Auto elettriche economiche, saranno presto per tutti

Le auto elettriche economiche e accessibili a tutti saranno presto disponibili grazie a progetti tesi a diminuire l’inquinamento atmosferico.

Auto elettriche nel prossimo futuro?

Le auto elettriche economiche sembra che saranno il nostro futuro prossimo. In molti Paesi del mondo industrializzato, per eliminare le emissioni nocive nell’atmosfera di monossido di carbonio, i governi stanno puntando ad una mobilità sostenibile, investendo in macchine elettriche, perché meno inquinanti. La ricerca, oggi, punta ad un aumento dell’autonomia su strada ed ad una gestione più efficiente delle stazioni di servizio dedicate ad auto con motore elettrico: caricare velocemente le batterie oppure impianti che possano sostituirle rapidamente.

In attesa di soluzioni più pratiche e prezzi più popolari, le auto elettriche ed i mezzi in generale continuano a proliferare nelle città.

LEGGI ANCHE: Smart Recharging Island: auto elettrica con ricarica intelligente

Il progetto Nemo FVG

auto elettricheIn questi giorni è partito il progetto Nemo FVG. L’obiettivo è quello di sostituire il parco auto degli Enti pubblici del Friuli Venezia Giulia con vetture elettriche a basse emissioni. Il progetto sarà presentato, come best practice, all’EXPOFuture Energy” di Astana, in Kazakistan, il 2 agosto.

Finanziato con 900mila euro di fondi comunitari del Programma Horizon 2020, ha l’obiettivo di dismettere 800 veicoli alimentati a benzina o diesel, inquinanti e spesso obsoleti, e sostituirli con 560 vetture elettriche economiche da acquistare o da utilizzare a noleggio o con la modalità del car sharing. Da qui al 2019 saranno stanziati complessivamente 14 milioni di euro di investimenti in partnership pubblico-privato da utilizzare per l’installazione di colonnine di ricarica e la sostituzione di vecchi veicoli.

Il progetto ReFeel eMobility

Un altro progetto teso alla realizzazione di auto elettriche economiche iè il ReFeel eMobility. L’azienda, che si occupa del corporate car sharing ecosostenibile, ha messo a disposizione del G7 Ambiente di Bologna, appena concluso, 7 veicoli elettrici ad emissioni zero. L’idea era quella di condividere i mezzi con persone che lavorano nello stesso luogo. L’autonomia era di 125 km e le batterie potevano essere caricate in un’ora collegandole alle apposite colonnine da 22 kW.

Secondo i calcoli, ogni auto elettrica elimina fino a 10 auto private. L’intenzione dell’azienda è di mettere su strada in tempi brevissimi 1200 auto elettriche economiche nelle città italiane, contrastando così efficacemente l’inquinamento.

Il progetto Share’ngo

A Firenze, invece, è partita l’iniziativa di Share’ngo. In occasione della chiusura totale del centro storico, con una flotta di 200 veicoli elettrici ad emissioni zero, si può transitare tranquillamente nella ZTL, mentre sul computer di bordo passano le inserzioni pubblicitarie dei negozianti. Attualmente sono circa 7700 i fruitori del servizio. Attualmente, per incentivarne l’utilizzo, sono in corso sia promozioni per i cittadini e sia per gli inserzionisti.

Il progetto è tuttora in atto in altre città con ottimi risultati. Milano ha 750 veicoli con 43.500 iscritti, di questi oltre 25mila li utilizzano quotidianamente e sono in aumento. Poi c’è Roma con 500 auto e 14.500 utenti ed infine c’è Modena, dove il servizio è partito in sordina circa un mese fa, con 11 vetture. L’obiettivo anche in questo caso è potenziare il parco macchine e moltiplicare gli utenti e le città coperte entro la fine dell’anno.

Auto elettriche: come rispondono i Comuni italiani

Nel resto d’Italia, nei piccoli centri ed in molti Comuni e città, le auto elettriche stanno prendendo il posto dei mezzi pubblici. Non è più tanto raro vedere bus navetta elettrici o mezzi degli operatori ecologici con motori elettrici. In alcuni casi, anche gli agenti della Polizia Locale si muove con mezzi elettrici. A Monopoli, in provincia di Bari, per esempio, ci sono due navette elettriche che fanno la spola tra la stazione ferroviaria e lo scalo portuale. Sono gestiti dalla Pro Loco, in accordo con l’amministrazione, sono gratis per i turisti e sono regolati con gli orari dei treni. Non sono più una rarità anche scooter e motorini elettrici e persino bici elettriche.

LEGGI ANCHE: Car sharing a Bari con  “GirAci”

Auto Elettriche economiche: cosa fanno le case automobilistiche?

Da un po’ di tempo, molte case automobilistiche hanno investito nel motore ibrido, che funziona sia con il carburante tradizionale, la benzina, sia con la corrente elettrica, a batteria. Le vetture sono già in commercio da qualche anno. I riscontri sono positivi, ma c’è da fare di più. Tra qualche anno, il problema dell’autonomia e della durata della batteria sarà risolto, così come sarà risolto il problema della copertura sul territorio delle colonnine elettriche e la velocità di ricarica.

In Italia, l’Enel si sta già impegnando a creare in due anni le infrastrutture necessarie per la ricarica delle auto elettriche, lavorando anche in accordo con le grandi case automobilistiche, tra le quali al momento sembra che la FCA sia fuori.

L’Unione Europea segue da vicino l’evoluzione dell’elettrico e a breve potrebbe anche spingere le case automobilistiche alla produzione in larga scala di veicoli a zero emissioni ed incentivare i cittadini europei ad abbandonare i carburanti tradizionali per l’elettrico. In questo modo, si potrebbe abbattere quasi definitivamente l’inquinamento atmosferico, soprattutto nelle città.

LEGGI ANCHE: Trasporti verdi per l’UE (ma Trump non ci sta)

Carburanti alternativi e fonti rinnovabili

auto elettricheLe auto elettriche economiche sono oramai una realtà. Il carburante fossile, altamente inquinante, potrebbe presto diventare un ricordo, anche perché le stime dicono che le riserve mondiali si stanno esaurendo rapidamente, si parla di 30 anni. Ma ci sono anche altri carburanti alternativi. Le auto a metano ed a Gpl sono da anni in commercio ed hanno praticamente le stesse prestazioni della benzina e del diesel. In alcuni Paesi, in Brasile per esempio, i motori vanno anche ad alcol, mentre alcuni automobilisti hanno scambiato il diesel con un prodotto “molto green”, ovvero l’olio di colza. Qualcuno si diletta anche con l’energia solare. Infine, c’è anche il motore ad idrogeno, facile da reperire ed inesauribile, il cui risultato della combustione è vapore acqueo.

Chissà se qualcuno non stia già lavorando su di un motore alimentato dai rifiuti, come quello della mitica vettura Delorean, inventato da Doc, lo scienziato del film Ritorno al futuro. Magari potremmo così risolvere anche il problema dello smaltimento dei rifiuti.

Articoli correlati