrazione Comunale alcuni emendamenti sul nuovo Regolamento Comunale del verde pubblico, quindi al 25 maggio 2020, quando il regolamento del verde viene approvato.

Ma finalmente grazie alla preziosa collaborazione (come riconosciuto dall’Amministrazione comunale) della Consulta dell’Ambiente che ha di fatto provveduto alla stesura della prima bozza del provvedimento e alla revisione del testo dopo le osservazioni degli uffici comunali, si apre una nuova pagina per Bari.

Il regolamento

Il regolamento, strutturato in 8 capitoli, 43 articoli e 2 allegati, si applica sia al settore pubblico sia a quello privato: riguarda tutti gli spazi verdi pubblici – aperti e recintati, di pertinenza degli edifici di proprietà pubblica (come i giardini scolastici), gli alberi che costeggiano le strade cittadine – e quelli privati, rispetto ai quali offre indicazioni sulla manutenzione e sulle progettazioni relative ai nuovi insediamenti.

I criteri individuati interessano la gestione, l’incremento e la realizzazione di nuovo verde urbano, con indicazioni utili sulle specie arboree (59) e arbustive (26) consigliate per il nostro territorio. Per la prima volta, inoltre, vengono previste delle sanzioni per chi non rispetti le linee contenute nel regolamento e danneggi il patrimonio verde cittadino.

L’obiettivo generale del regolamento è quello di disciplinare la manutenzione, la gestione e la progettazione del verde cittadino, in modo tale da preservarlo anche attraverso la difesa fitosanitaria, il controllo delle specie infestanti e la salvaguardia delle siepi e degli arbusti. Inoltre, grazie all’interlocuzione con la Consulta per l’Ambiente, precisano da Palazzo di Città, è stata posta una nuova attenzione rispetto all’utilizzo delle cosiddette piante allergizzanti (art. 29) cui vengono preferite essenze che non presentano rischi per le persone allergiche.

Il provvedimento fissa anche le modalità di autorizzazione e stima delle aree verdi pubbliche individuando i valori ornamentali dei giardini e la quantificazione dei relativi eventuali danni causati al patrimonio arboreo. Per questo il Regolamento appena approvato contempla dei criteri molto stringenti di salvaguardia e di tutela delle aree verdi anche in relazione alle attività di cantiere che possano in qualche modo interessarle, ad esempio indicando le modalità di scavo in prossimità di alberi o arbusti o quelle per l’esecuzione degli impianti tecnologici o di illuminazione all’interno delle aree verdi o ancora le regole da seguire per allestire i cantieri in presenza del verde pubblico.

Un capitolo è interamente dedicato all’uso, alla fruizione e all’affidamento degli spazi verdi pubblici: vengono individuate le destinazioni, le modalità d’accesso, l’articolazione di zone dedicate alle attività ludiche e sportive e allo sgambamento dei cani, nonché le regole per la partecipazione dei cittadini alla cura e alla valorizzazione del verde anche attraverso forme di affidamento e sponsorizzazione.

Cosa ha fatto il Comune per il verde a Bari

Uno degli interventi di sistemazione del verde cittadino a Bari

«Questo regolamento ha seguito un iter particolarmente lungo, ulteriormente complicato dal passaggio di consigliatura – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso – che, all’avvio del secondo mandato, è stato anche sottoposto ai pareri dei cinque Municipi per le ulteriori integrazioni. Si tratta comunque di un documento che segnerà un passaggio epocale per la città che, per la prima volta nella sua storia, si dota di uno strumento istituzionale per la cura e la progettazione del verde urbano in ottemperanza alla legge n.10 del 2013».

Il regolamento mette a punto quelle che negli anni sono state la  valorizzazione e la realizzazione di nuovi giardini, parchi e piazze, tutti con una forte impronta green. È il caso di Loseto, Catino, ex Rossani, via Carrante, via Siponto, via Suglia, via Tridente, piazza Disfida di Barletta, piazza Redentore, piazza Diaz a Ceglie, via Donadonisi o dei due giardini in via Ricchioni, tutti già realizzati o in via di completamento. «Senza dimenticare  – continua Galasso – i parchi e le aree verdi di prossima esecuzione, come l’ex Gasometro, il parco per tutti a Torre a Mare, il nuovo park & ride di largo 2 Giugno con 100 nuovi alberi, via Dante che diventerà tutta alberata o piazza De Nicola, e ancora il parco della Rinascita della ex Fibronit o il lungomare di Santo Spirito in cui è prevista la piantumazione di molte nuove alberature», cui vanno aggiunti, nel quadro della valorizzazione delle aree a verde, glli impianti di illuminazione e videosorveglianza in numerosi punti della città, tra cui , parco 2 Giugno, pineta San Francesco, parco Giovanni Paolo II, piazza Isabella d’Aragona, parco Gargasole; in via di ottimizzazione perché ancora poco illuminato, il giardino tra via Troisi, via Toscanini e via Gentile nei pressi del comando della Polizia locale.

La Consulta per l’Ambiente: siamo soddisfatti, ma bisogna ancora lavorare

Comprensibile la soddisfazione espressa dalla Consulta per l’Ambiente, che anche recentemente aveva messo in dubbio con una dura dichiarazione le modifiche apportate dagli uffici comunali competenti alla bozza di regolamento presentata. Ma ora è pace fatta.

«La Consulta per l’Ambiente è orgogliosa di essere stata promotrice della dotazione di un regolamento del verde pubblico e privato nella città di Bari – ha evidenziato la Presidente Antonella Calderazzi – e auspica che vi sia una collaborazione con l’amministrazione per rendere il regolamento maggiormente idoneo alla situazione attuale, mediante alcune integrazioni da effettuare anche alla luce dei recenti decreti legislativi in merito alla sicurezza sanitaria (Covid 19). Certo – continua la presidente Calderazzi, l’approvazione del regolamento rappresenta solo il primo passo verso un utilizzo più moderno del verde pubblico, coerentemente con la nuova strategia europea per una visione del verde quale servizio ecosistemico a tutela e garanzia dello sviluppo sostenibile delle aree urbane. Ora i prossimi passi da fare sono il Piano del verde e il censimento del verde». Sempre nell’ottica di una collaborazione e di una piena sintonia che, sia pur tra alti e bassi, ha dato una svolta positiva alla gestione del verde pubblico.

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