Autostrada delle api, un fenomeno in crescita in Italia – VIDEO

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Le api sono responsabili dell’impollinazione di oltre un terzo di frutti, fiori e verdura, di cui ci cibiamo giornalmente

Questo articolo, come gli altri che pubblicheremo in queste settimane, è stato realizzato da uno degli studenti del Liceo scientifico “Gaetano Salvemini” di Bari, che ha partecipato al PON 0009707 -FSE e FDR – Apprendimento e socialità: ERGASTERIO – laboratori per comp0etenze – Modulo: UmanaMente-02.  Gli studenti hanno lavorato sul tema del giornalismo scientifico e, più in generale sul tema scottante della corretta informazione e divulgazione. Guidati dalla direttrice di “Ambient&Ambienti” Lucia Schinzano, hanno preso dimestichezza con gli aspetti essenziali della scrittura giornalistica e, in particolare della scrittura di temi “green”. Hanno cercato le fonti, le hanno discusse, le hanno trasformate per ricavarne articoli e si sono cimentati col web journalism. Gli articoli sono stati tutti corredati da video-interviste che gli studenti hanno realizzato con i loro mezzi, e con tanta buona volontà, e sono stati seguiti in questa parte del percorso, dal giornalista Ruben Rotundo. La fase finale è consistita nell’editing. Ne sono venuti fuori articoli che manifestano un approccio semplice eppure molto motivato, e che hanno avuto il merito di rendere i ragazzi più consapevoli verso ciò che vedono, ascoltano o leggono. E questo è un bel traguardo. Buona lettura

È importante difendere la biodiversità, e l’Italia lo fa partendo dalla tutela delle api. A Fiano la seconda autostrada d’Italia

 

di Carlo Prunas

Sono sempre trafficate ma solo di primavera. Le abbiamo costruite noi ma a costo zero e chi le percorre non emette alcuna sostanza dannosa per l’ambiente. Finalmente arriva anche in Italia il progetto poco conosciuto delle autostrade delle api, veri e propri circuiti per questi graziosi insetti.
Il progetto nasce ad Oslo in Norvegia nel 2015, dove grazie alla collaborazione di tutta la cittadinanza è stato creato un vero e proprio corridoio fiorito di 13 km che attraversa i tetti e i balconi della città.

Origine dell’iniziativa

Ma da dove nasce questa iniziativa? Tutto nasce da un dato preoccupante emerso negli scorsi anni: in Europa, ma più in generale in tutto il mondo, il numero di api nell’ambiente è calato drasticamente per varie cause, prime fra tutte l’inquinamento ambientale e il cambiamento climatico. Si stima che solo in Europa si sia avuto un calo di oltre il 50% di questi animali negli ultimi anni, motivo per cui si è reso necessario agire in fretta. L’iniziativa della città norvegese ha inaspettatamente risvegliato la nostra attenzione in tema ambientale, tanto da dare l’esempio ad altre città europee come Londra, che l’ha istituita nei parchi a nord della città.

L’iniziativa in Italia

Una viabilità green per le nostre api

Recentemente l’idea è giunta anche in Italia, e più precisamente in Piemonte nella piccola cittadella di Fiano, la seconda dopo Milano ad aver intrapreso questo tipo di progetto. Era il Settembre del 2020, quando, dopo essere appena usciti dalla situazione pandemica, si era tornati a scuola. Ed è stato proprio lì, nella scuola primaria Rita Levi Montalcini di Fiano, che grazie alla passione della maestra Mara Papurello, è nato questo progetto così tanto rivoluzionario. L’obiettivo che la maestra Mara si era posta era quello di sensibilizzare i bambini sul tema ambientale, a maggior ragione della vicinanza ad un area dichiarata patrimonio dell’umanità dell’Unesco, ovvero il ‘’Parco della Mandria’’, già area protetta regionale dal 1978. Il progetto, che ha coinvolto anche i comuni limitrofi a quello di Fiano, ha visto la realizzazione della seconda autostrada delle api in Italia, della lunghezza complessiva di oltre 13 km, e ha coinvolto tutta la cittadinanza, dai più grandi ai più piccoli.

Il punto della situazione a Fiano

Sempre in questo ambito il 14 novembre scorso presso il Comune di Lanzo è avvenuto un incontro di tutte le associazioni/enti che si occupano di tutela ambientale, durante il quale i cittadini hanno potuto osservare con mano il lavoro svolto da ognuna di esse e dove sono state proposte anche nuove idee per la tutela del territorio, cosa che purtroppo molto spesso trascuriamo in favore dei nostri interessi. All’incontro era presente, ovviamente, anche l’autostrada delle api di Fiano, i cui addetti hanno spiegato perché questo progetto sia così tanto importante e perché sia importante salvare le api. La risposta è semplice, le api sono responsabili dell’impollinazione di oltre un terzo di frutti, fiori e verdura, di cui ci cibiamo giornalmente. Come afferma la stessa Mara: ‘’è importante salvaguardare la biodiversità, e per farlo dobbiamo iniziare agendo noi stessi. Nel nostro istituto abbiamo iniziato convertendo gli orti scolastici già presenti in vere e proprie stazioni di sosta per insetti impollinatori in generale. Mettendo insieme l’idea e i pensieri dei bambini abbiamo così avviato il progetto, che ci ha portati ad essere lungimiranti in Italia e in Europa’’.

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Qualche consiglio per il progetto

L’iniziativa di Fiano non è rimasta un caso isolato. Altre regioni si stanno attivando per la salvaguardia delle api, a cominciare dalle Marche. Grazie al progetto ‘’Bee-Safe’’ –azione del WWF Italia sostenuta dal Ministero della Transizione Ecologica che si inserisce nella Campagna “Cambia la Terra”, promossa da Federbio per un’agricoltura libera dai pesticidi e l’aumento della superficie agricola condotta con pratiche agricole ecologiche– saranno realizzati 10 km di percorsi impollinatori per api, percorsi che attraverseranno anche la Riserva Naturale Regionale Ripa Bianca di Jesi, sito Natura 2000, e la realizzazione di nuove aree verdi nelle scuole dei nove comuni coinvolti nell’iniziativa, cioè: Ancona, Falconara Marittima, Montemarciano, Chiaravalle, Monte San Vito, Monsano, Jesi, Agugliano e Camerata Picena. Questo progetto del WWF Italia è collegato anche alla Campagna ICE per la tutela delle api e degli agricoltori per sostenere gli obiettivi delle due Strategie UE “Farm to Fork” e Biodiversità 2030 e chiedere alla Commissione e al Parlamento europei la promozione di una transizione dell’agricoltura, in coerenza con il Green New Deal, progetto finanziato dall’Unione Europea volto a ridurre drasticamente le emissioni di CO 2 in Europa entro il 2050, in accordo all’Agenda 2030.

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